Influenza bambini.

Influenza nei bambini: informazioni utili

Con la stagione invernale ha iniziato a diffondersi l'influenza stagionale, in particolare nei bambini che sono la fascia più a rischio. Rispondiamo alle domande più frequenti dei genitori secondo le indicazioni fornite dalla Società Italiana di Pediatria [1].

Cos'è l'influenza?

L’influenza è una malattia virale a carattere stagionale che si manifesta prevalentemente tra ottobre e febbraio.

Ogni anno colpisce milioni di italiani, in particolare gli anziani e soprattutto i bambini che sono la fascia maggiormente a rischio di contagio e diffusione del virus influenzale.

Ogni anno l’incidenza nella fascia di età 0-14 anni è di circa il 25-30% [2].

Perché i bambini sono i soggetti più colpiti?

La popolazione in età pediatrica è quella più colpita in quanto i bambini hanno ancora un sistema immunitario non del tutto maturo e quindi più soggetto alle infezioni. Ma l'incidenza è maggiore anche perché stanno maggiormente a contatto con altre persone a lungo tempo e in luoghi chiusi, come le scuole e gli asili.

Quali sono le cause?

I virus influenzali sono stati identificati ad oggi in quattro tipi appartenenti alla famiglia Orthomixoviridae:

  • i virus A e B che sono responsabili della classica influenza
  • il tipo C che generalmente è di scarsa importanza in quanto si manifesta come un semplice raffreddore o può essere asintomatico
  • il tipo D la cui capacità di infettare l'uomo non è ancora chiara.

Poiché i ceppi mutano, ogni anno i virus si trasformano (per esempio nella stagione precedente si è diffusa quella che è stata definita influenza australiana).

Quali sono i sintomi?

L'influenza ha un periodo di incubazione di circa 2 o 3 giorni dopodiché si manifesta con:

Per approfondire:Febbre nei bambini: cosa fare?

A questi si aggiungono poi i sintomi respiratori come:

In alcuni casi, soprattutto nei bambini più piccoli, con la comparsa dei sintomi si possono presentare anche vomito e diarrea.

La durata dell'influenza solitamente è tra i 5 e i 10 giorni.

Per approfondire:Come riconoscere l'influenza intestinale?

L'influenza può avere complicanze?

Nei casi più gravi l'influenza può portare alcune complicanze come:

  • polmonite batterica o da virus influenzale
  • miocardite
  • otite.

Va specificato che le complicanze dell'influenza riguardano soprattutto i soggetti più fragili o con malattie croniche di tipo cardiaco, polmonare, epatico, renale, con diabete, fibrosi cistica, sindrome di Down eccetera.

Per valutare la condizione del bambino si dovrà tenere in considerazione eventuali comorbidità, se è molto piccolo e se rifiuta acqua e cibo.

Per approfondire:Streptococco nei bambini: sintomi, diagnosi e cura

Come prevenire l'influenza?

Per proteggersi dal virus influenzale si raccomanda quanto indicato dall'ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control):

  • Lavare spesso le mani con acqua e sapone
  • Evitare di toccare occhi, naso e bocca
  • Starnutire e tossire con un fazzoletto in mano da gettare subito nella spazzatura, per evitare la diffusione delle secrezioni respiratorie
  • Evitare luoghi affollati
  • Aerare i locali dove si trascorre il tempo
  • Isolarsi volontariamente nel caso compaiano i primi sintomi.

La forma più efficace di prevenzione dall'influenza rimane la vaccinazione antinfluenzale.

Per approfondire:Campagna vaccinale 2023-2024: informazioni utili

Quando fare il vaccino?

Il vaccino antinfluenzale è consigliato soprattutto agli anziani, donne in gravidanza, operatori sanitari e soggetti fragili le cui condizioni possono favorire l'insorgenza di eventuali complicanze.

Nei bambini è fortemente raccomandato nella fascia di età tra i 6 mesi e i 6 anni. Al di sopra dei 2 anni è possibile somministrare il vaccino per via intranasale.

Quali sono le differenze tra vaccino iniettivo e spray nasale?

Entrambi sono quadrivalenti, ma il vaccino per via intramuscolare contiene virus frammentati “split” inattivati, lo spray nasale è vivo attenuato, cioè contiene microrganismi vivi, ma resi innocui.

La scelta sulla modalità di somministrazione dipende dalle indicazioni del pediatra, dall'età e dalle disponibilità delle dosi.

Nel caso si scelga il vaccino iniettivo è possibile somministrare anche il vaccino anti-Covid, contemporaneamente e in sede anatomica differente. Nel caso dello spray nasale sarà il pediatra a fornire le opportune indicazioni.

Si ricorda che entrambi i vaccini sono sicuri e controllati, eventuali effetti collaterali sono comuni (come febbre, mal di testa e dolori muscolari) e tendono a esaurirsi spontaneamente in pochi giorni.

Fonti

  1. Società Italiana Pediatria - Bambini e influenza
  2. Istituto Superiore di Sanità - Influenza
Data pubblicazione: 21 dicembre 2023

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