Placche in gola.

Placche in gola: cause, sintomi e rimedi

Revisione Scientifica:

albamilia
Dr.ssa Alba Milia Otorinolaringoiatra, Medico termale

Quelle fastidiose macchie biancastre o giallastre che talvolta compaiono in fondo alla cavità orale, sulle tonsille palatine, durante un episodio di mal di gola, sono chiamate placche tonsillari. Generalmente sono associate a manifestazioni febbrili, come in corso di tonsillite acuta. Vediamo quali possono essere le cause e i relativi rimedi.

Cosa sono le placche tonsillari?

Le placche tonsillari sono accumuli di cellule morte, residui di cibo e microrganismi che si depositano sulla superficie delle tonsille, nel fondo della cavità orale durante un episodio di mal di gola. Non devono essere sottovalutate perché rappresentano un segno di diverse condizioni mediche, alcune delle quali possono richiedere un trattamento mirato.

La loro comparsa causa dolore e difficoltà a deglutire, alitosi (alito maleodorante) e spesso sono associate anche a febbre e ingrossamento dei linfonodi.

Sebbene possano manifestarsi in qualsiasi fascia d'età, esse risultano più frequenti nei bambini rispetto agli adulti. Ciò è dovuto al fatto che il sistema immunitario dei più piccoli è ancora immaturo, rendendoli più suscettibili alle infezioni soprattutto delle vie respiratorie superiori.

Anche gli adulti non sono immuni a tale problematica. Fattori come stress, carenze nutrizionali o condizioni mediche preesistenti possono aumentare la suscettibilità alle tonsilliti e quindi alla comparsa di placche tonsillari.

Sintomi delle placche in gola

Quali sono le cause delle placche in gola?

Infezioni virali

Una delle principali cause delle placche tonsillari sono le infezioni virali, come il comune virus del raffreddore o dell'influenza . Questi virus possono attaccare le vie respiratorie superiori e causare anche tonsillite con placche. Le infezioni virali sono spesso contagiose e possono diffondersi attraverso le goccioline di saliva espulse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando.

Infezioni batteriche

Anche i batteri possono essere responsabili dell'insorgenza delle placche tonsillari. Una delle cause più comuni è l'infezione da Streptococco, che può portare allo sviluppo della cosiddetta faringo-tonsillite streptococcica.

L'infezione da Streptococco beta emolitico di gruppo A è una delle cause batteriche più frequenti di tonsillite con placche soprattutto nei bambini. Questi batteri possono infettare le tonsille e la gola, provocando infiammazione, dolore, *formazione di placche biancastre o giallastre sulle tonsille stesse e ingrossamento dei linfonodi. Se non trattata adeguatamente, questa infezione può portare a complicazioni più gravi.

Per approfondire:Come fare il tampone per lo streptococco?

Infezioni fungine

Anche se meno comuni, le infezioni fungine possono causare la comparsa di placche tonsillari. Un esempio è l'infezione da Candida albicans, un fungo che può proliferare nella bocca e nella gola, specialmente in persone con un sistema immunitario indebolito, determinando la formazione di placche sulle tonsille in genere associate a patine biancastre sulle gengive e sulla lingua.

Come si presentano le placche tonsillari?

Appaiono come macchie bianche o giallastre sulle tonsille palatine, all’interno delle piccole cripte o caverne tonsillari. Le cripte tonsillari sono piccoli buchetti visibili a occhio nudo sulla superficie delle tonsille palatine, il cui numero e dimensione aumenta in base alla ricorrenza e al numero degli episodi di tonsillite avuti. Anche le placche possono variare in dimensione, numero e disposizione sulla tonsilla.

In alcuni casi, possono essere puntiformi, diffuse su tutta la tonsilla o entrambe le tonsille, di consistenza morbida come più spesso succede durante le infezioni batteriche oppure inspessite, tenaci, e simili ad una patina bianca adesa alla superficie tonsillare come in corso di infezioni per lo più virali.

La dimensione ed il loro aspetto delle placche possono fornire quindi indizi preziosi sulle possibili cause sottostanti.

👉🏻L'esperto risponde: Placche alla gola: cosa sono?

Quali sono i sintomi associati?

La presenza di queste formazioni in gola può essere spesso accompagnata da una serie di altri fastidiosi e sgradevoli effetti. Uno dei più comuni è il mal di gola, una sensazione di bruciore o fastidio quando ingoiamo. Questo disagio può essere lieve o così intenso da rendere l'atto della deglutizione estremamente doloroso.

Un altro sintomo frequente è la febbre. Questo segnale può indicare che le placche sono causate da un'infezione virale o batterica.

In alcuni casi, le placche in gola possono essere associate anche a linfonodi ingrossati nel collo, mal di testa pulsante, tosse insistente e perdita di appetito.

In presenza di placche le tonsille appaiono gonfie o ipertrofiche.

La combinazione di questi sintomi può variare a seconda della causa sottostante e della gravità dell'infezione o dell'infiammazione.

A volte la presenza di placche tonsillari non è associata a sintomi febbrili A volte, infatti, nelle cripte tonsillari possono formarsi degli agglomerati bianco-grigiastri di consistenza dura, spesso singoli e maleodoranti.

Queste formazioni isolate, non associati a sintomi influenzali non sono placche, ma Tonsilloliti o Calcoli tonsillari. Causano alitosi e fastidio/dolore alla deglutizione. Il più delle volte fuoriescono spontaneamente dal cavo orale ma non sono mai associati a sintomi influenzali.

Le placche sono contagiose?

Le placche tonsillari sono segni o manifestazioni della infezione sottostante. Di per sé non sono contagiose ma è il microrganismo che causa la tonsillite ad essere spesso contagioso. I contagi sono più frequenti tra i bambini che frequentano asili e scuole primarie, dove virus e batteri possono diffondersi facilmente attraverso le goccioline di saliva espulse con tosse o starnuti o possono anche essere veicolate indirettamente attraverso il contatto con oggetti contaminati o lo scambio di fluidi corporei.

Quali sono i rimedi e trattamenti?

Dopo aver esplorato le diverse cause delle placche in gola, è fondamentale saperle riconoscere e utilizzare i trattamenti più efficaci per affrontarle. La scelta del trattamento più adeguato dipenderà dalla causa specifica delle placche e dalla gravità dei sintomi.

Misure di auto-medicamento per infezioni virali

In molti casi, le placche di possibile origine virale con sintomatologia lieve possono essere gestite con semplici misure di auto-cura. Ecco alcune delle strategie più comuni:

  • Riposo: il riposo è fondamentale per favorire la guarigione dell'organismo. Concedersi del tempo per riposare e recuperare le energie può accelerare il processo di guarigione e alleviare i sintomi.
  • Idratazione: bere molta acqua e assumere liquidi caldi può aiutare a mantenere la gola umida e a lenire il dolore. L'idratazione adeguata può anche favorire l'espulsione delle placche.
  • Farmaci antinfiammatori: medicinali come ibuprofene o paracetamolo possono alleviare il dolore e la febbre associati alle placche in gola, offrendo sollievo temporaneo.
  • Collutori: gli sciacqui con soluzioni antisettiche possono aiutare a disinfettare la gola e a rimuovere le placche, contribuendo a lenire il dolore.
  • Rimedi naturali: miele, camomilla, melissa e zenzero sono noti per le loro proprietà antinfiammatorie e possono essere utili nel lenire il dolore alla gola causato dalle placche.

Trattamenti per infezioni batteriche

Le infezioni batteriche richiedono spesso l'uso di antibiotici per essere trattate efficacemente.

Se le placche sono causate da un'infezione batterica, come quella da streptococco, il medico potrebbe prescrivere un antibiotico specifico dopo aver eseguito una visita e un tampone faringeo.

È fondamentale seguire attentamente le istruzioni del medico e completare l'intero ciclo di terapia antibiotica secondo prescrizione, anche se i sintomi dovessero migliorare prima. Interrompere prematuramente il trattamento può portare alla recidiva dell'infezione o alla resistenza agli antibiotici.

Per approfondire:Quando prendere gli antibiotici?

Qual è l’evoluzione delle placche tonsillari?

In genere la tonsillite acuta si risolve nell’arco di 10 giorni. Le placche tonsillari si risolvono entro lo stesso periodo.

È importante consultare un medico se le placche dovessero persistere oltre i 3-4 giorni senza miglioramenti significativi o se vi fosse un peggioramento della sintomatologia.

Una mancata risoluzione delle placche potrebbe essere un segnale di un'infezione sottostante più grave o di un'altra condizione che richiede un'indagine più approfondita. Esistono casi più gravi, complicati ad esempio da una improvvisa impossibilità ad aprire la bocca o a parlare, per i quali è fondamentale consultare con urgenza un medico specialista per ricevere un'adeguata valutazione e un trattamento appropriato.

👉🏻L'esperto risponde: Placche in gola: sono recidive?

Recidive

Se le placche in gola dovessero ripresentarsi frequentemente, anche dopo periodi di apparente guarigione, è consigliabile consultare un medico per individuare e affrontare la causa sottostante.

Una ricorrenza frequente della tonsillite con placche potrebbe essere indice di una condizione cronica o di un fattore predisponente che richiede un trattamento mirato.

Data pubblicazione: 13 maggio 2024

Autore

albamilia
Dr.ssa Alba Milia Otorinolaringoiatra, Medico termale

Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2004 presso Università di Parma.
Iscritta all'Ordine dei Medici di Caltanissetta tesserino n° 2502.

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