Bambine con problemi respiratori: sarà reflusso ?

Salve, sono la mamme di due bimbe una di 3 e l'altra di 1 anno. Lo scorso marzo hanno contratto entrambe la classica influenza curata con antibiotici (Isocef), vitamine (Indusil) e aerosol a volontà (cortisone e mucolitico). Da allora (cioè da tre mesi circa), le mie bimbe hanno di continuo problemi respiratori: la piccola, più volte controllata dal pediatra per un motivo e o per un altro, ha sempre la gola arrossata (a volte con tosse) curata con antibiotici, antinfiammatori, aerosol ecc., ma mai guarita del tutto. La grande ha avuto anche lei lo stesso percorso ma in più da quasi due mesi soffre di tosse, dapprima secca poi grassa poi secca fino a diventare asmatica(curata con antibiotici, antinfiammatori, aerosol, sciroppo per la tosse, ecc. Abbiamo effettuato i prick test (essendo io allergica) e sono risultati negativi. Allora l'ennesimo pediatra che l'ha visitata ha ipotizzato un reflusso gastroesofageo. Mia figlia prende due cpr di Antra 10 mg da quasi venti giorni e la tosse sembra migliorata: l'intensità e la durata degli attacchi di tosse sono sicuramente diminuiti, ma non la frequenza (3-4 volte di notte, 6-7 volte di giorno e in situazioni di stress).
Premesso che le mie bimbe non hanno mai sofferto di problemi (nemmeno da piccolissime) di vomito o di scarsa crescita, mangiano crescono e giocano normalmente, mi chiedo se i loro problemi (gola arrossata, tosse e raucedine) possano dipendere dal reflusso gastroesofageo. Se si, cosa possa fare? E inoltre, può l'influenza presa 4 mesi prima o i farmaci presi per curarla, avere scatenato questi fastidiosi sintomi?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 202 65
Gentile signora,
l'orientamento diagnostico seguìto è nell'ambito delle possibilità e, in accordo a questo, la terapia è sostanzialmente corretta. Tuttavia, se la sintomatologia non recede significativamente in trenta-quaranta giorni, ritengo opportuno una visita specialistica gastroenterologica per decidere l'opporunità di indagini strumentali.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
La ringrazio di cuore per avermi risposto. In realtà, negli ultimi giorni mia figlia di 3 anni (che assume 2 cpr di Antra al dì) è migliorata sensibilmente, probabilmente perchè nell'ultima settimana ha assunto solo cpr di Antra, mentre precedentemente assumeva contemporaneamente anche un antibiotico (Macladin) che forse ne limitava l'assorbimento. Il pediatra che segue mia figlia al momento vorrebbe interrompere la terapia e vedere se ciò provoca un ritorno della tosse, per poi iniziare una nuova terapia di 8 settimane. Tutto ciò per evitare esami fastidiosi, che anche io vorrei evitare. Lei cosa mi consiglia? E inoltre, dovrei fare qualcosa anche per la mia bimba di 1 anno, o è meglio aspettare quando e se i suoi sintomi diventeranno più importanti?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 202 65
Gentile signora,
l'orientamento del suo pediatra mi sembra di chiaro buon senso e lo condivido nella pratica clinica.
Per la bimba più piccola mi fiderei ugualmente del collega che le conosce ed ha modo di visitarle se i fastidi dovessero divenire più importanti.
Cordiali saluti.

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