Intolleranza al latte +4

gentili dottori.
questa mattina ho ritirato le analisi dell'intolleranza alimentare.
i risultati evidenziano un'intolleranza +4 al latte vaccino, latte di capra e albume, tutti di livello 4:
latte vaccino 100
latte di capra 86
albume 75

sinceramente mi sarei aspettata di essere intollerante alle verdure che puntualmente ingerite il giorno dopo stavo male (broccoli, spinaci e simili), ma di certo non al latte che assumo ogni santo giorno...

non accuso sintomi gravi... semmai gonfiore all'addome, spossatezza (che credevo fosse dovuta alla vita poco attiva che ho) e stimoli di defecare una tantum... ma grazie al cielo nessun altro sintomo..almeno così credo (da oggi in poi farò più attenzione). mai vomitato, o diarrea e crampi da star male..
mi chiedevo se continuare ad assumere latte (ne bevo una tazza la giorno a colazione), uno yogurt occasionalmente o qualche spuntino pomeridiano siano pericolosi tanto da ricorrere all'eliminazione dell'elemento.
cioè.. io adoro mangiare qualche merendina... o una fetta di pane col cioccolato..
cosa mi consigliate?
insomma.. nn è che si rischia di rimanerci secchi per un bicchiere di latte o una merendina..o a lungo andare succede qualcosa?
grazie per l'aiuto

PS: non ho problemi di peso.. sono nella norma... 27anni per 53Kg..
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
la maggior parte dei test per le "intolleranze" alimentari ha una attendibilità piuttosto dubbia, tanto è vero che il concetto di intolleranza è riservato a pochi alimenti.
C'è un consenso maggiore nell'attribuire alcuni sintomi ad un "sovraccarico" alimentare inteso come abitudine a consumare una classe di alimenti in maniera quasi esclusiva.
La soluzione terapeutica più efficace consiste nell'amplificare la varietà dietetica ed allontanare temporaneamente (un mese) quegli alimenti il cui consumo si accompagna a disturbi.
Questo apetto può riguardare sovente anche additivi presenti nella preparazione di alcuni alimenti: questo è il motivo per cui - in presenza di disturbi intestinali - è sconsigliata l'assunzione di prodotti dolciari industriali (quelli che lei denomina "merendine"); sono indubbiamente da preferire cibi freschi e a composizione nota.
Per quel che riguarda la "pericolosità", può star tranquilla: oltre il disagio determinato dai sintomi, non accade nulla di grave.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
dopo
Utente
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la ringrazio... gentilissimo!
le auguro un buon inizio settimana!
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