Colite aftoide

buongiorno,
sono una ragazza di 28 anni e nelle ultime due settimane di maggio ho avuto diarrea con presenza di muco e sangue nelle feci. Sono andata da un gastroenterologo, spiegandogli che nel mese precedente avevo assunto antibiotici per circa venti giorni a causa di una bartolinite, ed ho effettuato una coloncopia, il risultato e' stato colite aftoide a livello del retto, del sigma e del cieco. Dall'esame delle biopsie e' risultato una malattia infiammatoria intestinale in fase attiva a livello dell'intestino cieco. Ho effettuato anche le analisi del sangue, i valori alterati sono la VES a 39 e le IgG a 2211 e le IgM a 270.
Nelle prime due settimane di maggio sono stata in viaggio in sudafrica, botswana e zimbabwe e per questo ho fatto anche l'esame parassitologico delle feci e la coprocoltura e sono risultate entrambe negative.
da subito mi hanno prescritto 2 compresse di PENTACOL 800 mg e un clistere con TOPSTER E PENTACOL una volta al giorno. la settimana scorsa ho preso ciproxin e flagyl per sei giorni.
Ad oggi le scariche sono diminuite (due al giorno) pero' continuo ad avere qualche decimo di febbre, al max 37.2. volevo sapere se e' possibile collegarla alla colite o se devo fare altri esami?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Se la diagnosi è confermata, ovvero malattia infiammatoria intstinale in fase attiva, la sintomatologia è compatibile cosi' come il rialzo termico.Sara' indispensabile ovviamente seguire la evoluzione della malattia e modificare eventualmente la terapia in base al decorso. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 903 15
Gentile Utente, dopo una terapia antibiotica è possibile avere lesioni come quelle da lei descritte legate ad alterazione della flora batterica e alla presenza di germi patogeni selezionati dalla terapia antibiotica stessa. In tal caso a distanza di tempo dovrebbe avere una risoluzione completa sia dei sintomi che delle lesioni coliche. Se invece la sintomatologia persiste e se le analisi dimostrano una persistenza di alterazioni infiammatorie, ritengo opportuno ripetere la colonscopia con biopsie. In tal caso l'esame istologico consentirebbe una diagnosi definitiva.
Cordiali saluti

Dott. Roberto Mangiarotti