Bocca mano piede prime settimane gestazione

Buonasera,
sono alla fine della sesta settimana di gravidanza in attesa della prima eco, tre giorni fa ho avuto febbre alta e placche gialle alla gola. Il medico mi ha prescritto augmentin e tachipirina. Dopo la somministrazione nella notte si sono sviluppate vescicole che tendono a seccarsi e rompersi attorno alla bocca e pustole rosse su mani e piedi molto pruriginose ( da non poter dormire). Effettuato controllo dal medico di base mi é stata diagnosticata la sindrome mano bocca piede e (non convinta e speranzosa del contrario) ho effettuato controllo dermatologico, il quale conferma ma con qualche dubbio perché non presento vesciche in bocca ma solo attorno alle labbra e sono di aspetto diverso da quelle su piedi e mani (meno crostose e più rosse). Il medico di base sostiene che in questa fase iniziale della gravidanza l'effetto potrebbe essere del tipo "tutto o niente" cioé provocare aborto o non far nulla al feto. Lei, nel caso fosse effettivamente questa la malattia (e nn magari una reaz allergica all'antibiotico? Io non ho avuto nessun contatto con bambini) cosa ne pensa in questo stadio così iniziale?
Mi devo preoccupare e effettuare altri controlli o lasciare che la natura faccia il suo corso (sarebbe il secondo aborto spontaneo purtroppo)?
La ringrazio molto.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
In questa fase della gestazione, una eventuale trasmissione del virus coxsackie al prodotto del concepimento, pur se molto difficile, potrebbe eventualmente comportare danni tali da provocare un aborto interno.
Segua correttamente le indicazioni del Curante e ripeta periodicamente i controlli. E' l'unica cosa possibile. Utilizzi le terapie prescritte per evitare soprattutto la febbre.

Cordialmente.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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dopo
Utente
Utente
Buonasera,
la ringrazio per la celere risposta.
Dopo visita infettivologica in ospedalr sono riuscita a farmi prescrivere alcuni esami per individuare l' agente virale (coxsackie, echo, cmv, adenovirus, vca, ea, ebna).
Sebbene temo fortemente il virus coxsackie poiché pare che molti bambini e anche adulti in città ne siano affetti...e la virologa stessa lo sospetta.
Nel caso risultassi positiva al contagio quali sono le prospettive? Posso dire con certezza che il concepimento é avvenuto attorno al 22 novembre (test ovulazione positivo in tale data). Nel caso non avvenisse un aborto spontaneo il contagio di tale virus quali danni potrebbe provocare e con quale incidenza?
Grazie mille.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Vi sono molte tesi sull'argomento relativo al passaggio transplacentare del virus coxsackie. Alcuni ritengono che il passaggio nel corso della gravidanza iniziale possa determinare, in alcune condizioni favorenti, l'aborto interno; altri che il passaggio possa provocare danni pluriorgano ma non l'arresto della gravidanza.
La cosa importante è la ricerca, quando sarà possibile, dei determinanti antigenici virali sul liquido amniotico tramite specifiche sonde a materiale nucleare (reazione a catena polimerasica o PCR specifica per i coxsackie A e B), ovviamente sempre dietro nulla osta del Curante.
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dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore e buone feste,
Purtroppo per me e mio marito é tutt'altro che un momento sereno (tra l'altro contagiato anche lui....quindi i dubbi sul fatto che sia coxsackie sono purtroppo svaniti).
Ieri siamo stati in un ospedale ginecologico (non so se posso dire il nome) e abbiano richiesto un consulto alle malattie infettive. Le risposte sono state poche e non troppo particolareggiate.
Mi é stato detto che questo virus é più dannoso a fine gravidanza che nel primo trimestre (mi sembrava di aver capito l'opposto) e non é associato a malformazioni ma evenualmente a sporadici casi di cardiopatie congenite. Sempre sullo stesso referto indicano però che tale malattia può essere associata ad un maggior rischio di aborto spontaneo, parto prematuro e mortalità perinatale.
Secondo il suo parere tale risposta è esaustiva?
Non sono le prime settimane ad essere le più vulnerabili per possibili effetti teratogeni se la gravidanza dovesse proseguire?
La ringrazio molto per la sua disponibilità.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Nelle prime settimane, una infezione del prodotto del concepimento da parte del CV porterebbe ad un aborto, meno frequentemente a problemi di teratogenesi.
L'infettività, come nell'adulto, ha una durata limitata nel tempo, per cui se il feto dovesse sopravvivere (se infettato, ovviamente) è più probabile che non abbia avuto alcun problema, piuttosto che una specifica anomalia.
La cardiomiopatia da CV è solo UNA delle possibili patologie da infezione fetale nei secondo e terzo trimestre da parte di questo agente microbico e non è l'unica.
Non condivido, quindi, la risposta che Le è stata data sul parto pretermine e sulla mortalità perinatale. Queste complicanze sono possibili ma per infezioni nel secondo e terzo trimestre non per infezioni in gravidanza iniziale.

Buon Natale.

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