Rischio contagio hiv con soggetto in terapia
Buonasera,
ho avuto rapporti con una persona sieropositiva senza preservativo. La persona in questione ha sempre sostenuto di fare controlli regolari e di non essere sieropositiva, finché, dopo diverse insistenze ha invece ammesso di essere sieropositiva ma in cura con una terapia sperimentale che azzera completamente il rischio di contagio.
A parte la spiacevole sorpresa che, contemperata dalla mia stupidità per aver creduto a una risposta che si è rivelata falsa, non si è tramutata in ira funesta ma in una semplice presa di coscienza, vorrei capire il reale rischio di contagio.
La persona in questione, che comunque a mio avviso avrebbe dovuto far presente la cosa, continua a sostenere che il rischio corso è pari a zero, ma leggendo qua e la su internet non sono riuscito a trovare evidenza di ciò. Ovviamente, essendo venuta meno la fiducia, sto verificando di persona per capire cosa è necessario fare. Sicuramente ripeterò il test HIV che avevo già fatto, con esito negativo, a settembre 2010. La relazione con questa persona va avanti da quasi 4 mesi e quindi credo di non essere più in tempo per eseguire una terapia preventiva.
Mi preme capire anche un altro aspetto, la persona in questione (specifico che si tratta di rapporti anali omosessuali) conscia del suo stato, ha avuto rapporti con altre persone e alcune volte ne ha ricevuto lo sperma. Mi chiedo quale sia il rischio di tale comportamento nel senso che a mio avviso, pur essendo sotto terapia (non so che farmaci assume però), non viene scongiurato il rischio di reinfezione nonché di trasmissione di altre MST.
La persona in questione sostiene che i rapporti da noi intrattenuti, pur essendo piuttosto border line, non presentano rischi particolari, io non ho la stessa opinione. Considerato che reputo un tale modo di agire del tutto scellerato e che prenderò sicuramente le distanze da questa persona (sperando di non portarmi dietro conseguenze troppo pesanti), resta il fatto che sarebbe mio proposito cercare di farla ragionare in modo corretto ed evitare quanto meno di peggiorare la sua già precaria situazione (non ho spirito da crocerossina ma essendo presente purtroppo un forte sentimento, nonostante tutto vorrei poterla indirizzare anche verso un valido specialista, tipo psichiatra/psicologo, perché mi sembra che il comportamento complessivo evidenzi una tendenza all'autodistruzione).
Grato per l'attenzione porgo
Cordiali saluti
ho avuto rapporti con una persona sieropositiva senza preservativo. La persona in questione ha sempre sostenuto di fare controlli regolari e di non essere sieropositiva, finché, dopo diverse insistenze ha invece ammesso di essere sieropositiva ma in cura con una terapia sperimentale che azzera completamente il rischio di contagio.
A parte la spiacevole sorpresa che, contemperata dalla mia stupidità per aver creduto a una risposta che si è rivelata falsa, non si è tramutata in ira funesta ma in una semplice presa di coscienza, vorrei capire il reale rischio di contagio.
La persona in questione, che comunque a mio avviso avrebbe dovuto far presente la cosa, continua a sostenere che il rischio corso è pari a zero, ma leggendo qua e la su internet non sono riuscito a trovare evidenza di ciò. Ovviamente, essendo venuta meno la fiducia, sto verificando di persona per capire cosa è necessario fare. Sicuramente ripeterò il test HIV che avevo già fatto, con esito negativo, a settembre 2010. La relazione con questa persona va avanti da quasi 4 mesi e quindi credo di non essere più in tempo per eseguire una terapia preventiva.
Mi preme capire anche un altro aspetto, la persona in questione (specifico che si tratta di rapporti anali omosessuali) conscia del suo stato, ha avuto rapporti con altre persone e alcune volte ne ha ricevuto lo sperma. Mi chiedo quale sia il rischio di tale comportamento nel senso che a mio avviso, pur essendo sotto terapia (non so che farmaci assume però), non viene scongiurato il rischio di reinfezione nonché di trasmissione di altre MST.
La persona in questione sostiene che i rapporti da noi intrattenuti, pur essendo piuttosto border line, non presentano rischi particolari, io non ho la stessa opinione. Considerato che reputo un tale modo di agire del tutto scellerato e che prenderò sicuramente le distanze da questa persona (sperando di non portarmi dietro conseguenze troppo pesanti), resta il fatto che sarebbe mio proposito cercare di farla ragionare in modo corretto ed evitare quanto meno di peggiorare la sua già precaria situazione (non ho spirito da crocerossina ma essendo presente purtroppo un forte sentimento, nonostante tutto vorrei poterla indirizzare anche verso un valido specialista, tipo psichiatra/psicologo, perché mi sembra che il comportamento complessivo evidenzi una tendenza all'autodistruzione).
Grato per l'attenzione porgo
Cordiali saluti
[#1]
Salve,
direi che le tendenze autodistruttive del suo amico passano prima attraverso alla distruzione del prossimo.
Anche senza HIV E' ASSOLUTAMENTE SCELLERATO, IRRESPONSABILE E IRRISPETTOSO VERSO LA PROPRIA E LA ALTRUI PERSONA AVERE RAPPORTI OMOSESSUALI NON PROTETTI! NON C'E' SOLO HIV; MA UNA SERIE DI PATOLOGIE CHE POSSONO DARE PROBLEMI ANCHE ENORMI! IL PROBLEMA NON E' CHE IL SUO PARTNER SIA CONTAGIOSO O NO O ABBIATE AVUTO CONTATTI CON SPERMI ,LIQUIDI VARI ED EVENTUALI O COSE DEL GENERE, MA CHE E' INCREDIBILE LA SUPERFICIALITA' CON CUI AVETE AFFRONTATO LA COSA!!! DIREI CHE SIETE TORNATI ALL' ETA' DELLA PIETRA. E NON DICA CHE VUOLE BENE AL SUO COMPAGNO: SE GLI AVESSE VOLUTO BENE AVREBBE USATO LEI STESSO IL PROFILATTICO, PERCHE' LE MST, SOPRATTUTTO PER RAPPORTI OMOSESSUALI MASCHILI SONO FREQUENTISSIME!
NON ESISTE UN SOLO MEDICO AL MONDO CHE DICA AD UN PZ SIEROPOSITIVO PER HIV, ANCORCHE' IN TERAPIA, DI NON AVERE RAPPORTI PROTETTI!!!!!!!!
Aspetti 3 mesi dall'ultimo rapporto a rischio (magari senza averne altri) e faccia HIV, markers epatite. Subito sierologia sifilide. Bella visita dermatologica al opiù presto per valutare poi, presenza di altre MST.
Spero che, d'ora in poi, il suo atteggiamento nel vivere la sua sessualità cambi!
Saluti
direi che le tendenze autodistruttive del suo amico passano prima attraverso alla distruzione del prossimo.
Anche senza HIV E' ASSOLUTAMENTE SCELLERATO, IRRESPONSABILE E IRRISPETTOSO VERSO LA PROPRIA E LA ALTRUI PERSONA AVERE RAPPORTI OMOSESSUALI NON PROTETTI! NON C'E' SOLO HIV; MA UNA SERIE DI PATOLOGIE CHE POSSONO DARE PROBLEMI ANCHE ENORMI! IL PROBLEMA NON E' CHE IL SUO PARTNER SIA CONTAGIOSO O NO O ABBIATE AVUTO CONTATTI CON SPERMI ,LIQUIDI VARI ED EVENTUALI O COSE DEL GENERE, MA CHE E' INCREDIBILE LA SUPERFICIALITA' CON CUI AVETE AFFRONTATO LA COSA!!! DIREI CHE SIETE TORNATI ALL' ETA' DELLA PIETRA. E NON DICA CHE VUOLE BENE AL SUO COMPAGNO: SE GLI AVESSE VOLUTO BENE AVREBBE USATO LEI STESSO IL PROFILATTICO, PERCHE' LE MST, SOPRATTUTTO PER RAPPORTI OMOSESSUALI MASCHILI SONO FREQUENTISSIME!
NON ESISTE UN SOLO MEDICO AL MONDO CHE DICA AD UN PZ SIEROPOSITIVO PER HIV, ANCORCHE' IN TERAPIA, DI NON AVERE RAPPORTI PROTETTI!!!!!!!!
Aspetti 3 mesi dall'ultimo rapporto a rischio (magari senza averne altri) e faccia HIV, markers epatite. Subito sierologia sifilide. Bella visita dermatologica al opiù presto per valutare poi, presenza di altre MST.
Spero che, d'ora in poi, il suo atteggiamento nel vivere la sua sessualità cambi!
Saluti
Luigi Mocci MD
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta e mi prendo integralmente la "paternale". Vorrei solo precisare alcune cose che pur non cambiando ciò che dovrò fare, mi permettono di chiarire alcuni aspetti.
Non ho detto che il medico del mio amico gli ha concesso di avere rapporti non protetti! Io fino a tre giorni fa non sapevo nemmeno che fosse sieropositivo e sotto terapia. E' lui che non vuole avere rapporti protetti! Io, stupidamente, mi sono fatto convincere... Nessuna giustificazione a mio carico, solo per onestà di racconto della realtà.
Purtroppo le posso confermare (per quella che è la mia esperienza), che l'uso del preservativo non è così frequente e il proporlo in rapporti occasionali fa sorgere anche il sospetto che chi lo propone abbia qualcosa da nascondere.
In relazione alla bontà dei miei sentimenti verso quello che potremmo definire il mio compagno potrei obiettare molto ma non si tratta della sede adatta e soprattutto non influenza la necessità di eseguire i controlli che mi ha suggerito.
Farò ciò che è necessario, la ringrazio delle indicazioni e soprattutto per il futuro sicuramente cambierò il mio modo di vivere la sessualità.
Probabilmente insieme a qualcun altro....
Non ho detto che il medico del mio amico gli ha concesso di avere rapporti non protetti! Io fino a tre giorni fa non sapevo nemmeno che fosse sieropositivo e sotto terapia. E' lui che non vuole avere rapporti protetti! Io, stupidamente, mi sono fatto convincere... Nessuna giustificazione a mio carico, solo per onestà di racconto della realtà.
Purtroppo le posso confermare (per quella che è la mia esperienza), che l'uso del preservativo non è così frequente e il proporlo in rapporti occasionali fa sorgere anche il sospetto che chi lo propone abbia qualcosa da nascondere.
In relazione alla bontà dei miei sentimenti verso quello che potremmo definire il mio compagno potrei obiettare molto ma non si tratta della sede adatta e soprattutto non influenza la necessità di eseguire i controlli che mi ha suggerito.
Farò ciò che è necessario, la ringrazio delle indicazioni e soprattutto per il futuro sicuramente cambierò il mio modo di vivere la sessualità.
Probabilmente insieme a qualcun altro....
[#3]
Abbia pazienza per il mio avere alzato la voce, ma ritengo assolutamente inconcepibile che, nell'anno 2011 , ci siano ancora certe problermatiche. L'uso del profilattico nei rapporti etero ma, a maggior ragione in quelli omosessuali, non è un volere nascondere qualcosa ma solo un segno di rispetto per il prossimo e per se stessi. Si chiama civiltà.
PS. "sgrido" sempre i miei pazienti quando penso lo meritino
saluti
PS. "sgrido" sempre i miei pazienti quando penso lo meritino
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.9k visite dal 05/07/2011.
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