Infiammazione febbricola

Gentili dottori,
sono un uomo di 35 anni e da circa 7 anni lamento i seguenti sintomi: febbricola, astenia, linfoadenopatia al collo, alle ascelle ed all'inguine, dolori addominali, iperidrosi.
Ho eseguito una biopsia ad un linfonodo del collo, il quale è risultato reattivo (centri germinativi progressivamente trasformati).
Gli esami ematici indicano sempre un numero di leucociti pari a quasi 15000, neutrofili 7805 (range 2200-6000), linfociti 5851 (range 1000-4000)
Sono stato anche ricoverato in un centro di malattie infettive, dove mi hanno rivoltato come un calzino! Esito negativo.
Alcuni medici mi hanno prescritto antibiotici ad ampio spettro, ma senza risultati.
Qualche giorno fa, andando a controllare una cartella clinica, ho scoperto che nel 2008 l'antigene carcino embrionario aveva un valore di 13,1 (range 0-4): premetto che fumo circa 15-20 sigarette al dì e che ho delle prostatiti piuttosto ricorrenti.
Mi chiedo se, continuando a lamentare i suddetti sintomi, non sia il caso di indagare l'apparato digerente, visto che non l'ho mai fatto.
Il valore del cea potrebbe indicare un' infiammazione dell'intestino e spiegare i miei sintomi?
Cordiali saluti
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207 8
Il fumo di sigaretta deve essere assolutamente abolito. I markers potrebbero esserne influenzati. Probabilemente potrebbe essere un fatto virale ad aver dato un interessamento linfonodale reattivo. Dovrebbe chiedere se non eseguito il monotest per mononucleosi.

Dr. Roberto Rossi