Stafilocoocco aureo chiarimento

Salve, avevo richiesto un consulto giorni fà ma vorrei gentilmente un chiarimento ancora molto importante...

1)lo Stafilococco (di cui forse sono portatore) che dall'antibiogramma risulta Ampicillino resistente e con modifica delle PBP è il pericoloso Stafilococco aureo MRSA di cui si sente tanto parlare o è un ceppo diverso?

2)E in questo caso, siccome so di ceppi MRSA che sono passati ad essere addirittura resistenti alla Vancomicina (VISA) per l'uso smodato di antibiotici, ogni qualvolta che il mio medico deciderà per un'influenza di una certa entità di somministrarmi antibiotici ho il rischio che muti ancora in un ceppo del genere?
e quindi non dovrei prenderli più neanche quando il medico vede un rischio di sovrainfezione batterica ad un virus influenzale per evitare mutazioni del batterio in questione?

Grazie mille.
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Attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.mo Utente

1) No, l'MRSA è resistente alla Meticillina, e con questo si intende resistente alle penicilline beta-lattamasi resistenti, come la Meticillina, Oxacillina, Cloxacillina, Dicloxacillina, Flucloxacillina etc.; Normalmente è tutt'altro che raro che uno Stafilo sia Ampicillino resistente, ecco perché quando si sospetta che l'agente sia questo batterio si deve trattare con Eritromicina, acido fusidico (se locale), Claritromicina o, in seconda scelta, con una cefalosporina.

2) Per l'influenza NON sono appropriati gli antibiotici. Se un medico parla di "copertura antibiotica" o di "rischio di sovrainfezione"non sa di cosa stia parlando perché è una contraddizione in termini. O c'è un'infezione o non c'è. Se non c'è, dare un antibiotico non dimuisce il rischio del suo sviluppo, la rende più resistente e aggiunge i rischi del farmaco.

Preoccuparsi non serve, ma a volte capita che il medico dia un antibiotico perché non è sufficientemente certo della situazione o, peggio ancora, perché il Paziente insiste. Parte del nostro lavoro è essere capaci di dire "Passerà da sola e se non passa e non ci sono chiari segni di infezione batterica allora aspettiamo prima di dare antibiotici inutili". C'è uno studio Inglese del 2001, se ben ricordo, che dimostra come i medici che prescrivono antibiotici non seguono i desideri dei Pazienti ma quelli che ESSI credono siano i desideri del Paziente.

Purtroppo l'Italia è il paese europeo a più alta resistenza antibiotica proprio perché l'uso di questi è assolutamente scriteriato, anche e soprattutto da parte dei medici, per non parlare delle farmacie che li vendono come acqua fresca.
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dopo
Utente
Utente
Si ma a dire la verità in fondo all'antibiogramma c'è scritto:
"AES: coerente. Fenotipo: Betalattamasi. Modifica delle PBP".
Quindi dovrebbe essere l'MRSA se non sbaglio. Ora dico: dopo una lunga tonsillite confebbre e linfonodi risolta 7 mesi fà circa con Levoxacin(2 conf) + Augmentin (2 conf) + Eritromicina (1 conf nasale e 1 conf Cpr) e causata da questo batterio sia secondo il tampone che secondo la biopsia di un linfonodo collo,ancora oggi permane un'orticaria leggera ma cronica (da quel momento), spesso mal di gola ricorrenti (una volta con totale abbassamento di voce per 3 giorni), a volte dispepsia a intervalli, mal d'orechio a periodi. Ho fatto molte analisi ma il resto è tutto ok. Io però dal quadro che ho avuto sento che è dipendente proprio da quello (alcuni sono gli stessi sintomi).
Quindi dico:
ora si sospetta che un molaresuperiore necrotico che ho in bocca, devitalizzato da 15-20 anni, possa essere il focus del batterio in questione (che ha resistito in quella sede), anche se l'ultimo Tampone faringeo è risultato negativo ed il Titolo Antistafilolisinico a 1 (su max 2 U/ml).
A metà aprile quindi estrarò questo molare e sapendo di questo eventuale batterio farò per sicurezza una copertura antibiotico con Clindamicina per 5 giorni (a partire dal giorno prima dell'estrazione...) al fine di evitare sepsi.
1)Se non dovessero passare nemmeno così i sintomi elencati dovrei tenere questo MRSA come normale portatore?
2)è vero che a volte senza sintomatologia di infezione vera e propria non conviene tentare l'eradicazione dell'MRSA e si pùò quindi rimanere colonizzati senza grandi problemi per tutta la vita?
3)in definitiva qual'è il suo consiglio sulla situazione?
Grazie.
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Utente
Utente
Ah mi scusi...dimenticavo per precisione e al fine di avere delle risposte a quanto chiesto sopra il più possibile mirate, che il mio MRSA, da quanto ho letto su studi condotti in varie università, dovrebbe essere appartenente al tipo CA-MRSA (quello comunitario non ospedaliero) in quanto si fà presente che l'HA-MRSA ospedaliero è multiresistente (mentre il mio era sensibile dall'antibiogramma ad altri antibiotici quali Clindamicina, Levofloxacina, Eritromicina, ecc, a parte tutti i Betalattamici causa modifica delle PBP).

Grazie mille...attendo con ansia le risposte che mi darete visto che ho davvero bisogno di chiarire il da farsi o almeno iniziare di nuovo a vivere con un pò di tranquillità dopo oltre un anno di grandi preoccupazioni per questo batterio e per il futuro che ne può derivare sulla mia salute da quanto leggo in giro e su internet!!
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Attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.mo Utente,

1) Temo proprio di sì

2) Esatto anche questo. Non vale la pena tentare un'eradicazione di un batterio presente nella comunità che, solitamente, non è a rischio per la popolazione generale. Non dimentichiamo che lo Stafilo è un saprofita della pelle (cioè lo si trova normalmente). Naturalmente l'Aureus è presente in misura minore dell'Albus ma si trova anche quello e, comunque, in una persona senza immunodepressioni (come quelli che sono in ospedale) si cura.

La morale da trarre sarebbe quella di non prendere antibiotici di propria scelta (non accorciano la durata dell'influenza) e chiedere sempre al proprio medico quale microorganismo è in gioco e quali siano le sue sensibilità: sembrerà punitivo nei confronti della mia categoria ma è proprio perché molti di noi, in Italia, danno antibiotici a vanvera (vedasi "copertura antibiotica") che si creano situazioni di questo tipo.

Parte del problema è anche che le case farmaceutiche mettono in commercio confezioni con numero incongruo di dosi (vedasi l'Amoxi a 12 compresse quando il ciclo è 500 ogni 8 ore per 7 giorni o 10 giorni) o Azitromicina a 3 compresse (i cicli variano ma non sono mai calibrati inferiori a 5 giorni)... ma qua entra in ballo la capacità personale del medico di informarsi.

Grazie per l'ascolto della mia solita conferenza sull'uso sbagliato degli antibiotici :)
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Utente
Utente
Ci mancherebbe....grazie a lei! Ultima cosa...la Clindamicina cpr da 250 mattina e sera per 5 giorni da iniziare un giorno prima dell'estrazione del dente necroticoprescritta dal dentista va bene per questo batterio come profilassi vero? Dall'antibiogramma dell'anno scorso risultava sensibile per una MIC di 0,25 a questo antibiotico...capisco che l'uso indiscriminato di questi farmaci è deleterio ma un'operazione di questo tipo che non si fà tutti i giorni sapendo di avere un batterio così nel corpo non mi farebbe stare tranquillo neanche per un momento pensando a sepsi (anche se so che di solito bisogna essere già persone a rischio).....lo vedo un caso di eccezionalità ecco...non ritiene che per una volta e per stare tranquillo possa farla con serenità?
Poi spero che non basti fare un antibiotico una volta sola perchè il germe diventi resistente (la Clindamicina non l'ho mai fatta finora!).
Grazie della sua estrema gentilezza.
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Attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.mo Utente,

Considererei più sicura una somministrazione di 900 frazionata in 3 dosi ogni 24 ore (praticamente due compresse da 150 ogni 8 ore); 5 giorni, invece, potrebbe essere anche un periodo troppo lungo, a meno che non si consideri 1 giorno prima dell'intervento e 3 giorni dopo, in modo che l'intervento stesso cada sul secondo giorno di terapia.

Vedo che si è documentato bene (complimenti) e, di sicuro, sa che la Clindamicina può dare risultati variabili ma qui, trattandosi di semplice profilassi, avremmo le mani più libere, visto che si dovrebbe lavorare su soggetto sano.

Gentilezza la mia?! Dovrebbe vedere altrove come tratto la gente che usa gli antibiotici in modo scorretto :). CItengo moltissimo, ho visto morire molta gente.

In bocca al lupo.
[#7]
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Utente
Utente
Infatti Dottore la somministrazione prevista è suddivisa proprio in 2 dosi giornaliere da 250 di Clindamicina da iniziare il giorno prima della pulizia dentale a cui seguirà il giorno dopo l'intervento. Lo schema riassumendo sarebbe:

- 1°giorno: Clind. 2 cpr da 250
- 2°giorno: " 2 cpr da 250=> Pulizia dentale generale
- 3°giorno: " 2 cpr da 250=> Estrazione molare
- 4°giorno: " 2 cpr da 250
- 5°giorno: " 2 cpr da 250

Quindi mi dica perfavore le ultimissime 3 cose per avere un quadro davvero esaustivo (e di cui la ringrazio infinitamente!!):

1)se secondo lei come profilassi è sufficiente sapendo che il germe trovato l'anno scorso risultava dall'antibiogramma fatto sensibile alla Clindamicina con una MIC di 0,25 (mai cmq preso da me finora).

2)se a parte questa volta che, soprattutto per mia tranquillità personale, intendo fare una profilassi di questo tipo posso non dover essere sempre "schiavo" di una profilassi antibiotica per questo batterio ad ogni piccolo lavoro odontoiatrico (essendo poi grazie a Dio un soggetto sano come ha detto Lei).

3)se posso stare sereno che il germe in questione (probabilmente un ceppo CA-MRSA, non essendo multiresistente come l'HA-MRSA ospedaliero, a parte i Betalattamici) difficilmente diventerà resistente ad altri antibiotici se si osserverà sempre nella vita una somministrazione sporadica degli antibiotici a cui è oggi sensibile (come ad es.la Clindamicina o l'Eritromicina).

La ringrazio fin d'ora per le ultime risposte che Le chiedo e Le dico che ci dovrebbero essere molti medici come Lei!! Saluti.
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Utente
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Mi scusi..dimenticavo c'era una 4° domanda però:

4)Non ho fatto la Varicella da bambino e ho una figlia di 1 anno e mezzo che primo o poi la farà penso (non l'ho fatta vaccinare proprio per evitare ora il contagio vaccinale agli adulti di casa che non l'avevano avuta da bambino come me)...questo Stafilococco MRSA potrebbe aggravare ancora di più il quadro delle complicazioni eventuali credo...nel caso la prendessi dovrei subito unire all'Aciclovir antivirale che si dà solitamente agli adulti anche gli antibiotici in modo massiccio?

Se mi risponde a queste 4 domande Le faccio davvero una statua per il disturbo arrecatole Dott.Benci!! Grazie davvero.
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dopo
Utente
Utente
E la disturbo ancora per un mio errore..lo schema datomi per l'antibiotico era con la Claritromicina 250 (Klacid)e non con la Clindamicina. Qual'è da preferire per la profilassi da MRSA?...tra l'altro la sensibilità alla Claritromicina sull'antibiogramma che ho non c'è neppure.....
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Attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Andiamo per ordine.

1) La profilassi per l'intervento dovrebbe essere sufficiente. La Claritromicina dà meno sicurezze rispetto alla Clindamicina perché negli ultimi anni in Italia (come sbagliarsi?) viene spesso usata fuori luogo ma è meno tossica. E così abbiamo anche liquidato l'ultima domanda.

2) Non Le consiglio un'eradicazione dell'MRSA perché gli schemi sono lunghi (almeno 6 mesi) e composti da antibiotici piuttosto tossici e con pesanti effetti collaterali. Se Lei fosse diabetico o avesse un'immunodepressione sarebbe diverso ma, per fortuna, non è questo il caso. Inoltre non tutti gli MRSA rimangono "a vita": sarebbe utile, nei prossimi mesi, lavarsi sempre le mani e usare dopo il lavaggio un gel alcoolico. Allo stesso modo, un velo di mupirocina crema vicino alle narici potrebbe aiutare, ma l'eradicazione sarebbe come usare il martello pneumatico.

3) Non glielo so dire: è questo il problema con l'MRSA (e con tutte le resistenze batteriche se è per questo): più resistono, più velocemente sviluppano nuove resistenze. Lo dica ai suoi conoscenti quando vogliono antibiotici senza sapere cosa fanno e magari li comprano direttamente in farmacia (e anche ai miei Colleghi che prescrivono antibiotici per telefono, purtroppo ce ne sono)!

4) Domanda interessante. La risposta è semplice ma non tutti la sanno: la varicella non va trattata con Acyclovir o altri antivirali a meno che i bambini non siano immunocompromessi. Purtroppo, nella mia esperienza, un buon numero di Pediatri di famiglia si sentono più sicuri con gli antivirali, particolarmente perché trovano difficoltà a rassicurare i genitori preoccupati. La mia risposta, in questi casi, è un secco "no", naturalmente accompagnato da spiegazioni. C'è da aggiungere che, se le vescicole della varicella diventano purulente, nella Sua bambina potrebbe essere utile fare un test per capire s ci sia il nostro MRSA, ma solo se si vede pus, non nel solito decorso.

Il trattamento con l'Acyclovir negli adulti è una pratica comune in Italia ma non del tutto giustificata: le complicanze vengono ridotte, secondo le varie statistiche, del 15-25% e la durata non ne viene infuenzata. A questo punto, per maggiore sicurezza, suggerirei un test per cercare le IgG contro Varicella-Zoster in modo da sapere se Lei realmente non sia immune. A volte succede. Però, a questo punto, potrebbe anche vaccinarsi e taglieremmo la testa al toro.

La statua di cioccolata fondente al 70 - 80% per favore :)
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Utente
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Grazie mille Dottore...è stato squisito ed eccezionale nelle risposte...la statua di cioccolata se la merita tutta davvero!!! ^_* Un abbraccio.
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