Sindrome retrovirale acuta

Salve a tutti, vorrei sottoporvi il mio stato di salute attuale, liquidato da due medici come tonsillite (di cui ho sempre sofferto) degenerata in faringite.

La premessa e' un (unico) rapporto vaginale non protetto, attivo.

Questo il decorso della mia situazione:

45gg esatti dopo l'evento, comincia una tonsillite con placche (non molte, rispetto al mio solito), che dopo due giorni comincio a curare con Lincocin. Le placche spariscono in 3 giorni, cosi' come la tonsillite, nel frattempo non affronto "convalescenza". Al 7o giorno torna la tonsillite, mi viene prescritto il Locabiotal orale, che uso per 6 gg, attenuando il problema.
Nel frattempo affronto un movimentato viaggio all'estero, quindi ancora una volta "stress fisico" senza convalescenza, anche se non lamentavo piu' alcun sintomo al 27/12. Dopo due giorni non sintomatici (27 e 28), comincio ad avere una forte faringite con tosse, inizialmente sottovalutata, quindi ricomincia a farmi male la gola (il medico imputa la cosa al fatto che non mi sono per niente "riguardato"). A 15gg dal primo sintomo (1/1) la gola mi fa malissimo e la tosse si e' fatta grassa - si stacca del catarro - e dolorosa. Il medico, allora, prescrive un ciclo di 8 giorni di Rocefin da 1g, piu' areosol con Fluimucil e uno spray, Ialoclean, perche' le tonsille sono fortemente arrossate, ma e' soprattutto la parete faringea a versare in cattive condizioni: e' talmente infiammata da essersi in alcuni punti "tagliata" (ci sono delle striature, come dei "graffi", alcuni dei quali perdono sangue). Mi viene imposto di stare a casa, massimamente riguardato, stavolta.

La situazione della faringe si normalizza nell'arco di 3-4 giorni, la tosse diminuisce considerevolmente. Nel frattampo mi vengono fatti esami di VES ed Emocromo - totalmente nella norma, i parametri sono inoltre praticamente identici a tutti quelli che ho sempre avuto, salvo forse i monociti piu' bassi del solito, che pero' sono al 5% ovvero a meta' del range considerato normale e quindi paradossalmente in una situazione migliore del passato - e tampone faringeo, completamente negativo.

Ad oggi, tuttavia, nonostante gli 8 giorni di Rocefin, un leggero fastidio alla tonsilla sx permane - la tonsilla e' ingrossata e dolorante, il gonfiore e il turgore si sentono anche al tocco, esternamente, e il linfonodo retromandibolare sinistro e' leggerissimamente dolorante e ingrossato, ancora. La dx mi da' solo rarissimi istanti di fastidio. A cio' si aggiunge negli ultimi 3 giorni una leggerissima febbricola (37 al max).

Posto che faro' un test HIV a tre mesi (l'avrei cmq fatto), il quadro sintomatico, considerando la sua durata (ormai oltre 25gg), il tempo di comparsa (oltre i 45 gg dal rapporto), potrebbe rientrare nella categoria di ASR? E in tal caso, in presenza di sintomi cosi' "conclamati", sarebbe possibile che il mio emocromo+VES sia cosi' perfetto (due infettivologhe di mia conoscenza l'hanno detto estremamente improbabile).

Vi ringrazio molto, saluti!
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Onestamente non vedo una sindrome retrovirale acuta; c'è da dire che molto spesso la fase preliminare ad AIDS conclamato decorre con pochissima sintomatologia , spesso di tipo similinfluenzale, o senza sintomatologia; faccia il test per sua tranquillità, ma , in base ai suoi sintomi, vedo soltanto una forte faringite

Un saluto

A. Baraldi

[#2]
dopo
Utente
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La ringrazio molto dottore, al termine di questa settimana eseguiro' il test.
La saluto cordialmente!