Disfagia o semplice ansia?

Gentili Dottori

Mi rivolgo a voi perché sto vivendo una situazione che so spiegare, certe volte mi sembra l'esordio di qualcosa di assai poco piacevole e altre volte una semplice somatizzazione.

Premetto di avere 37 anni e di non aver praticamente mai avuto problemi digestivi prima d'ora, pur essendo sempre stato un forte mangiatore. Ho vissuto nelle scorse settimane una situazione estremamente stressante (morte per tumore di una persona cara peraltro poco più vecchia di me; cattive condizioni di salute di mia madre al punto che perfino il suo medico, di solito portato all'ottimismo, aveva iniziato a preoccuparsi; forti stress sul lavoro; il tutto negli stessi giorni), durante la quale ho spesso avvertito una sorta di peso fra la gola e la bocca dello stomaco. L'ho attribuito allo stress di quei momenti e non vi ho dato alcun peso.

Ora però questa sensazione di "peso" è rimasta, perlopiù sullo sterno ma a volte su un lato del petto o sull'altro. Ogni tanto esordisce anche prima del pasto ma di solito è massima durante la digestione, e lo svuotamento dello stomaco a digestione avvenuta comporta come un rilassamento generale (del petto e dello stomaco medesimo). Il cibo (per quanto a volte dia la sensazione di fermarsi, a volte a metà esofago, altre volte alla bocca dello stomaco) immagino che in un modo o nell'altro passi, visto che, almeno finora, non ho difficoltà a deglutire bocconi anche grossi, non ci sono rigurgiti, non ho acidità di stomaco e vado di corpo normalmente. C'è solo questa tensione nel petto, che rimane anche dopo pranzo (anzi, dopo pranzo si acuisce e si attenua se faccio un rutto o se bevo un sorso o due d'acqua), e non riesco a capire se c'è davvero un ostacolo e mentre mangio semplicemente succede che "il boccone che viene dopo spinge giù quello di prima che si era incastrato" o se invece non c'è alcun blocco ed è solo la mia ansia a percepirne uno. Magari sto dicendo delle grosse sciocchezze, è che non ho la più pallida idea di cosa stia succedendo, e per questo domando: hanno ragione la mia compagna e i miei familiari quando dicono che se ci fosse davvero un ostacolo (anche piccolo) nell'esofago non riuscirei certo a mangiare come faccio e quindi si tratta di semplice ipocondria, o invece gli esordi possono essere davvero subdoli e apparentemente innocui come quelli che ho descritto e quindi farei bene a fare indagini?

Vi ringrazio veramente di cuore
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
la sintomatologia descritta si accorda con una condizione di stress, tuttavia la consulenza on line ha dei limiti e non consente di formulare una diagnosi. Prima di intraprendere indagini di laboratorio e/o strumentali le consiglio di sottoporsi a visita specialistica gastroenterologica.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottor Scuotto.

La ringrazio per la pronta risposta. Credo proprio che domani stesso prenderò appuntamento per una qualche visita, anche perché sto sviluppando un'ansia che temo distorca anche le percezioni fisiche... ormai ogni deglutizione è un'impresa, "seguo" ogni singolo boccone e se non lo "sento" entrare nello stomaco mi viene spontaneo darlo per bloccato nell'esofago, le prime (cinque? sei?) deglutizioni riescono quasi normali ma quelle dopo sono un disastro (per via dell'ansia che monta, o forse perché davvero si è formato un "tappo" nell'esofago e fatico a inghiottire per quello)... come se non bastasse, ho la tendenza a vagare molto per internet e ho letto parecchie cose in queste settimane, dal bolo isterico al tumore dell'esofago, che confesso essere la principale preoccupazione che mi ha spinto a chiedere un consulto in questa sede (immagino che a 37 anni senza mai aver mai avuto un bruciore di stomaco e senza aver mai fumato sia quantomeno improbabile... eppure la paura rimane...)

Mi permetto di disturbarLa solo per una seconda domanda: supponendo che il bolo alimentare davvero non riesca a passare dall'esofago (perché è troppo grosso o perché l'esofago è affetto da una qualche stenosi), che succede? il bolo rimane lì fermo indefinitamente o l'esofago lo rimanda in su (giusto per riuscire in qualche modo a spiegarmi quello che sta succedendo, in attesa della visita) ?

La ringrazio ancora per la pazienza e per la disponibilità e Le comunicherò quanto prima quello che mi ha detto il gastroenterologo.

Cordiali saluti.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, torno a disturbarLa per l'ultima volta.

Ho eseguito una radiografia con bario dell'esofago-stomaco-duodeno, oggi ho ritirato il referto e ci sono due o tre parole che non riesco a capire.

L'esofago è pervio (e suppongo voglia dire che è a posto), il duodeno è anche a posto. Circa lo stomaco, il referto parla di "stomaco a uncino, contrattile e tonico". Inoltre dice che "in presenza di manovra di ponzatura si manifesta un modesto reflusso".

Quello che non ho capito è se "stomaco a uncino" è una semplice particolarità anatomica o implica altro, e che cos'è la "ponzatura"...

Nel ringraziarLa tantissimo e nello scusarmi del disturbo, Le porgo i miei migliori saluti
[#4]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
lo stomaco a uncino è un delle possibili forme radiologiche, del tutto normale.
Ponzatura è l'atteggiamento che l'hanno invitata ad assumere durante l'esame ("spinga come se volesse evacuare") per aumentare la pressione della cavità addominale.
Cordiali saluti.
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