Chiarimento rm atm, artrosi?

Salve a tutti, sono un ragazzo di 27 anni, ho eseguito circa 2 settimane fa una risonanza magnetica all'articolazione temporo mandibolare per un dolore molto fastidioso sul lato sinistro della faccia specialmente all'angolo della mandibola e vicino l'orecchio, è come se sentissi tutti i muscoli facciali a sinistra contratti e in più quando apro la bocca si sente un rumore a volte un crepitio a volte uno schiocco, mi sono già rivolto al dentista tempo fa e sto già indossando un bite senza grossi risultati, volevo dunque dei chiarimenti sull'esito della risonanza, in particolare se siamo o meno in presenza di artrosi: condilo unciforme e alterazione dell'intensità del segnale della cartilagine meniscale/meniscosi stanno a significare un principio di artrosi ATM lato sx?
Ho fatto anche una TAC in cui risultava il condilo di sinistra di forma diversa, tipo consumato, rispetto al condilo di destra, il dentista alla richiesta di spiegazioni a riguardo non è stato molto chiaro, riporto di seguito l'esito della RM:


Esame seguito con tecnica TSE il, con immagini pesate in T1-T2 secondo piani di scansione sagittali e coronali in condizione di riposo e nella massima apertura consentita.

A sinistra l'esame documenta un modesto aspetto unciforme del condilo mandibolare, modica alterazione dell'intensità di segnale della cartilagine meniscale come per condizione di meniscosi.

Nelle condizioni di riposo è normale il posizionamento della cartilagine meniscale con normale escursione nelle prove di massima apertura con cartilagine meniscale interposta tra le eminenze articolari.

Sostanzialmente normale per morfologia e intensità di segnale il condilo mandibolare destro con normoposizionamento della cartilagine meniscale nelle condizioni di riposo con normale escursione del condilo mandibolare nelle prove di massima apertura con interposizione della cartilagine meniscale tra le eminenze articolari.

L'esame non documenta lussazione mediali e/o laterali nelle proiezioni coronali.

Non si apprezzano alterazioni dell'intensità di segnale delle componenti muscolari perarticolari.



Se si trattasse di artrosi, c'è una soluzione oppure ormai l'articolazione a sinistra è irrimediabilmente compromessa?
Il bite può essere una soluzione in questi casi?
Grazie in anticipo per la risposta.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, non si deve curare una risonanza , ma un paziente, che riferisce" dolore molto fastidioso sul lato sinistro della faccia specialmente all'angolo della mandibola e vicino l'orecchio"
La risonanza descrive le articolazioni in sofferenza dimostrata dalle alterazioni anatomiche, ma ancora in grado di funzionare. Si tratta dunque di capire il motivo della sofferenza, che giustifica anche i dolori riferiti,, legata probabilmente ad una malocclusione dentaria con malpèosizione della mandibola.
La prescrizione di un bite, in un caso come il suo probabilmente è corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale, e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni una pillola può risolvere una patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l''oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un''ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
Sul funzionamento dell''ATM può avere qualche ulteriore informazione visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) (trova il link qui sotto la mia firma), e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto. Se si ritrova nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere.
Credo comunque che via rete, senza un completo esame del suo caso, non si possa dire di più.
Cordiali saluti ed auguri

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Utente
Utente
Salve dottore e grazie della risposta,

io ho una malocclusione di seconda classe dento/scheletrica abbastanza importante, il bite può essere risolutivo in questo caso? Un percorso ortodontico senza chirurgia dopo il bite da quello che so non può correggere una malocclusione scheletrica senza chirurgia. Mi chiedo inoltre mai il disturbo si presenti da una sola parte con incoordinazione dalla sola parte sinistra e non da entrambe. Infine vorrei chiederle, queste alterazioni anatomiche che risultano dalla risonanza e dalla tac potrebbero essere di natura artrosica? E visto la modesta entità di queste alterazioni, potrebbero essere ancora recuperabili col ripristino della totale funzionalità ed anatomicità dell'atm lato sx oppure ormai rimarrà così a vita? Grazie.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
"Io ho una malocclusione di seconda classe dento/scheletrica abbastanza importante" : è la più frequentemente responsabile dei problemi simili al suo.
"Un percorso ortodontico senza chirurgia dopo il bite da quello che so non può correggere una malocclusione scheletrica senza chirurgia.": si, ma bisogna vedere il caso
"dalla sola parte sinistra e non da entrambe": se la retrusione di II classe è bilaterale anche l'ATM è bilateralmente interessata. Se è laterodeviata un lato è più colpito. lo stesso vale per le orecchie.
" potrebbero essere ancora recuperabili " credo di si, ma bisogna poter vedere.
Cordiali saluti ed auguri.
.

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Utente
Utente
Secondo lei indicativamente la terapia che sto facendo che consiste nell'uso del bite per circa 1 anno con varie regolazioni ogni tot tempo per poi passare all'ortodonzia e/o protesi per stabilizzare il risultato è corretta per casistiche come la mia di 2 classe scheletrica con laterodeviazione funzionale? Grazie in anticipo per la risposta
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Lo schema è corretto, o quantomeno lo condivido: non tutti gli gnatologi, dopo un periodo con il bite, propongono la riabilitazione ortodontica o protesica.
Il bite costituisce la terapia iniziale di una disfunzione cranio-mandibolare , una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia. E' del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi, il paziente può essere esattamente come quando ha cominciato: successivamente si dovrà provvedere ad una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite o con altro dispositivo intraorale a vita.
I sintomi da lei segnalati possono essere riferibili ad una disfunzione dell'ATM, ma se dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non ha risultato, delle due l'una: o i suoi problemi non dipendono dall'occlusione e dall'ATM, oppure ( e mi lasci questo dubbio) il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche e gli obiettivi necessari nel suo caso .
Successivamente, MA SOLO SUCCESSIVAMENTE AL RAGGIUNGIMENTO DI UN BUON SUCCESSO CLINICO CON IL BITE, si dovrà prevedere una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che, modificando stabilmente l’occlusione, confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite a vita, scelta a volte preferita, che costituisce comunque una soluzione del problema. Sottolineo che la maggior parte dei Colleghi che si occupano di Gnatologia, non prevedono la conclusione ortodontica e/o protesica del caso, ma di fatto consigliano il bite a vita. La conclusione ortodontica o protesica va comunque rimandata alla conferma di un buon risultato nella terapia con il bite. Per contro, a mio parere, se non si ottiene un risultato adeguato con il bite , non é prudente proseguire con trattamenti irreversibili, sia protesici che ortodontici che, senza la preliminare fase con il bite, rischiano di assomigliare ad un'avventura nel deserto senza bussola.
Cordiali saluti ed auguri

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore, un'ultima domanda, quanto ci mette solitamente un bite a fare effetto?
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
ULTIMA risposta
Se il caso presenta le indicazioni e se la conformazione del bite é adatta, gli effetti sono solitamente rapidi, a meno di grandi presenze di aspetti aggravanti, che spesso sono l'esito del lungo perdurare del problema. Personalmente chiedo 4 mesi di diligente collaborazione.
Peraltro, se dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non si arriva ad un risultato, delle due l'una: o i problemi non dipendono dall'occlusione e dall'ATM, oppure ( e mi resta spesso questo dubbio) il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche adeguate al caso, forse perché i problemi, pur riferiti, non rientravano negli obiettivi.
Cordiali saluti ed auguri

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

[#8]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
"quanto ci mette solitamente un bite a fare effetto?"

Anche una sola notte a volte.
Altre volte alcune settimane di uso escusivamente notturno.

Tali effetti per lo più tendono a diminuire mano a mano che cambia il modello di funzionamento neuromuscolare della mandibola, cosa che richiede delle regolazioni continue fino a stabilizzazione dei risultati.

Questo per il tipo di bite che allestisco, naturalmente.

Raggiunti tali risultati preferisco normalmente fermarmi e non procedere oltre se non già progettato precedentemente per la condizione clinica specifica.
Una parte non trascurabile e molte volte predominante nella genesi della sintomatologia è infatti l'aspetto psicosomatico su cui nulla potrebbe (se non addirittura nociva) una finalizzazione protesica e/o ortodontica.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
Alcuni tipi di bite vanno bene anche se indossati solo di notte https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/9065-quanti-tipi-di-bite-da-portare-per-24-ore-o-solo-la-notte-evidenze-scientifiche-parte-1.html

Quelli più bassi sono meno efficaci nel dolore e vanno portati quando il dolore non c'è più.
Poi anche un bite ben fatto può andare bene per le 24 ore ma.... legga
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/9070-bite-solo-la-notte-o-sempre-parte-2.html
saluti

https://www.medicitalia.it/dtonlorenzi/#info

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