Calcoli alla colicisti

In seguito a dolori epigastrici irradiati al dorso molto violenti e all'aumento delle ggt e transaminasi nel gennaio di quest'anno ho effettuato un'ecografia dell'addome con la seguente diagnosi: Fegato di volume e struttura regolari. VBI nella norma. Modica ectasia della VBP. Colecisti contenente numerose formazioni litiasiche. Conclusioni: Litiasi della colecisti con pregresse coliche.
Dal mese di febbraio (sono quindi ormai 8 mesi) prendo 2 compresse da 300 mg (a pranzo e a cena) di acido ursodessosicolico e il giorno 24/08/09 ho effettuato un'altra ecografia per vedere se la cura che tutt'oggi stò facendo è efficace o meno. Ebbene la diagnosi è stata la seguente: "fegato lievemente aumentato di volumetria,a contorni e profilo regolari ed ecostruttura normoecogena ed omogenea, senza che si apprezzino lesioni focali.
Colecisti normodistesa ed a pareti regolari. Nel suo lume si apprezzano alcune piccole formazioni litiasiche, fango e detriti biliari.
Non dilatate le vie biliari intra ed extra epatiche. In particolare, normale il calibro dell'epato-coledoco.
Nei limiti il calibro del AVSP ed il volume splenico.
Pancreas e reni nella norma. Non segni di stasi."
Quindi, il problema calcoli và migliorando anche se l'ecografo mi diceva che l'intervento chirurgico non è scongiurato.Vorrei sapere se continuare per altri 6-7 mesi la cura dell'acido ursodessosicolico o sospendere per poi riprenderla e soprattutto vorrei sapere come mai il fegato rispetto all'ecografia precedente risulta leggermente aumentato di volume non avendo cambiato le mie abitudini di vita.
Certa di una Vs. risposta distintamente Vi saluto.
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Dr. Ettore Vallarino Gastroenterologo 587 19
Inizialmente sarei stato perplesso circa le possibilità di una dissoluzione farmacologica e Le avrei consigliato una consulenza chirurgica. Ma, visto il risultato, penso varrebbe la pena di continuare questa terapia, se questo è il parere anche del Suo gastroenterologo personale. Sempre che riesca ad ottenere una dissoluzione completa, le recidive sono molto frequenti, quindi dovrà tenersi sempre sotto controllo ecografico. Cordiali saluti

https://www.medicitalia.it/ettorevallarino

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la Sua celere risposta. Ma a cosa si andrebbe incontro se non mi dovessi operare?
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Dr. Ettore Vallarino Gastroenterologo 587 19
In casi sfortunati, ma purtroppo non infrequenti, le possibili complicanze di una calcolosi della colecisti sono molte: una colecistite, la migrazione dei calcoli nel coledoco, epatocolangite, pancreatite. Secondo le linee guida internazionali, secondo il parere degli esperti, una calcolosi della colecisti sintomatica richiede sempre un trattamento che, più frequentemente chirurgico. Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Salve dottore,
a distanza di 7 mesi dall'ultima ecografia, ne ho eseguita un'altra con la seguente diagnosi:fegato ai limiti volumetrici, a contorni e profilo regolari,ad ecostruttura normoecogena ed omogenea.La colecisti si presenta normodistesa, a pareti regolari, contenenete minuta formazione iperecogena, con cono d'ombra posteriore, di natura litiasica. Normale il calibro dell'AVSP e il volume splenico.Pancreas e reni nella norma.
Il dottore di famiglia mi ha consigliato di continuare la cura con l'acido ursodessossicolico (sono ormai 18 mesi) e di ripetere un'ecografia di controllo tra 8 mesi.
In questo periodo sono particolarmente agitata perchè ad una mia zia recentemente operata di calcoli alla colecisti, le è stato diagnosticato un tumore della cistiffelea, in seguito ad esame istologico e non diagnosticato in precedenza.
Avrei 2 domande da farLe:secondo Lei, nella mia situazione si può ritenere scongiurato l'intervento? La cura che ormai seguo ininterrottamente da 18 mesi potrebbe avere degli effetti collaterali?
Certa di un Suo come sempre gradito consiglio, cordialmente La saluto.