Associazione farmaci
Buongiorno, scrivo per un parere che riguarda la terapia farmacologica di mia madre: 89 anni, attualmente in trattamento con Cardicor 2, 5 mg, Olpress 10 mg, (Amlopol 5 mg. al bisogno).
Da una ventina di giorni sta seguendo una terapia prescritta da una psichiatra:
LEVOPRAID 15 gocce al mattino e a pranzo
SEREPRILE di compressa al mattino, di compressa la sera
TRITTICO 20 gocce la sera
Purtroppo non riusciamo a vedere miglioramenti, mia madre continua a stare male, a urlare giorno e notte senza un apparente motivo e soprattutto a non dormire la notte, con l’aggiunta che adesso è anche dissociata, perché chiama cose con nome diverso dal loro, scambia gli ambienti, fa su di me cose che pensa di fare su di sé (tipo provare a togliere la maglia), ecc.
A questo punto, si è deciso di riprendere con i farmaci che mia madre prendeva fino a tre mesi fa e con i quali era relativamente sotto controllo: CIPRALEX e QUETIAPINA e di aumentare magari il dosaggio di Quetiapina che allora era stato forse troppo basso e per questo non aveva prodotto gli effetti voluti (il sonno durante la notte).
Sui bugiardini del Levopraid e del Sereprile non parla di problemi legati alla sospensione, quindi credo che si possano sospendere senza conseguenze.
Sul bugiardino del Trittico c’è scritto che bisogna sospenderlo in modo graduale, prestando molta attenzione.
Vi chiedo: dal punto di vista farmacologico, si possono introdurre il Cipralex e la Quetiapina mentre contestualmente si scala il Trittico?
O ciò può essere pericoloso?
E se è possibile, in che maniera (dosaggi e tempi) scalare il Trittico?
Altra domanda: dal punto di vista farmacologico i tre farmaci Trittico, Cipralex e Quetiapina, potrebbero essere mantenuti insieme o ci sono incompatibilità?
Grazie
Da una ventina di giorni sta seguendo una terapia prescritta da una psichiatra:
LEVOPRAID 15 gocce al mattino e a pranzo
SEREPRILE di compressa al mattino, di compressa la sera
TRITTICO 20 gocce la sera
Purtroppo non riusciamo a vedere miglioramenti, mia madre continua a stare male, a urlare giorno e notte senza un apparente motivo e soprattutto a non dormire la notte, con l’aggiunta che adesso è anche dissociata, perché chiama cose con nome diverso dal loro, scambia gli ambienti, fa su di me cose che pensa di fare su di sé (tipo provare a togliere la maglia), ecc.
A questo punto, si è deciso di riprendere con i farmaci che mia madre prendeva fino a tre mesi fa e con i quali era relativamente sotto controllo: CIPRALEX e QUETIAPINA e di aumentare magari il dosaggio di Quetiapina che allora era stato forse troppo basso e per questo non aveva prodotto gli effetti voluti (il sonno durante la notte).
Sui bugiardini del Levopraid e del Sereprile non parla di problemi legati alla sospensione, quindi credo che si possano sospendere senza conseguenze.
Sul bugiardino del Trittico c’è scritto che bisogna sospenderlo in modo graduale, prestando molta attenzione.
Vi chiedo: dal punto di vista farmacologico, si possono introdurre il Cipralex e la Quetiapina mentre contestualmente si scala il Trittico?
O ciò può essere pericoloso?
E se è possibile, in che maniera (dosaggi e tempi) scalare il Trittico?
Altra domanda: dal punto di vista farmacologico i tre farmaci Trittico, Cipralex e Quetiapina, potrebbero essere mantenuti insieme o ci sono incompatibilità?
Grazie
[#2]
Utente
Egregio dott. Vannucchi, innanzitutto la rringrazio per la cortese e celere risposta.
A questo punto, mi permetto di chiederle delle precisazioni, se le è possibile.
Come Le spiegavo si è deciso di reintrodurre la Quetiapina, magari aumentandone il dosaggio (prima si era provato con una compressa da 25 mg la sera e una la mattina, adesso si è pensato di somministrare due compresse da 25 mg insieme la sera, eventualmente da incrementare). A questo punto però che fare con le gocce di Trittico? Continuare con 20 gocce? Oppure cambiare il dosaggio? Anche perchè ho letto che la variazione del dosaggio del Trittico serve proprio ad ottenere effetti diversi pur con lo stesso farmaco.
Altra domanda, se possibile. Fino a un paio di anni fa mia madre prendeva regolarmente Cymbalta, con cui stava discretamente bene, che poi le fu sospeso perchè aveva iniziato una terapia per una forma di parkinsonismo. In realtà il parkinsonismo è poi stato smentito da un altro medico, ma il Cymbalta mai più reintrodotto. Avrebbe più senso il Cymbalta piuttosto che il Cipralex e se si, il Cymbalta è farmacologicamente compatibile con il Trittico e la Quetapina?
La ringrazio per quanto potrà rispondermi.
A questo punto, mi permetto di chiederle delle precisazioni, se le è possibile.
Come Le spiegavo si è deciso di reintrodurre la Quetiapina, magari aumentandone il dosaggio (prima si era provato con una compressa da 25 mg la sera e una la mattina, adesso si è pensato di somministrare due compresse da 25 mg insieme la sera, eventualmente da incrementare). A questo punto però che fare con le gocce di Trittico? Continuare con 20 gocce? Oppure cambiare il dosaggio? Anche perchè ho letto che la variazione del dosaggio del Trittico serve proprio ad ottenere effetti diversi pur con lo stesso farmaco.
Altra domanda, se possibile. Fino a un paio di anni fa mia madre prendeva regolarmente Cymbalta, con cui stava discretamente bene, che poi le fu sospeso perchè aveva iniziato una terapia per una forma di parkinsonismo. In realtà il parkinsonismo è poi stato smentito da un altro medico, ma il Cymbalta mai più reintrodotto. Avrebbe più senso il Cymbalta piuttosto che il Cipralex e se si, il Cymbalta è farmacologicamente compatibile con il Trittico e la Quetapina?
La ringrazio per quanto potrà rispondermi.
[#3]
Utente
Le descrivo il quadro di mia madre:
Sindrome ansioso depressiva. TAC encefalo riporta una marcata atrofia cortico-sottocorticale.
Sostanzialmente è presente nello spazio e riconosce le persone vicine o al telefono, con cui parla in maniera sensata. Se la metti a fare qualcosa non si lamenta più e non urla più. Così come quando pranza è perfettamente normale, salvo poi, appena finito, avere l’impazienza di andare a letto.
Ma ha PAURA, vuole costantemente qualcuno accanto da toccare e a cui stringere la mano, anzi chiama tutte le persone che conosce perché dice che le vorrebbe vicine per farle compagnia. In pratica vivo sequestrato, non posso allontanarmi perché lei comincia a urlare.
Quando si mette a letto ha spesso la sensazione di soffocare e di mancanza di respiro, Apparentemente si addormenta, ma dopo poco, massimo mezz’ora, sgrana gli occhi e comincia ad agitarsi. Ed è come se avesse avuto un incubo, in quel momento sembra vedere cose che in realtà non ci sono. E’ come se non riuscisse a entrare veramente nel sonno. Da lì comincia un tormento infinito che dura tutta la notte: URLA E NON HA PACE, SI GIRA E SI RIGIRA. Ma anche durante il giorno non va meglio: vive uno stato perenne di angoscia: più che respirare ansima e URLA DI CONTINUO, senza una ragione apparente. Magari le stai accanto e le stai parlando, sembra tutto normale e invece all’improvviso URLA: mamma, mamma, mamma ! Quando le chiedo perché lo fa, mi risponde che non può trattenersi: deve urlare! In pratica si sta distruggendo e sta distruggendo me che le sto accanto.
Sindrome ansioso depressiva. TAC encefalo riporta una marcata atrofia cortico-sottocorticale.
Sostanzialmente è presente nello spazio e riconosce le persone vicine o al telefono, con cui parla in maniera sensata. Se la metti a fare qualcosa non si lamenta più e non urla più. Così come quando pranza è perfettamente normale, salvo poi, appena finito, avere l’impazienza di andare a letto.
Ma ha PAURA, vuole costantemente qualcuno accanto da toccare e a cui stringere la mano, anzi chiama tutte le persone che conosce perché dice che le vorrebbe vicine per farle compagnia. In pratica vivo sequestrato, non posso allontanarmi perché lei comincia a urlare.
Quando si mette a letto ha spesso la sensazione di soffocare e di mancanza di respiro, Apparentemente si addormenta, ma dopo poco, massimo mezz’ora, sgrana gli occhi e comincia ad agitarsi. Ed è come se avesse avuto un incubo, in quel momento sembra vedere cose che in realtà non ci sono. E’ come se non riuscisse a entrare veramente nel sonno. Da lì comincia un tormento infinito che dura tutta la notte: URLA E NON HA PACE, SI GIRA E SI RIGIRA. Ma anche durante il giorno non va meglio: vive uno stato perenne di angoscia: più che respirare ansima e URLA DI CONTINUO, senza una ragione apparente. Magari le stai accanto e le stai parlando, sembra tutto normale e invece all’improvviso URLA: mamma, mamma, mamma ! Quando le chiedo perché lo fa, mi risponde che non può trattenersi: deve urlare! In pratica si sta distruggendo e sta distruggendo me che le sto accanto.
[#5]
Utente
Capisco bene la sua posizione, lungi da me chiedere terapie, so bene che non si può fare e che non sarebbe corretto. Per cui riguardo la mia domanda nella penultima replica in cui parlavo di quante gocce converrebbe somministrare, faccio ammenda.
Riguardo la mia seconda domanda, invece, non so se posso permettermi di chiedere allora che differenza ci sarebbe a livello farmacologico tra associare Trittico, Quetiapina e Cipralex, piuttosto che Trittico, Quetiapina e Cymbalta, cioè in cosa si differenzierebbe il contributo del Cipralex rispetto a quello del Cymbalta nell'azione terapeutica?
Riguardo la mia seconda domanda, invece, non so se posso permettermi di chiedere allora che differenza ci sarebbe a livello farmacologico tra associare Trittico, Quetiapina e Cipralex, piuttosto che Trittico, Quetiapina e Cymbalta, cioè in cosa si differenzierebbe il contributo del Cipralex rispetto a quello del Cymbalta nell'azione terapeutica?
[#6]
Cymbalta è una molecola con azione su due neurotrasmettitori 7serotonina e noradrenalina) che teoricamente dovrebbero dare maggior contributo sugli aspetti cognitivi dell'anziano rispetto al cipralex che agisce solo sulla serotonina; comunque in pratica bisogna valutare, in quello specifico paziente, quale sia la molecola a cui risponde meglio
Tommaso Vannucchi
[#7]
Utente
La ringrazio ancora per le sue risposte.
Ultima cosa, se posso, e poi prometto di non disturbarla più.
Con Cymbalta mia madre stava discretamente bene, anche se so bene che parlo di un'era geologica fa, visto come è peggiorata negli ultimi due anni. Ne parlerò col medico di famiglia.
...Quindi potenzialmente i tre farmaci: Cymbalta, Trittico e Quetiapina possono essere somministrati insieme in una terapia mirata da concordare con ilmedico che segue mia madre. Non ci sono pericoli di effetti dovuti ad interazioni tra questi tre farmaci e tra questi tre e i due (Cardicor e Olpress) che prende per il cuore?
Grazie
Ultima cosa, se posso, e poi prometto di non disturbarla più.
Con Cymbalta mia madre stava discretamente bene, anche se so bene che parlo di un'era geologica fa, visto come è peggiorata negli ultimi due anni. Ne parlerò col medico di famiglia.
...Quindi potenzialmente i tre farmaci: Cymbalta, Trittico e Quetiapina possono essere somministrati insieme in una terapia mirata da concordare con ilmedico che segue mia madre. Non ci sono pericoli di effetti dovuti ad interazioni tra questi tre farmaci e tra questi tre e i due (Cardicor e Olpress) che prende per il cuore?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.2k visite dal 03/02/2023.
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