Malocclusione tipo 2, arcata inf ristretta e morso potente con bruxismo
Buongiorno,
ho 41 anni ed è una vita che lotto contro i miei denti.
Sono stata mille volte dal dentista e ne ho sentite di tutti i colori.
Ci andavo per correggere i danni come denti spezzati da un morso potente e dal sovraffollamento dentale dell'arcata inferiore, che è più ristretta e coperta frontalmente da quella superiore.
Altre volte portavo a casa commenti in merito all'avere il mento arretrato di un dito con doppio mento ed è per questo che quando parlo la gente non mi capisce bene e alle mascelle si bloccano per il troppo sfregamento che usura anzitempo i denti.
Non si chi avesse ragione e chi torto.
So solo dire che mi facevano sentire rabbia per una situazione mia che non sapevo gestire (il bruxismo) senza sapere da dove venisse e ciò di mio che non potevo cambiare (mento).
Purtroppo negli anni '80 nella provincia profonda c'erano poche soluzioni per molti mali e mi dissero che tutto dipendeva dalla collocazione dei miei denti, regalandomi 2 odiosi anni di apparecchio mobile che non portò a nulla.
Poi ancora che la mia postura non corretta con dolori cervicali dipendeva dal mio morso.
Non so che dire e, soprattutto, a chi chiedere.
Pur avendo girato negli anni molte città alla fine mi sembra di non aver risolto come merito.
O forse dipendeva da me che cercavo un pollo arrosto da un fruttivendolo.
Ora invece limito lo sfregamento e parzialmente il morso verso i denti dell'arcata con un bite che uso solo di notte.
Di giorno al lavoro parlerei come Paperino!
Io per mia ignoranza non sapevo che esistesse una chirurgia dedicata alla struttura scheletrica del volto e della bocca.
Mi piacerebbe sapere se un intervento con tanto di preparazione potrebbe mettere pace nelle mie fauci per salvare il salvabile alla mia età, senza farmi temere il peggio nei momenti di umana incazzatura.
Mi spaventa un po' l'iter, per la durata prima che per il dolore, e mi chiedevo se, in caso, la Surgery First potrebbe venirmi in aiuto e accorciarmi il percorso.
Molte grazie.
ho 41 anni ed è una vita che lotto contro i miei denti.
Sono stata mille volte dal dentista e ne ho sentite di tutti i colori.
Ci andavo per correggere i danni come denti spezzati da un morso potente e dal sovraffollamento dentale dell'arcata inferiore, che è più ristretta e coperta frontalmente da quella superiore.
Altre volte portavo a casa commenti in merito all'avere il mento arretrato di un dito con doppio mento ed è per questo che quando parlo la gente non mi capisce bene e alle mascelle si bloccano per il troppo sfregamento che usura anzitempo i denti.
Non si chi avesse ragione e chi torto.
So solo dire che mi facevano sentire rabbia per una situazione mia che non sapevo gestire (il bruxismo) senza sapere da dove venisse e ciò di mio che non potevo cambiare (mento).
Purtroppo negli anni '80 nella provincia profonda c'erano poche soluzioni per molti mali e mi dissero che tutto dipendeva dalla collocazione dei miei denti, regalandomi 2 odiosi anni di apparecchio mobile che non portò a nulla.
Poi ancora che la mia postura non corretta con dolori cervicali dipendeva dal mio morso.
Non so che dire e, soprattutto, a chi chiedere.
Pur avendo girato negli anni molte città alla fine mi sembra di non aver risolto come merito.
O forse dipendeva da me che cercavo un pollo arrosto da un fruttivendolo.
Ora invece limito lo sfregamento e parzialmente il morso verso i denti dell'arcata con un bite che uso solo di notte.
Di giorno al lavoro parlerei come Paperino!
Io per mia ignoranza non sapevo che esistesse una chirurgia dedicata alla struttura scheletrica del volto e della bocca.
Mi piacerebbe sapere se un intervento con tanto di preparazione potrebbe mettere pace nelle mie fauci per salvare il salvabile alla mia età, senza farmi temere il peggio nei momenti di umana incazzatura.
Mi spaventa un po' l'iter, per la durata prima che per il dolore, e mi chiedevo se, in caso, la Surgery First potrebbe venirmi in aiuto e accorciarmi il percorso.
Molte grazie.
[#1]
Gentile Paziente, è ovvio che via rete senza poter vedere direttamente il caso,non si possa dare una risposta.
Non è escluso che , nel suo caso, si debba ricorrere al chirurgo, ma riterrei sbagliato considerarlo il primo step.
In prima battuta ritengo debba essere vista da un bravo gnatologo.
" Ora invece limito lo sfregamento e parzialmente il morso verso i denti dell'arcata con un bite che uso solo di notte"
A mio parere , se la bocca è la causa di un problema, bisogna "cambiare bocca", ma bisogna cambiarla SEMPRE, non solo qualche ora di notte. Ottenere un buon successo con il bite significa aver trovato la corretta postura mandibolare che, senza il bite, veniva (e togliendo il bite viene comunque) dislocata in una chiusura scorretta.
E' del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi, il paziente dal punto di vista dentario può essere esattamente come quando ha cominciato. Il bite costituisce solo una terapia iniziale di una disfunzione cranio-mandibolare, una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia.
Alcuni gnatologi prescrivono il trattamento notturno: la memoria posturale può mantenere il risultato anche togliendo il bite di giorno. Non mi piace contare su questa condizione favorevole, pur possibile. A mio parere, è del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi (o 20 anni), il paziente può essere esattamente com'era prima di cominciare. Per questo privilegio in temini assoluti il trattamento h24.
"Di giorno al lavoro parlerei come Paperino!
Ovviamente il bite deve essere conformato adeguatamente anche per consentirne l'impiego nella vita di relazione: spero comprenda che non sono solito trattare come sopra oneste massaie (che non esistono più) e pazienti nullafacenti.
Successivamente, MA SOLO SUCCESSIVAMENTE AL RAGGIUNGIMENTO DI UN BUON SUCCESSO CLINICO CON IL BITE, si dovrà provvedere ad una riabilitazione ortodontica, protesica o mista, o addirittura chirurgica, che confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite a vita. Lo scopo della riabilitazione (ortodontica , ma anche protesica se il paziente è portatore di dentiera , o di ponti , o gli mancano denti) è quello di modificare i denti in modo da farli intercuspidare mantenendo la postura mandibolare individuata nella fase con il bite.
Per avere ulteriori notizie su questo argomento, può visitare il mio sito internet alla pagina "Patologie trattate".
Sul problema Bruxismo veda questo articolo, e apra il link che trova alla fine del testo (la discussione che ne segue è invece abbastanza inutile).
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7140-il-ruolo-dell-occlusione-nella-patogenesi-del-bruxismo.html
Cordiali saluti ed auguri.
Non è escluso che , nel suo caso, si debba ricorrere al chirurgo, ma riterrei sbagliato considerarlo il primo step.
In prima battuta ritengo debba essere vista da un bravo gnatologo.
" Ora invece limito lo sfregamento e parzialmente il morso verso i denti dell'arcata con un bite che uso solo di notte"
A mio parere , se la bocca è la causa di un problema, bisogna "cambiare bocca", ma bisogna cambiarla SEMPRE, non solo qualche ora di notte. Ottenere un buon successo con il bite significa aver trovato la corretta postura mandibolare che, senza il bite, veniva (e togliendo il bite viene comunque) dislocata in una chiusura scorretta.
E' del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi, il paziente dal punto di vista dentario può essere esattamente come quando ha cominciato. Il bite costituisce solo una terapia iniziale di una disfunzione cranio-mandibolare, una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia.
Alcuni gnatologi prescrivono il trattamento notturno: la memoria posturale può mantenere il risultato anche togliendo il bite di giorno. Non mi piace contare su questa condizione favorevole, pur possibile. A mio parere, è del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi (o 20 anni), il paziente può essere esattamente com'era prima di cominciare. Per questo privilegio in temini assoluti il trattamento h24.
"Di giorno al lavoro parlerei come Paperino!
Ovviamente il bite deve essere conformato adeguatamente anche per consentirne l'impiego nella vita di relazione: spero comprenda che non sono solito trattare come sopra oneste massaie (che non esistono più) e pazienti nullafacenti.
Successivamente, MA SOLO SUCCESSIVAMENTE AL RAGGIUNGIMENTO DI UN BUON SUCCESSO CLINICO CON IL BITE, si dovrà provvedere ad una riabilitazione ortodontica, protesica o mista, o addirittura chirurgica, che confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite a vita. Lo scopo della riabilitazione (ortodontica , ma anche protesica se il paziente è portatore di dentiera , o di ponti , o gli mancano denti) è quello di modificare i denti in modo da farli intercuspidare mantenendo la postura mandibolare individuata nella fase con il bite.
Per avere ulteriori notizie su questo argomento, può visitare il mio sito internet alla pagina "Patologie trattate".
Sul problema Bruxismo veda questo articolo, e apra il link che trova alla fine del testo (la discussione che ne segue è invece abbastanza inutile).
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7140-il-ruolo-dell-occlusione-nella-patogenesi-del-bruxismo.html
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 921 visite dal 25/11/2019.
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