Lesioni in gola a placche

Salve, nella nottata tra martedì 4 e mercoledì 5 mi sono svegliato verso le 3 di notte per una forte sensazione di bruciore che si irradiava dalla gola fino praticamente alla fine dello sterno. Pensando che fosse reflusso gastroesofageo nella mattina del mercoledì 5 ho iniziato ad assumere omeprazolo 20 per una volta al giorno. Ho seguitato a prenderlo per i successivi 6 giorni. In questi giorni la sintomatologia è rimasta simile, o meglio, è risultata un po' diminuita e soprattutto altalenante. Da sottolineare che ho notato in questi giorno (successivi al mercoledì 5) di avere delle placche arrossate in gola, che osservavo bene guardandomi alla specchio usufruendo di una luce. Nel giorno di giovedì 13 mi sono recato dal medico curante (prima non ho potuto essendo uno studente fuori sede) il quale mi ha detto che avevo una infezione alla gola e pertanto mi ha prescritto di prendere Klacid 250 per due volte al giorno per 4 giorni. Ora io ho concluso la terapia antibiotica prescrittami nella giornata di ieri (lunedì 17) e il bruciore che avvertito sembra fortemente attenuato ma ancora non del tutto estinto, ed inoltre le placche in gola sono ancora lì e il loro aspetto è pressoché immutato. In ogni caso dalla comparsa del primo sintomo (nella notte tra martedì 4 e mercoledì 5) ho iniziato ad avere un aumento della frequenza delle eruttazioni, e una certa lentezza nel digerire. Invece a partire dal giovedì 13 (la cura antibiotica l'ho iniziata il venerdì 14) ho iniziato ad avvertire dei dolori nella parte alta dell'addome. Tali dolori non sono continui e li avverto come se l'addome in quel punto si stesse "spaccando" . Inoltre da quando mi sono iniziati questi dolori, soprattutto dopo pranzo ho quasi un senso di vomito e il dolore aumenta un pochino di intensità. In più mentre mangio, in particolar modo a pranzo, ho disturbo sempre a livello dello stomaco, e devo mangiare quasi a forza.
Dunque dati questi sintomi cosa mi consigliate di fare? Grazie mille.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Potrebbe trattarsi di una faringite da reflusso.
La terapia verosimilmente andrebbe prolungata... sotto guida di un gastroenterologo.

Cordialità

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

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Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio tantissimo per la celerità della risposta è per la disponibilità. Colgo l'occasione per chiederle a quali esami dovrei sottopormi per avere una diagnosi certa di faringe da reflusso. Inoltre quale terapia, nel caso, si dovrebbe prolungare?
Ancora grazie mille.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Come terapia intendo quella antisecretivi,
per la diagnosi le occorre un gastroenterologo ed una gastroscopia.

Prefo
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Utente
Utente
La ringrazio ancora e le porgo un ultima domanda . Poiché sono uno studente fuori sede, qui dove studio non ho riferimenti "medici" a cui rivolgermi .
Qualora avessi davvero una faringite da reflusso, se prima di sottopormi a visita specialistica ed eventuale gastroscopia, passasse del tempo, incontro a quali rischi andrei incontro ?
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Ai "disturbi di gola" tipici di una faringite.

Prego
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Utente
Utente
Scrivo per aggiornare la situazione . Sono stato da un gastroenterologo, il quale mi ha visitato e non ha riscontrato niente di rilevante all'esame obiettivo . Ha raccolto accuratamente l'anamnesi e mi ha confermato che avrò avuto un episodio di reflusso che poi è spontaneamente rientrato .
Il problema è che a distanza di circa un mese ho ancora quella specie di lesioni infiammate in gola, che sebbene cambiano di intensità (più rosse , meno rosse) rimangono ancora lì (ho fatto anche un tampone faringeo che ha avuto esito negativo per la presenza di batteri). Inoltre mi si presenta, non sempre però, un aumento della frequenza delle eruttazioni, a volte con piccole risalite di acido in gola . E cosa fastidiosa, una specie di leggero dolore toracico e qualche volta dei fastidi all'altezza dell'ipocondrio sinistro , e più raramente dell'ipocondrio destro, ma almeno fino ad ora, mai all'epigastrio .
Detto ciò lei come mi consiglia di procedere ?
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Per quanto ha descritto
le consiglio di farsi prescrivere dallo specialista una terapia antireflusso ed attuarla per un tempo ragionevole (qualche mese).
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Utente
Utente
La ringrazio, purtroppo in ritardo, per la risposta prontamente fornitami . Volevo tuttavia aggiungere alcune altre precisazioni . Oggi ho osservato con maggiore attenzione l'interno della mia bocca . Ho notato che le tonsille palatine risultano abbastanza voluminose (il volume è rimasto inalterato per lo meno da quando ho iniziato ad accusare tutta la suddetta sintomatologia, tuttavia purtroppo ignoro quale fosse il loro volume prima di che tutti ciò iniziasse) e sulla tonsilla palatina sinistra sono comparse ultimamente delle strisce rosse .
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Descrive una infiammazione meritevole di visita diretta.
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Utente
Utente
La ringrazio ancora infinitamente per la disponibilità unica che sta dimostrando nei miei riguardi . Colgo l'occasione, sperando di non abusare della sua enorme gentilezza, di porle una ennesima domanda . Essendo consapevole del fatto che senza una valutazione diretta qualsiasi considerazione assume un valore del tutto ipotetico, tenendo conto della mia situazione, per come fin qui descritta, lei ritiene possa rientrare in un quadro da faringite da reflusso ?
Non appena ho la possibilità di staccare per qualche giorno dall'università ho in programma di prenotare una visita da un otorino per far valutare queste maledette placche arrossite presente nel faringe, così da avere un parere utile per instradarmi verso la terapia più efficace per la mia condizione.
Per quanto concerne il discorso dell'eventuale gastroscopia alla quale dovrei sottopormi al fine di avere una diagnosi certa di faringite da reflusso (come da lei indicatomi), mi chiedevo se fosse proprio indispensabile, in quanto ho avuto modo di sapere (mediante insegnamenti universitari e approfondimento personale) che esiste una metodica, detta pH manometria esofagea che consente di valutare nell'arco delle 24 ore l'eventuale entità del reflusso di materiale acido dallo stomaco . Ho letto che in alcune sedi la praticano mediante uno strumento dotato di due elettrodi, in grado di registrare la concentrazione idrogenionica sia nelle "vicinanze" dello stomaco che più in alto nelle vie are-digestive . Capisco tuttavia che in ogni caso la gastroscopia rimane l'unica metodica in grado di fornire informazioni certe sull'eventuale danno che il reflusso ha potuto causare al tessuto esofageo .
La ringrazio ancora una volta infinitamente per l'attenzione che mi sta dedicando .
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Premesso che non sono esami esattamente sovrapponibili,
e che la gastroscopia è il gold standard,

... preferirei per numerosi motivi
un disagio di alcuni minuti rispetto ad un disagio di 24 ore.
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Utente
Utente
Nuovamente in ritardo purtroppo, ma riporto informazioni nuove e colgo l'occasione per ringraziarla ancora tantissimo .
Ieri sono stato dall'otorino, il quale mi ha visitato anche mediante il fibroscopio . Per farla breve ha rinvenuto grosse quantità di muco in gola e di schiuma . Per fortuna le corde vocali risultano intatte .
Egli ha riferito che quanto ha osservato è verosimilmente dovuto proprio ad un reflusso (io ho chiesto se ritenesse necessaria una gastroscopia, ma egli ha detto che non ne vedeva il bisogno), pertanto mi ha prescritto la seguente cura :

-- Riopan gel bustina da assumere dopo pranzo e dopo cena per 10 giorni al mese per la durata di tre mesi, ovvero aprile, maggio, giugno . Poi da rifare questo ciclo nei mesi di ottobre, novembre e dicembre .

-- Levobren gocce, nella dose di 15 gocce mattina e sera per 15 giorni al mese, da seguire per tre mesi, ovvero aprile, maggio, giugno . Poi da ripetere il medesimo ciclo nei mesi di ottobre, novembre, dicembre .

Poi alla fine di questo ciclo dovrei andare nuovamente a visita per vedere come è andata la cura .
Tuttavia io le scrivo innanzi tutto per sapere lei cosa ne pensa di questa cura, e soprattutto per sapere se posso sostituire il Levobren con qualche altra cosa, in quanto leggo sul foglietto illustrativo che è altamente sconsigliato condurre veicoli ed usare macchinari nel corso della terapia . Ora siccome sono costretto a guidare tutti i giorni ed uso diversi apparecchi in laboratorio ogni giorno, eviterei volentieri di prendere un qualcosa che può arrecarmi problemi in questo senso, anche perché se malauguratamente dovesse verificarsi qualche incidente potrei causare danni a terzi, oltre che a me stesso, ed in una eventuale causa se si sapesse che prendo questo farmaco, penso avrei ben poche speranze di vedermi assolto .
Per l'ennesima volta la ringrazio infinitamente per l'attenzione e la disponibilità che sta dimostrando nei miei riguardi .
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Ritengo che il reflusso GastroEsofageo
non faccia parte della patologia ORL
e bene avrebbe fatto l'otorino
ad invitarla a farsi seguire dallo specialista competente:
il gastroenterologo.
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dopo
Utente
Utente
Quindi lei mi consiglia di non seguire le indicazioni che mi ha dato l'otorino, giusto? Riguardo la cura che mi ha prescritto come la valuta?
Mi perdoni se le pongo mille domande, a cui capisco quale sia la difficoltà di rispondere a distanza, però nel limite del possibile le chiedo questa ennesima gentilezza. Fossi stato nelle vicinanze sarei venuto sicuramente da lei.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Se ha postato in gastroenterologia il suo consulto
deduco sappia molto bene che l'ORL non è lo specialista cui fare riferimento per tali problemi,

detto questo,
lungi da me dissuaderla,
... lei è libero di farsi seguire da chi vuole!
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dopo
Utente
Utente
Certamente, sono consapevole che la malattia da reflusso gastroesofageo è una problematica di interesse gastroenterologico, e che pertanto lo specialista di competenza è il gastroenterologo .
Il problema è che fissare l'appuntamento con il gastroenterologo in questo momento significa attendere tempo nel quale comunque non farei niente contro questo reflusso .
Ora capisco che davvero la sto disturbando con le mie mille domande, alle volte anche ridondanti, ma a questo punto mi sarebbe davvero prezioso sapere se lei ritiene (comprendo la difficoltà di dare indicazioni a distanza) necessario compiere ulteriori accertamenti (vedi gastroscopia) per impostare una strategia terapeutica di successo .
Per intanto che possa compiere queste cose, tra cui prenotare nuovamente dal gastroenterologo, può darmi qualche consiglio per difendermi dal reflusso che mi affligge ?
Ancora infinite volte grazie, e mi perdoni per come la sto letteralmente perseguitando .
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Per gli ovvi limiti del consulto online
posso darle un aiuto parziale ma nondimeno importante.

Le ricordo le essenziali norme antireflusso da seguire,

fra cui norme alimentari:
riduzione/eliminazione di alcuni cibi che aumentano l’acidità gastrica o che rilassano le muscolatura liscia ( cioccolato, agrumi, pomodoro, latte, caffè
ed altri: menta, prezzemolo, basilico, origano, cipolla, aglio e in generale i cibi grassi, alcune bevande (alcool, caffè, tè, bibite gasate).

Non meno importanti anche norme di comportamento come l'abolizione del fumo ( attivo o passivo) ed il rialzo della testiera del letto ( di circa 10 cm.) ed infine il controllo del peso (se in sovrappeso).
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dopo
Utente
Utente
Grazie veramente tantissimo . Seguirò i suoi preziosi consigli fino a quando finalmente potrò rivedermi con il gastroenterologo. e stabilire la migliore terapia possibile per contenere questa malattia .
I rialzi al letto li ho applicato ormai da circa 20 giorni, sulla base di alcune considerazioni che ho potuto trarre approfondendo gli aspetti della patologia .
Un ultima domanda : la terapia standard per la malattia da reflusso gastro esofageo, da quanto ho potuto apprendere da studi universitari, e da estensive letture su questo sito e tanti altri di natura medica, prevede l'uso di inibitori di pompa per un periodo di circa 8 settimane, dico bene ? Il fatto che l'otorino mi abbia prescritto un procinetico senza aver effettuato una gastroscopia, quindi ignorando quale possa essere la condizione del mio esofago e dello stomaco, potrebbe essre una scelta avventata ?
Spero possa sciogliere questi miei due dubbi che mi perseguitano da qualche giorno . Domando scusa per il tempo che le sto sottraendo, e anche rischiando di sembrare ripetitivo, le porgo i miei più sentiti ringraziamenti .
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Corretto per le 8 settimane.

Non corretto chiederemi di valutare a distanza l'ipotetica avventatezza di un collega.

Cordialità
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Utente
Utente
Chiedo scusa, in effetti a distanza non può valutare l'operato di un suo collega . Tuttavia, potrebbe dirmi se l'uso di un procinetico, come la levosulpiride (tra le altre cose ho notato che possiede, data la sua farmacodinamica, azione centrale e può provocare disturbi anche poco piacevoli, come alterazioni della sfera sessuale), può essere pericoloso nel caso in cui vi sia una lesione nel tratto digestivo . Quasi inutile ripetere che la ringrazio ancora . E' di una gentilezza unica, e non lo dico tanto per dire .
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Non vedo lesioni ipotizzabili nel suo tratto digestivo.

Ad ogni modo ha citato dei possibili effetti indesiderati dei procinetici,
soprattutto nell'uso prolungato (oltre le 4 settimane).

La ringrazio
e ritenendo ormai ampiamente evaso il consulto
le auguro un buon weekend.
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Utente
Utente
Buon weekend anche a lei dottore .
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Utente
Utente
Scrivo per aggiornare la situazione . Per fortuna ho rintracciato con celerità il gastroenterologo e sono stato in visita nella giornata di ieri . Ho presentato i risultati dell'esplorazione mediante fibroscopio, ed ho riferito la presenza di muco e di infiammazione . Il gastroenterologo ha riferito che anche secondo lui potrebbe verosimilmente trattarsi di malattia da reflusso gastroesofageo . Pertanto mi ha prescritto la seguente terapia :

--Pantoprazolo 40 mg al mattino , circa 30 minuti prima della colazione, per un mese .
-- Riopan gel la sera prima di andare a letto, per 15 giorni
-- Pantoprazolo 20 mg sempre al mattino, per i successivi due mesi

Al termine della terapia, trascorsi altri 3 mesi, mi ha suggerito di andare nuovamente dall'otorino per vedere come è evoluta la situazione . Ovviamente il prima possibile mi ha consigliato anche di fare le analisi del sangue, per avere in ogni caso un quadro più completo possibile . Ovviamente poi mi ha ricordato che valgono tutti i consigli che mi aveva già dato alla prima visita, ovvero di cercare di evitare o comunque ridurre (in particolar modo la sera) alcuni cibi, di rialzare la testata del letto, di fare piccoli e frequenti pasti . Insomma i consigli soliti per MRGE .
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