Rischi fecondazione assistita

per avere una gravidanza io e mio marito dovremmo necessariamente sottoporci ad una inseminazione artificiale (fivet), dato che mi è stato asportato un ovaio con relativa tuba e che purtroppo l'altra, dopo una laparoscopia di controllo risultava chiusa. volevo sapere, con la massima sincerità, i reali rischi a cui potremmo andare incontro sia io, sia i miei fututi figli, effettuando l'inseminazione. volendomi documentare sull'argomento ho riscontrato pareri discordanti, alcuni annunciando catastrofi, altri che invece spingono ad avere fuducia. a chi devo credere? devo affacciarmi a questo progetto con serenita? o con paura? le percentuali dei rischi sono superiori a quelli dei benefici? grazie per l'eventuale e spero leale risposta.
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Dr.ssa Elisabetta Chelo Ginecologo, Patologo della riproduzione 1.9k 52 26
Gentile signora,
il ricorso alla fecondazione assistita è molto aumentato nel corso di questi anni per molti motivi, sia per l'aumento di alcune cause, sia per l'innalzamento dell'età in cui si cerca il primo figlio.
La FIVET (fecondazione in vitro con trasferimento degli embrioni in utero) è una tecnica messa a punto da due ricercatori inglesi Edward e Steptoe e la prima bambina concepita in questo modo è nata nel 1978. Da allora milioni di bambini sono nati in tutto il mondo grazie a questa tecnica e in questo modo tante coppie che non avrebbero avuto la gioia di diventare genitori hanno potuto avere figli.
Nel tempo la tecnica si è molto semplificata e oggi è una procedura ambulatoriale: dopo una stimolazione farmacologica per ottenere più ovociti, questi vengono prelevati tramite un ago che percorre la sonda ecografica e dopo inseminati in laboratorio e "coltivati" sino a che non si trasformino in embioni. Gli embrioni vengono poi trasferiti nell'utero materno dove devono riuscire a "mettere radici". Complessivamente questa procedura ha ,in media,una percentuale di successo del 25 %. Queste percentuali variano a seconda dell'età materna, della risposta ai farmaci e dalla situazione clinica della coppia.
I rischi sono modesti , in centro specializzato con vasta esperienza saranno in grado di individuare il protocollo farmacologico più adatto per lei.
I bambini nati tramite fecondazione in vitro(FIVET ) non presentano problemi malformativi o genetici superiori alla media.
In sintesi , se la sua situazione non ha altri modi di risolversi ,penso che i benefici di una fecondazione in vitro superino di gran lunga i modesti rischi.
Un cordiale saluto.

Dott.ssa Elisabetta Chelo
Ginecologa specializzata in Patologia dell riproduzione umana
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dopo
Utente
Utente
grazie dottoressa per l'immediata risposta. non le nascondo le mie immense paure ad affrontare un'esperienza del genere, leggendo su internet e ascoltando racconti di riuscite negative da conoscenti,e sapendo a quali rischi si può andare incontro. nel farle presente l'età mia che è di 29 anni e quella di mio marito di 30 anni le porgo i miei più distinti saluti.
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Dr.ssa Elisabetta Chelo Ginecologo, Patologo della riproduzione 1.9k 52 26
Gentile signora,
capisco bene come il dover intraprendere una fecondazione in vitro possa fare paura, paura delle conseguenze negative dei farmaci, il timore (infondato) che i bambini nati tramite FIVET siano "diversi", la paura dell'insuccesso...
Lei è molto giovane e questo è un 'ottimo presupposto, si affidi ad un centro di provata esperienza e parli con loro chiaramente dei suoi dubbi e delle sua paure.
Io le faccio gli auguri di vivere serenamente e con successo quest'esperienza.