Ernia iatale e scoliosi

Sono uno studente universitario, 20 anni. Non fumo, non assumo mai alcolici, dieta ordinata e regolare. Attività fisica regolare, struttura longilinea.

Circa un anno fa iniziai a soffrire di reflusso esofageo, acidità e bruciori di stomaco, senso intenso di fame ogni 3 ore, alitosi, lingua sempre bianca, digestione lenta, gonfiori addominali.

Eseguii una gastroscopia e il referto fu: "Esofago: il terzo inferiore del viscere presenta una mucosa arrossata (eritamatosa) ma senza erosioni. Cardias: ernia iatale di piccole dimensioni. Stomaco: normale in tutta la sua estensione. Duodeno: normali il bulbo e la seconda porzione. Conclusioni: esofagite da reflusso lieve da ernia hiatale. Test rapido Helycobacter Pylori negativo."

Terapia con Pantorc 40mg (a digiuno, mezz'ora prima della colazione) e Riopan gel (1 o 2 bustine prima di coricarmi). L'intensità del reflusso migliorò e il gastroenterologo mi fece sospendere il Pantorc.
Rimase però un fastidioso senso di gonfiore allo stomaco e all'intestino come se inghiottissi aria. Questo gonfiore mi provoca nervosismo, aritmie e mi impedisce una respirazione libera: anche da seduto, coricato e rilassato fatico ad avere una normale respirazione addominale. Ne risente anche la postura, con accentuazione della lordosi lombare e della cifosi dorsale.

Casualmente quest'estate in spiaggia, vedendomi di schiena, un amico mi ha fatto notare una leggera scoliosi. La "curvatura" è nella regione delle ultime vertebre lombari-prime toraciche, all'"altezza" dello stomaco e del diaframma.

Sapendo che il diaframma ha relazioni con in muscoli che si innestano in quella regione vertebrale è possibile che questa scoliosi sia la causa dell'ernia iatale? Mi consigliate una visita fisiatrica? Con una risonanza magnetica è possibile indagare la situazione vertebrale e le possibili relazioni con il muscolo del diaframma e "visualizzare" la situazione dello stomaco e dell'ernia?

Ringrazio in anticipo per le risposte.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
è poco verosimile che una scoliosi di lieve entità possa correlarsi con l'ernia iatale. In ogni caso la condizione di ernia iatale da scivolamento non è legata ad una ipotetica malposizione dei pilastri diaframmatici.
Per la valutazione della scoliosi, la visita fisiatrica è raccomandabile.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.

Ne approfitto per fare un'altra domanda. Come già menzionato. continuo a prendere una bustina di Riopan gel prima di andare a dormire. A proposito di questo farmaco, volevo sapere se posso continuare ad assumerlo a tempo "indeterminato". L'alluminio contenuto potrebbe in qualche modo "depositarsi" e alla lunga (con alla lunga intendo anni) creare problemi o se la funzionalità epatica è nella norma è assolutamente innocuo? Scusate la domanda un po' allarmista e ignorante ma è solo uno scrupolo.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
la quantità di alluminio assorbita in corso di terapia con magaldrato è minima e si richiede cautela soltanto in concomitanza di malattie renali. Tuttavia nel caso di assunzione protratta nel tempo è raccomandato il dosaggio dell'alluminio sierico che non deve eccedere i 40ng/ml.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Mi sono sottoposto a visita fisiatrica. Il fisiatra mi ha confermato che almeno teoricamente l'ernia iatale può essere una conseguenze di anomalie scheletriche o debolezze muscolari conseguenti ma che sono casi estremamente rari che lui stesso non ha mai visto. Lo esclude nel mio caso poichè la scoliosi è leggera.
Purtroppo continuo ad avere dolori alla schiena, rigidità ai muscoli dorsali e cervicali, formicolii alle dita e rigidità alle gambe. Ho sempre l'addome gonfio e frequenti eruttazioni, probabilmente connessi all'ingestione di aria a causa dell'ernia iatale. Ma il problema più fastidioso è la dispnea: fatico a respirare con il diaframma, come se fosse bloccato, sia da seduto che coricato. Il fisiatra pensa che questi problemi siano legati ad una funzionalità ridotta del diaframma con conseguente eccessiva tensione muscolare e nervosa. Mi ha quindi prescritto un rieducazione posturale globale e dei massaggi.
Volevo chiedervi: come si può indagare la funzionalità del diaframma? Ci sono esami che possono rilevarne una funzionalità ridotta? Inoltre, può esservi una connessione tra ernia iatale e strutture nervose adiacenti?

Vi ringrazio
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
l'ernia iatale NON è causa di ingestione di aria: l'accumulo di aria dipende nella maggior parte dei casi da errori comportamentali.
NON è necessario praticare esami per valutare la funzionalità del diaframma, si affidi alla competenza clinica del fisiatra.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Ho sempre pensato (a questo punto erroneamente) che l'ernia iatale o la cattiva digestione causata dalla stessa potessero causare i gonfiori che lamento, anche perchè seguo un'alimentazione molto controllata e regolare, seguendo i consigli del gastroenterologo su quali alimenti sia meglio evitare.
In ogni caso ho sempre la pancia tesa e gonfia e lo stomaco pieno d'aria con decine di eruttazioni molto fastidiose ogni ora. Come può immaginare questo mi provoca forte disagio, soprattutto in ambito sociale.

La pregherei gentilmente di spiegarmi quali siano gli errori comportamentali che causano accumulo di aria di cui parla in modo da poterli evitare.

Per il resto non ho più altre domande, seguirò i consigli del mio fisiatra e la ringrazio per la sua gentile attenzione.

Cordiali saluti