Influenza 2025.

Influenza stagionale: sintomi, durata e prevenzione

La stagione dell’influenza 2025–2026 prende ufficialmente il via insieme alla sorveglianza sui virus respiratori, in un contesto che mostra già i primi segnali di aumento delle infezioni. Le più recenti rilevazioni indicano un incremento delle sindromi simil-influenzali e delle infezioni respiratorie acute, con un impatto particolarmente marcato tra i bambini più piccoli. Sebbene l’intensità dell’epidemia sia ancora su livelli bassi o basali in tutte le regioni, alcuni virus (tra cui influenza, Rhinovirus e Adenovirus) stanno iniziando a circolare con maggiore frequenza. [1].

Quali sono i sintomi dell'influenza stagionale?

L'influenza si manifesta con sintomi che possono variare in intensità da persona a persona. Tra i più frequenti troviamo:

👉🏻L'esperto risponde: Dolori muscolari, mal di testa, nausea, febbre: ho l'influenza?

Influenza nei bambini: quanto dura e come gestirla

La febbre nei bambini è uno dei sintomi più comuni dell’influenza e può durare dai 3 ai 5 giorni. È importante monitorare l’evoluzione della febbre nei bambini e rivolgersi a un pediatra se:

  • Supera i 39°C e non scende con antipiretici.
  • Il bambino appare molto abbattuto o disidratato.
  • Sono presenti difficoltà respiratorie.

Per approfondire:Influenza nei bambini: consigli per i genitori

Quanto dura l'influenza e quando preoccuparsi?

L’influenza stagionale ha una durata variabile a seconda dell’età, dello stato di salute e della risposta immunitaria del soggetto. In genere, i sintomi influenzali durano tra 5 e 10 giorni, ma alcuni disturbi come la tosse e la stanchezza possono persistere più a lungo.

L’influenza segue un decorso tipico suddiviso in tre fasi principali:

  • Fase iniziale (1-2 giorni): insorgenza improvvisa con febbre alta, brividi, dolori muscolari e articolari.
  • Fase acuta (3-5 giorni): i sintomi più intensi persistono, con febbre, tosse, congestione nasale e affaticamento.
  • Fase di recupero (6-10 giorni o più): la febbre scompare, ma può restare una sensazione di spossatezza e una tosse residua.

Quanto dura la febbre nei bambini e negli adulti?

La febbre nei bambini può durare dai 3 ai 5 giorni, ma nei casi più severi può persistere fino a una settimana. Negli adulti, la febbre tende a scomparire in 2-4 giorni, mentre il senso di affaticamento può durare più a lungo.

Per approfondire:Influenza: perché le donne sono più forti?

Quando preoccuparsi e consultare un medico?

Sebbene l’influenza sia generalmente autolimitante, in alcuni casi può portare a complicanze. È consigliato rivolgersi al medico se:

  • La febbre dura più di 5 giorni o supera i 39°C, soprattutto nei bambini e negli anziani.
  • Si verificano difficoltà respiratorie o dolore toracico.
  • Il paziente presenta segni di disidratazione (secchezza delle mucose, minzione ridotta, sonnolenza).
  • Nei bambini piccoli, la febbre è associata a pianto inconsolabile, difficoltà a svegliarsi o convulsioni febbrili.

Se i sintomi influenzali persistono oltre 10 giorni o peggiorano dopo un iniziale miglioramento, potrebbe trattarsi di una sovrainfezione batterica (come polmonite o infezione da streptococco). In questo caso, è necessaria una visita medica per valutare la necessità di un trattamento antibiotico.

Per approfondire:Come fare il tampone per lo streptococco?

Quali sono le cause dell'influenza stagionale?

L'influenza stagionale è causata da virus influenzali che infettano le vie respiratorie superiori e inferiori. Questi virus appartengono principalmente ai tipi A e B, con il tipo A ulteriormente suddiviso in sottotipi HA e NA. La continua evoluzione di questi virus attraverso mutazioni genetiche rende necessaria una costante sorveglianza e aggiornamento dei vaccini.

Durante la stagione influenzale 2024-2025 in Italia, il virus predominante è stato il virus influenzale A(H3N2) [2].

Come prevenire l'influenza?

L’influenza stagionale può essere prevenuta adottando alcune misure:

  • Vaccinazione antinfluenzale (raccomandata per i soggetti più fragili come anziani, bambini e persone immunodepresse).
  • Lavaggio frequente delle mani.
  • Corretta alimentazione e idratazione.
  • Evitare luoghi affollati durante i picchi influenzali.

La continua evoluzione dei virus influenzali richiede aggiornamenti annuali dei vaccini per garantire una protezione efficace. In Italia, per la stagione 2024-2025, sono stati resi disponibili vaccini antinfluenzali quadrivalenti, contenenti due ceppi di tipo A (H1N1 e H3N2) e due di tipo B, per offrire una copertura più ampia contro i ceppi circolanti [3].

Per approfondire:Come distinguere l'influenza dal raffreddore

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