Valori sifilide

Ho scoperto la scorsa settimana facendo uno screening generale di essere affetto da sifilide.
La dottoress ami ha detto che l'infezione risulta essere recente e guaribile con un ciclo di tre iniezioni una a settimana di benzilpenicillina da 2400000.
I valori delle analisi sono:
TPHA >1/20480
Lue Elisa 7.82
Lue VDRL 1/4
Fta Abs Positivo
Vorrei sapere se appunto posso stare tranquillo x quanto dettomi dalla dottoressa xchè leggendo un pò le varie risposte date soprattutto il valore del TPHA mi sembra altissimo grazie
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
Dai valori delle sue analisi si può parlare di sifilide primaria che viene trattata, appunto , con penicillina ai dosaggi che le ha prescritto la sua dottoressa.

Un saluto

A. Baraldi

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Utente
Utente
La ringrazio sentitamente della risposta...ho solo un ultimo quesito: la sifilide abbassa immediatamente le difese immunitarie dopo il contagio o lo fa solo al suo aggravarsi
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
Non è un problema di difese immunitarie ma di tempestivo trattamento antibiotico
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Utente
Utente
La cosa che + mi assilla in questo momento è la possibilità di aver contratto anche il virus hiv.
Ho fatto due test di controllo (il primo quando ancora non sapevo di avere la sifilide) a rispettivamente 60 e 30 giorni dai due rapporti che reputo + a rischio (quello a 60 giorni non protetto e da cui presumo di aver contratto la sifilide, quello a 30 giorni protetto ma con iniziale penetrazione senza preservativo).
Purtroppo la cosa mi sta mandando molto giù e x avere un risultato + sicuro vorrei fare il test del dna PCR ma ho paura che vista l'infezione da sifilide in corso che possa essere alterato il risultato (in peggio) e ciò mi manderebbe ancora + in ansia.
Il mio dottore mi ha detto di stare tranquillo e che già un risultato negativo dopo 30 giorni con questo tipo di test è abbastanza attendibile anche se non definitivo ma non riesco ad esserlo.
E' x quello che volevo anche capire se essendo la mia infezione probabilmente recente se il rischio è già comunque così alto oppure nelle prime fasi è minore l'abbassamento delle difese immunitarie che potrebbe aumentare la possibilità di altra infezione.
Inoltre vorrei un consiglio su cosa fare riguardo al test o meglio se c'è l'effettivo alto rischio di un falso positivo dato dalla sifilide in corso e nel caso eventualmente quando ripetere il test ab p24 x avere una maggiore (non necessariamente definitiva che so essere a 3 mesi dal contatto) sicurezza in caso di risultato negativo.
Quanto è il rischio di contagio da Hiv con il sesso orale (x lo + ricevuto ma anche fatto) nel caso di sifilide in corso? è quasi nullo come nei casi normali o aumento notevolmente?
Scusi la lunghezza della mia questione ma sono in uno stato di forte agitazione che spero potrà comprendere.
Grazie
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
I test per HIV và effettuato a 40 e 100 giorni dal fatto; nel suo caso effettui il test trascorsi 100 giorni dal rapporto e stia tranquillo
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Utente
Utente
La ringrazio ma solo un'ultima cosa: volevo capire qualora eseguissi il test sul DNA se il rischio di un falso positivo è maggiore a causa del contagio in corso della sifilide oppure è lo stesso.
Sarei tentato dal farlo anche x tranquillizzarmi ma prima vorrei capire questa cosa altrimenti cercherò di aspettare e magari intanto ripeterò il test fra 10 giorni così che siano decorsi i fatidici 40 giorni e se va bene fra 100 giorni.
E anche x maggiore chiarezza sull'entità del rischio che posso aver corso l'aumento o meno del rischio di trasmissione con il rapporto orale con sifilide in corso e se il rischio normale di trasmissione aumenta appena avviene il contagio in fase primaria o soltanto in fase avanzata.
La ringrazio nuovamente e mi scuso se torno a disturbarla ma ciò mi è chiaro anche x capire meglio la mia situazione e magari cercare di vivere + serenamente.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
I tests di ultima generazione, attualmente utilizzati, sono estremamente sensibili e specifici . sI esegue IL test HIV e Ag P24. Lo si effettua a 40 e 100 giorni e con questi può stare tranquillo. IL test che dice lei con amplificazione genica può a volte fornire risultati dubbi. Io preferisco i primi due
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Utente
Utente
La ringrazio veramente ma x gli altri due questiti che le ho posto non avrebbe una risposta?
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Utente
Utente
mi riferivo alle domande sull'eventuale entità dell'aumento dirischio coi rapporti orali post contagio da sifilide e sull'entità dell'aumento dell'incidenza del rischio di infezione nei casi di sifilide primaria
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
Riguardo i rapporti orali sarebbe opportuno in corso di sifilide astenersi; per quanto riguarda la coesistenza delle due infezioni questo è possibile ed in studi americani ci sarebbe una maggiore presenza di forme HIV in malati di sifilide. Quello che si può dire è che le due infezioni possono coesistere.
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Utente
Utente
Certamente ora non ho intenzione di aver alcun tipo di rapporto orale anche xchè non vorrei correre il rischio di diffondere il contagio o compromettere ulteriormente la mia situazione ma la mia domanda era + riferita al fatto che avendone avuti precedentemente (col sifiloma sul pene che comunque io x ignoranza credevo fosse un'irritazione che a volte mi è data da alcuni tipi di profilattici) il rischio di contagio da HIV resta basso come normalmente è coi rapporti orali oppure avendo nel frattempo contratto anche la sifilide cresce esponenziabilmente?
La ringrazio x le risposte sempre esaustive, in questo momento in cui è precoce fare ulteriori test ho piacere avere un quadro generale della mia situazione e de eventualmente dei rischi precisi che potrei aver corso.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
Solo ed esclusivamente rapporti orali non dovrebbero incidere maggiormente sul rischio HIV; si è visto soltanto che le due infezioni possono coesistere con una maggiore presenza, in studi americani di forme HIV in malati di sifilide ma questo a prescindere dal tipo di rapporto; è chiaro che soltanto i tests di laboartorio possono dare certezza
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Utente
Utente
La ringrazio veramente tanto dottore x questa consulenza ora mi è tutto un pò + chiaro.
Ripeterò intanto il test la prossima settimana dopo 40 giorni dal fatidico rapporto e cercherò se possiile di vivere + serenamente anche grazie a dei tranquillanti che mi ha segnato il mio dottore vedendomi visibilmente agitato.
Sperando di non disturbarla qualora dovessi avere altri dubbi la contatterò nuovamente su questo consulto nel frattempo le rinnovo i miei ringraziamenti e speriamo bene!
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Utente
Utente
Mi scusi se torno a disturbarla ma ho questo dubbio: quello che presuppongo essere il sifiloma apparsomi sul pene (a livello del tronco e non sul glande) era una macchia rosastra tipica ad esempio di una dermatite, non so se riesco a spiegarmi: la barriera epidermica era uniforme e non ho avuto mai nessun tipo di ulcerazione (e non ho rilevato tra l'altro neppure un particolare ingorssamento delle ghiandole inguinali).
E' possibile che ciò sia dovuto alla recentezza dell'infezione e alla tempestiva cura?
E nel caso la mancanza di ulcerazione può ridurre il rischio di successive altre infezioni poichè mi sembra di aver capite essere queste le vie di accesso.
A livello orale (tra l'altro a inizio agosto sono stato anche dal dentista x una carie e credo avrebbe notato eventuali stranezze nel cavo orale) ed anale (io comunque non ho praticato mai sesso anale passivo negli ultimi mesi) neppure ho avuto alcun tipo di segnale e quindi non sono riuscito ad individuare altre possibili localizzazioni del sifiloma.
La dottoressa delle malattie infettive che mi visitò non controllò dando x buono il fatto che le avevo detto essermi apparsa questa macchia sul pene ma anche leggendo i vari siti a tema su internet mi sembra di capire che il sifiolma dovrebbe essere diverso e soprattutto dovrebbe presentare ulcerazioni nel nucleo interno che favoriscono la fuoriuscita di sangue cosa che nel mio caso ritengo non possa essere possibile vista l'uniformità della macchia.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
No, guardi, qualunque lesione di tipo dermatologico và vista direttamente e non si può così a distanza fare ipotesi. A questo punto , se non è sicuro o se ha dubbi, è opportuno che si rivolga ad un centro ospedaliero dermatologico o di malattie infettive, anche alla luce del fatto che mi trova sconcertato di una lesione che non sarebbe stata visionata dalla dottoressa di malattie infettive
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Utente
Utente
purtroppo dopo la cura di benzilpenicillina la lesione ormai non c'è praticamente più, comunque la prego di credermi la dottoressa dopo aver letto i risultati delle analisi che anche io le ho riportato sopra mi ha chiesto se avevo avuto dei sintomi sul pene, in bocca e nell'ano.
Io le ho risposto semplicemente che mi era comparsa questa macchia sul pene e lei mi ha detto che era il sifiloma senza neppure osservarla.
L'unico dubbio che a questo punto ho è se si trattasse veramente o meno del sifiloma poichè solo successivamente mi sono documentato tramite internet e come le ripeto la macchia era uniforme e senza la benchè minima ulcerazione interna.
Ho comunque poca fiducia del reparto di malattie infettive della mia città che x motivi di privacy evito di dirle quale sia e x la cura ho deciso di comune accordo con lui di affidarmi al mio medico di famiglia.
L'unica cosa a cui le prego di rispondere è come il sifiloma dovrebbe apparire e se è la sua presenza con ulcerazioni a favorire altri contagi?
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
Guardi io le posso anche descrivere com'è fatto un sifiloma a termini di letteratura medica ma e più che evidente che solo una visita diretta di un medico specialista può fare diagnosi.

Il sifiloma in forma iniziale è costituito da una papula che successivamente si trasforma in una erosione non dolente, all'incirca di colore rosso scuro , con margini netti e regolari con una presenza di scarso essudato sieroso. La base del sifiloma ha una consistenza come di pergamena. Se questa lesione non è trattata evolve poi in cicatrice. Tutto qui, comunque le consiglio una visita presso le malattie infettive al Policlinico di Careggi
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Utente
Utente
dottore ho ritirato il test hiv fatto dopo 40 giorni ed è negativo...in attesa di ripeterlo fra due mesi che dice? posso intanto tranquillizzarmi un attimo che come avrà capito sono molto ansioso ed emotivo?
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
E' sicuramente positivo il fatto che il test sia negativo ( scusi il gioco di parole ); cerchi di stare tranquillo e per sua tranquillità ulteriore faccia anche la visita di cui le ho parlato
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Utente
Utente
gentile dottor Barladi mi scusi se torno a disturbarla.
dopo 2 cicli di trattamenti e a quasi un anno dalla scoperta dell'infezione ho ripetuto le analisi coi seguenti risultati:
TPHA: 1/10240
VDRL: positivo
FTA IGG: 13,2
FTA IGM: 0,8

Le faccio presente che dopo il primo trattamento agli esami fatti a marzo i valori erano:
TPHA: 1/40960
VDRL: positivo
FTA IGG:10
FTA IGM:0.7

Alla luce di questo quadro ritiene un miglioramento sintomo di un inizio di futura guarigione?
I test HIV, HBV e HCV sono risultati tutti negativi a 9 mesi dall'ultimo rapporto
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
I tests possono permanere positivi per moltissimo tempo; comunque mi sembra che il quadro lentamente vada migliorando. Segua sempre le indicazioni del suo curante
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Utente
Utente
La ringrazio..infatti il mio medico mi ha consigliato, d'accordo con il venereologo, di continuare la cura in attesa il TPHA scenda ulteriormente e il VDRL si negativizzi sottolineando il fatto che fosse ben augurante la negativizzazione del FTA IGM