Rimozione cisti ghiandola bartolini

GENT.MI DOTTORI,
LA SCORSA SETTIMANA SONO STATA SOTTOPOSTA AD INTERVENTO DI RIMOZIONE DI UNA CISTI ALLA GHIANDOLA DI BARTOLINI SINISTRA E DELLA GHIANDOLA STESSA. A DISTANZA DI UN PAIO D'ORE DALLA FINE DELL'INTERVENTO, SONO STATA SOTTOPOSTA A NUOVA OPERAZIONE A CAUSA DI EMORRAGIA.
IL PRIMO INTERVENTO E' AVVENUTO IN ANESTESIA SPINALE, IL SECONDO IN ANESTESIA TOTALE.
A DISTANZA DI UNA SETTIMANA DAGLI INTERVENTI PROVO ANCORA PARECCHIO DOLORE LOCALIZZATO SOPRATTUTTO IN CONCOMITANZA DELLE PARETI DELLA CISTI ASPORTATA CHE IL GINECOLOCO MI HA DETTO ESSERE STATE CUCITE CON PUNTI DI SUTURA PER EVITARE IL DEPOSITO DI PUS E IL RIPRESENTARSI DEL PROBLEMA. DOLENTE E' ANCHE LA MUSCOLATURA DELLE GRANDI LABBRA FINO ALLA NATICA E ALL'INGUINE.
DOPO GLI INTERVENTI HO ASSUNTO UN ANTIBIOTICO PER TRE GIORNI E UN ANTINFIAMMATORIO PER CINQUE GIORNI. A LIVELLO LOCALE DISINFETTO LA PARTE CON ACQUA OSSIGENATA E, PRIMA HO APPLICATO PER QUALCHE GIORNO EDEVEN POMATA, ORA APPLICO IL CICATRIZZANTE.
VI CHIEDO SE IL POST INTERVENTO DESCRITTO E' NORMALE, SE AVETE SUGGERIMENTI CONTRO IL DOLORE. INOLTRE CHIEDO IL VOSTRO PARERE IN MERITO ALLA POSSIBILITA' DI EMORRAGIA, IN QUESTO TIPO DI INTERVENTO.
VI RINGRAZIO SI ORA PER LA VOSTRA CONSULENZA.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
L'asportazione della cisti della Ghiandola del Bartholin (italianizzato Bartolini) è, come si sente spesso dire, il "più grande dei piccoli interventi vulvo-vaginali". Questo perchè, durante l'intervento stesso, il Chirurgo si trova ad avere a che fare con due strutture anatomiche da cui possono ingenerarsi dei problemi nel post-operatorio immediato e tardivo.
La prima di queste strutture è una sorta di "spugna" fortemente vascolarizzata (il corpo cavernoso) che nel suo tratto distale, ovvero più basso, nella donna in posizione ginecologica, si trova a stretto contatto con l'area chirurgica, teatro dell'intervento di Bartolinectomia. Ecco perchè, l'intervento, specie quando la cisti ha uno sviluppo prevalentemente superiore e verso la linea mediana, può complicarsi frequentemente con una emorragia post-operatoria.
Probabilmente è stato il Suo caso.
La seconda di queste strutture è la parete del retto (l'ultima porzione dell'intestino crasso), intaccabile dall'Operatore, specie se la cisti ha un prevalente sviluppo in profondità e posteriormente.
Dalla descrizione dell'intervento e del decorso post-operatorio, mi sembra probabile che i disturbi che Lei ha accusato dopo l'operazione, siano imputabili alla complicanza emorragica della prima parte della stessa, complicanza che ha reso, senz'altro, necessario un ampliamento della prima cicatrice, al fine di maggiormente esporre il campo chirurgico per dominare la perdita ematica (a volte particolarmente copiosa).
Ora è tutto terminato: si rilassi e si tranquillizzi.
La sintomatologia riportata avrà un carattere autolimitante; nel tempo, progressivamente, i sintomi L'abbandoneranno e tutto ritornerà perfettamente nella norma.
Deve solo avere ancora un pò di pazienza e continuare il trattamento medico prescrittoLe.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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Gent.mo Dottor Santoro,
La ringrazio di cuore per la chiarezza della Sua risposta.