"nuova fomazione scavo pelvico"

Salve soffro da un anno di algie pelviche, in particolare a destra. Mi sono state fatte varie presunte diagnosi tra cui "salpingite", "nuova fomazione scavo pelvico", "appendicite cronica".
Il dolore non è certo lacerante, ma costante e invalidante soprattutto dato che mi dà fastidio quando cammino, mi mette a disagio se devo stare in piedi, il tutto associato a cefalee, incapacità di concentrarmi e un grande senso di spossatezza.
Gli esami ematochimici risultano nella norma, compresa la CA125.
Un tampone vaginale ha dato come esito "abbondante sviluppo di Escherichia Coli" (effettivamente soffrivo di copiose perdite, sia giallognole che trasparenti con striature biancastre)
Nelle urine mi sono state ritrovate tracce di eritrociti ed emoglobina e devo dire che lo stimolo a fare pipì è sempre improvviso e molto violento
Dalle ecografie non risulta alcunché di patologico; c'è che mi ha detto che soffro di ovaio policistico, chi che è tutto apposto.
Alle volte vi erano delle falde, ma a detta dei medici sempre fisiologiche.
Ci sono stati medici che mi hanno detto che se avessi una salpingite, sarebbe visibile tramite ECO e chi mi ha detto che ciò non è detto dato che spesso tale patologia si presenta del tutto asintomatica e "impercettibile" e che l'unico strumento diagnostico è la laparoscopia.
Mi chiedevo a questo punto due cose: io mi trovo a Roma, a chi posso rivolgermi senza dover spender assai, dato che ho già speso abbastanza credo, senza aver nessun miglioramento.
E inoltre, se dovessi avere una salpingite, è possibile eseguire la pulizia delle tube, come fanno in altri paesi (ad.es. Francia)?
DOvrò aspettare ancora molti anni prima di avere diagnosi e terapia?
O morirò prima dato che sono diventata anche tachicardica?
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
La rassicuro subito: da quello che riporta non c'è pericolo per la vita...ma questo, penso, lo sappia anche Lei.
Il dolore pelvico cronico è una situazione molto frequente nella giovani donne in fase di attività ovarica.
Le sue cause sono da ricercarsi fra una serie molto nutrita di situazioni patologiche che possono coinvolgere:
a) l'apparato genitale
b) l'apparato urinario
c) l'apparato digerente
d) il sistema nervoso periferico
e) la muscolatura interna del bacino
Al di là, poi, delle cause organiche, distinguibili a loro volta in funzionali ed anatomiche, vi sono le cause psicogene o neurovegetative, che non hanno un substrato "fisico" ma solo ed esclusivamente psichico.
Ovviamente, nel caso si tratti di un malessere su basi organiche, al dolore pelvico (del quale vanno precisati modalità d'insorgenza, intensità, tipologia di dolore, eventuali irradiazioni e terapie farmacologiche efficaci su di esso), si associano altri sintomi e segni che possono già anamnesticamente orientare sull'organo o sull'apparato d'origine del dolore stesso; così, nel caso il dolore pelvico sia originato dall'apparato digerente basso, ad esso si associeranno anomalie di svuotamento dell'alvo (stipsi, diarrea o fasi alternate fra le due), meteorismo generalizzato o localizato in una parte dell'addome inferiore, flatulenza, eventuali sanguinamenti ano-rettali ecc.ecc.
La semeiotica fisica è altrettanto importante. Si inizia da quella dell'addome, per proseguire con quella ginecologica e, per finire, ad una valutazione ortopedica e neurologica (se si sospetta che il dolore pelvico sia , in realtà, un cofenomeno di patologie del rachide o radicolari o del sistema nervoso periferico).
Terminati questi irrinunciabili passaggi, si può (e solo allora) richiedere esami di diagnostica strumentale o addirittura accertamenti di diagnostica chirurgica (Laparoscopia), non prima.
Questo, per esperienza, in quanto, a volte, Colleghi un pò troppo frettolosi, hanno eseguito Laparoscopie per semplici sindromi dell'intestino irritabile, sottoponendo a rischi inutili soggetti che, con una raccolta anamnestica solo un pò più approfondita e precisa, avrebbero potuto avere una diagnosi netta ed una terapia risolvente, senza alcun ricorso a metodiche invasive.
Pertanto, credo, sia opportuno, nel caso del dolore pelvico cronico, postare la richiesta nel forum di Medicina Generale, prima di intraprendere "solo ed esclusivamente" la ...strada ginecologica.
Cordialmente.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Ho già preso antispastici: situazione inalterata
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dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Tra l'altro fu proprio un gastroenterologo a parlarmi di salpingite.
Senza contare che non riesco praticamente ad avere rapporti perchè mi fa troppo male; per non parlare di speculum e eco transvaginali.
Cmq i ginecologi sono veramente sorprendenti nella loro gran varietà di opinioni... Così se c'è chi sostiene che l'annessite debba per forza accompagnarsi a dolori atroci e febbri altissime per potersi definire tale, v'è chi , come ho già scritto e come spesso si trova nei siti informativi, sostiene che essa possa avere decorso del tutto asintomatico.
PS: Mia madre non rimaneva incinta; visitata da un ginecologo di allora, le fu diagnosticata seduta stante un antibiotico per via intramuscolare, senza passare per nessun accertamento diagnostico , al contrario di come fanno oggi che ti fanno fare 3000 esami , secondo me perchè non sanno che pesci prendere.
Ovviamente la situazione di mia madre si risolse; e lei non aveva nessun sintomo/disturbo.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Probabilmente Le sarà sfuggito il senso del mio intervento.
Anche il Collega gastroenterologo, prima di parlare di salpingite, avrebbe dovuto compiere quei passaggi sul piano anamnestico e clinico che avrebbero potuto orientare verso una diagnosi "di organo o apparato".
Pensare ad una salpingite perchè sia hanno difficolatà nei rapporti è come pensare alla sola scivolata sulla buccia di banana per spiegare ogni possibile caduta.
E' una delle cause e NON la causa per antonomasia.
Ecco perchè Le ho dato il consiglio di postare l'argomento sul forum di Medicina Generale o interna.
Cordialmente.