Rischio hiv e periodo finestra esami

Ho avuto un rapporto anale da passivo protetto (prima ed ultima volta provato come bisex), non ho fatto nè ricevuto altro, non mi sembra che si sia rotto il preservativo. Sebbene sia una persona che conosco da tempo e mi ha assicurato che è pulito ma non mi sono fidato a farlo senza. Ho paura perché ho tirato via il preservativo e solo dopo mi sono accorto che avevo un taglietto sul dito che mi ero fatto 2 giorni prima e nella giornata del rapporto sono stato in piscina tutto il giorno (può aver macerato la ferita?). Quanto si rischia? Posso fare un test NAT test p24 già a 2 settimane? Per poi farne uno a 30 gg per verifica.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile Utente,

tranquiillo, è assai improbabile, se non impossibile, un contagio da HIV con questa modalità di contatto

è stato saggio a ricevere il rapporto anale protetto da profilattico;
infatti, il fatto che lei conoscesse il partner e che questi lo avesse rassicurato, non ha alcuna importanza;
non bisogna mai avere questo tipo di rapporti (nè attivi nè passivi) senza il profilattico.

Non mi pare il caso che si sottoponga al test, a meno che in passato non abbia avuto rapporti a rischio.

AIDS: come misurare il rischio
http://www.medico-legale.it/showPage.php?template=articoli&id=29
AIDS e dintorni: le malattie a trasmissione sessuale
http://www.medico-legale.it/showPage.php?template=articoli&id=38
La vera storia dell'AIDS
http://www.medico-legale.it/showPage.php?template=articoli&id=17

Buona serata

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per le sue rassicurazioni ma purtroppo non mi sento molto sereno a riguardo e sto vivendo in stato da ipocondriaco (mi è stato prescritto sonirem per dormire). Nel tempo trascorso tra quando ho posto la domanda e quando Lei ha risposto ho consultato il mio medico di base, un'anestesista del 118 mia amica ed i numeri verdi di anlaids e del ministero della salute, i quali mi hanno detto che devo solo dimenticare l'accaduto perché non vi è rischio. Tuttavia avrei piacere eseguire test diagnostico come il NAT in quanto sono donatore ed ad ogni prelievo mi eseguono il NAT quindi sarebbe difficile un falso positivo in quanto i precedenti sono tutti regolari. Ci tengo ad aggiungere che questa situazione l'avrei voluta gestire presentandomi dopo 4 mesi dall'episodio in centro trasfusionale per rifare il check up per la donazione, non mi sarei mai presentato prima mettendo a rischio una persona. L'episodio è avvenuto 17 giorni fa, avrei intenzione di procedere con il test dell'antigene p24 al 23esimo giorno ed a 30 fare l'ELISA o anche richiedere al SERT se posso accedere al NAT: ho tentato in un laboratorio analisi privatamente ma mi hanno detto che ci vogliono 2 settimane e quindi ho lasciato perdere. Lei cosa mi consiglia?
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
le ripeto quanto le ho già detto: non ha corso alcun rischio!
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dopo
Utente
Utente
Ma in ogni caso dovrei aspettare i 4 mesi indicati dall'associazione dei donatori?
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dopo
Utente
Utente
Mi scusi se mi ripeto con la domanda. Nell'eventualità che dello sperma sia entrato in contatto con la ferita qual'è il livello di rischio?
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
non mi risultano infezioni contratte con questa modalità di approccio
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