Alvo diarroico

Salve sono una ragazza di 26 anni e da circa due anni soffro di un fastidio che mi crea parecchi problemi. A gennaio del 2006 ho avuto problemi di nausea, vomito e diarrea,con perdita di circa 5 kg, sono stata vista da un chirurgo che mi ha prescritto egds con referto di gastropatia cronica antrale; impronta ab extrinseco gastrica (ovalare, di 7 cm di diametro, nella parte prossimale del corpo dello stomaco, sul versante della grande curvatura). Ho eseguito anche varie ecografie addominali dove non sono state riscontrate mai tracce di questa impronta. Ho eseguito esami ematici risultati nella norma, raccolta di campioni per sof risultati negativi. E praticamente sono stata liquidata così. Dopo 2 anni ho ancora problemi di digestione, per questo cerco di ridurre il cibo durante i pasti per evitare di avere senso di pienezza di stomaco e poi nausea e vomito, ma non è questo che mi crea problemi. Il motivo per cui vi scrivo è che di alvo non sono proprio regolare, magari trascorro 4-5 giorni senza evacuare e poi ho scariche di feci molli nel giro di un'ora circa con la necessità proprio di "correre" al bagno, con dolori addominali e rumori intestinali. Di solito le feci sono anche ricoperte di una specie di gelatina giallastra, non sono mai normocromiche ma sempre di un giallo ocra. Ho notato che se consumo latte, yogurt, caffè o verdure come erbe o spinaci, il problema diventa più frequente, nel senso che ho più scariche di feci non normoformate nell'arco di poco tempo. Ho provato ad evitare i cibi che solitamente favoriscono la stitichezza ed ad assumere prima di coricarmi pastiglie di erbe di erboristeria, ma niente è cambiato. Non nego di essere una persona un pò nervosa ed ansiosa, ma vorrei davvero risolvere questo problema, che molte volte mi impedisce di uscire. Mi spiace avervi rubato tempo, spero di ricevere sue notizie. Grazie.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
I sintomi che lei ci descrive possono essere inquadrati in quella sindrome chiamata "del colon irritabile", alla quale non e' estranea la componente ansiogena di cui lei stessa fa menzione.
Deve rassegnarsi, almeno in questa fase della vita, ad avere la massima cura del suo intestino, cominciando da una dieta morigerata e non dimenticando di eliminare, per quanto possibile, i fattori scatenanti l'ansia.
Non essendo il mio campo non posso esprimere giudizi sui prodotti di erboristeria. Posso dirle pero' che in certi casi, e solamente se prescritto dal suo Medico, alcuni farmaci potrebbero risultare di una qualche utilita'.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com