Anziano che cade frequentemente
buongiorno vi scrivo perchè negli ultimi tre mesi mio padre, 80 anni tra 5 giorni, diabetico 145 glicemia a digiuno senza alcun freno nell'alimentazione molto ricca di dolci grassi e cioccolato, pressione alta 145-75,ma nessun problema cardiaco, frequenti capogiri, ronzii alle orecchie, per meglio dire sensazione di orecchie tappate, che si addormenta durante i pasti frequentemente e sempre davanti alla tv,è caduto senza mai rimenere ferito, ma la caduta era causata da vero e proprio cedimento delle gambe tanto che l'ultimo nella serie come episodio risale a qualche giorno fa' e ha trascinato la gamba destra che pur risponedno ai comandi risultava rigida e "lenta". ora, mi chiedo, visto che il medico di base che lo conosce dice che sono inevitabili processi degenerativi legati all'eta nei confronti dei quali nulla vi è da fare, perchè nessun farmaco può combatterli o rallentarli, e un altro medico al corrente di tutto, anche di precedenti attacchi TIA negli ultimi anni, della perdita di memoria sempre maggiore, dei risvegli davanti alla tv caratterizzati da visioni, dice che è un soggetto polipatologicamente compremesso, con fegato che non secreta più, mi chiedo e vi chiedo: si tratta in effetti di demenza senile,di irrigidimento dei muscoli legato all'età o si tratta di patologie più serie ed importanti quali alzaheimer e parkinson? ed in entrambi i casi, a vostro avviso, è opportuno che porti mio padre a controlli specialistici e lo faccia sottoporre ad esami neurologici o TAC? grazie per la vostra attenzione per la preziosa risposta che vorrete fornirmi.
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Gentile utente,
un medico si deve arrendere solo se si ha la certezza di una patologia incurabile ed anche in questo caso si devono cercare tutti i rimedi farmacologici e no per migliorare la qualità della vita per quanto possibile. L'età con il tempo porta ad una riduzione delle funzioni fisiologiche dell'organismo,ma ciascun individuo è diverso dall'altro,così le eventuali patologie presenti.Prima di arrendersi all'inevitabile trascorrere del tempo, bisogna inquadrare meglio i vari problemi e capire cosa si può fare,cosa si deve fare e cosa non si deve fare.Ma, prima di tutto questo,bisogna eseguire un buon esame clinico,eventuali esami emato-chimici e strumentali.Qualsiasi patologia si sia "inserita" alle precendenti,và inquadrata,stabilendo l'eventuale terapia farmacologica e/o riabilitativa.Non arrendersi se non si sa bene cosa si ha di fronte e comunque (eventualmente) arrendersi solo dopo aver "tentato" di tutto,lascinado che il tempo faccia il suo decorso,sempre però dando dignità alla persona.
Le invio i miei più cordiali saluti e rimango a sua disposizione. .
un medico si deve arrendere solo se si ha la certezza di una patologia incurabile ed anche in questo caso si devono cercare tutti i rimedi farmacologici e no per migliorare la qualità della vita per quanto possibile. L'età con il tempo porta ad una riduzione delle funzioni fisiologiche dell'organismo,ma ciascun individuo è diverso dall'altro,così le eventuali patologie presenti.Prima di arrendersi all'inevitabile trascorrere del tempo, bisogna inquadrare meglio i vari problemi e capire cosa si può fare,cosa si deve fare e cosa non si deve fare.Ma, prima di tutto questo,bisogna eseguire un buon esame clinico,eventuali esami emato-chimici e strumentali.Qualsiasi patologia si sia "inserita" alle precendenti,và inquadrata,stabilendo l'eventuale terapia farmacologica e/o riabilitativa.Non arrendersi se non si sa bene cosa si ha di fronte e comunque (eventualmente) arrendersi solo dopo aver "tentato" di tutto,lascinado che il tempo faccia il suo decorso,sempre però dando dignità alla persona.
Le invio i miei più cordiali saluti e rimango a sua disposizione. .
Dr. Oreste Pascucci
orestepascucci@virgilio.it
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Ex utente
nel ringraziarla per la risposta immediata,le posso solo dire che gli esami ematochimici non hanno segnalato alcun problema serio, e parliamo di esame effettuato nel mese di giugno,tranne la succitata glicemia alta, ma nemmeno troppo, e un pò di colesterolo alto, che, vista l'età e l'alimentazione ricca,ci sta,tanto da non essere stata oggetto di specifiche cure. ne deriva che, secondo lei, potrei sottoporre mio padre ad una visita più specialistica da parte di...chi?quale tipo di specialista potrebbe occorrere nell'occasione?un geriatra?un neurologo' perchè questo è il mio dubbio maggiore, posto e considerato che mio padre vede sempre di pessimo occhio qualunque tipo di visita medica perchè,sostiene, ne ha paura, così come si sottopone ad esami specialistici con estrema fatica e difficoltà....e soprattutto, considerando, anche, che,a suo stesso avviso le cose non vanno poi così male, tanto da aver ignorato, negli anni passati, che il farfugliar di parole e la mancata memoria occasionale fossero dei veri e propri T.I.A. a maggior ragione, mi permetto di evidenziarlo, quando in questi giorni, è pur vero che non ha più manifestato fenomeni di cadute a terr,a tuttavia, ha sempre enorme difficoltà a muovere le gambe, davvero rigide, e continua ad avere un enorme senso di stanchezza, ronzii alle orecchie e senso di vertigine, più marcata allorquando si sottopone a qualche seppur blando sforzo fisico. ciò detto, nell'auspicio di una sua pronta risposta in merito, ancora la ringrazio cordialmente e la saluto.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 11.5k visite dal 15/08/2011.
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