Anticorpi mononucleosi: riattivazione recente?
Gent.mi,
esco da 4 settimane in cui si sono succeduti vari malesseri, incluse le placche in gola (apiretiche, curate con Amoxicillina e acido clavulanico) e l'influenza che sembra aver dato diverse complicanze (tosse, otalgia, febbre alta per una settimana --> mi è stata prescritta Levofloxacina per 8 giorni, terminati oggi), il tutto accompagnato da linfonodi ingrossati sotto le orecchie e sulla nuca, astenia, inappetenza, grandi difficoltà a riposare la notte, mal di testa.
Sto decisamente meglio, anche se ancora non del tutto bene, e il curante ha esposto il dubbio che potesse trattarsi di mononucleosi, prescrivendomi gli esami del sangue.
L'esito degli esami è stato questo:
S-Anticorpi Epstein Barr virus EBNA IgG >600 U/ml (negativo20)
S-Anticorpi Epstein Barr virus VCA IgM
esco da 4 settimane in cui si sono succeduti vari malesseri, incluse le placche in gola (apiretiche, curate con Amoxicillina e acido clavulanico) e l'influenza che sembra aver dato diverse complicanze (tosse, otalgia, febbre alta per una settimana --> mi è stata prescritta Levofloxacina per 8 giorni, terminati oggi), il tutto accompagnato da linfonodi ingrossati sotto le orecchie e sulla nuca, astenia, inappetenza, grandi difficoltà a riposare la notte, mal di testa.
Sto decisamente meglio, anche se ancora non del tutto bene, e il curante ha esposto il dubbio che potesse trattarsi di mononucleosi, prescrivendomi gli esami del sangue.
L'esito degli esami è stato questo:
S-Anticorpi Epstein Barr virus EBNA IgG >600 U/ml (negativo20)
S-Anticorpi Epstein Barr virus VCA IgM
[#2]
Utente
Salve,
ohibò, non so cosa sia successo al mio messaggio originale, qui sopra rappresentato solo a metà. Mi spiace per il disguido.
Riparto da dove si è interrotto.
S-Anticorpi Epstein Barr virus VCA IgM <10 U/ml (i.e. negativo, da valori di riferimento)
Il curante sostiene che questo indica, visto l'EBNA IgG così alto, una infezione recente, che spiegherebbe i suddetti sintomi.
Nel frattempo però sono riemersi, parlandone in famiglia, ricordi del fatto che simili esami mi erano stati fatti nel 2004 quando, a causa di disturbi che poi sono stati diagnosticati altrimenti (fibromialgia), fui sottoposta a una marea di accertamenti. Sono riuscita a ripescare le carte - è proprio vero che non butto mai niente ^_^...
A suo tempo, l'esito fu una valutazione qualitativa (no numeri):
EBV IgM NEGATIVO
EBV IgG VCA POSITIVO
EBV IgG EBNA POSITIVO
A questo punto il curante si è detto perplesso.
Le scrivo quindi per chiedere l'interpretazione di un esperto.
La ringrazio per il suo tempo e la sua disponibilità.
ohibò, non so cosa sia successo al mio messaggio originale, qui sopra rappresentato solo a metà. Mi spiace per il disguido.
Riparto da dove si è interrotto.
S-Anticorpi Epstein Barr virus VCA IgM <10 U/ml (i.e. negativo, da valori di riferimento)
Il curante sostiene che questo indica, visto l'EBNA IgG così alto, una infezione recente, che spiegherebbe i suddetti sintomi.
Nel frattempo però sono riemersi, parlandone in famiglia, ricordi del fatto che simili esami mi erano stati fatti nel 2004 quando, a causa di disturbi che poi sono stati diagnosticati altrimenti (fibromialgia), fui sottoposta a una marea di accertamenti. Sono riuscita a ripescare le carte - è proprio vero che non butto mai niente ^_^...
A suo tempo, l'esito fu una valutazione qualitativa (no numeri):
EBV IgM NEGATIVO
EBV IgG VCA POSITIVO
EBV IgG EBNA POSITIVO
A questo punto il curante si è detto perplesso.
Le scrivo quindi per chiedere l'interpretazione di un esperto.
La ringrazio per il suo tempo e la sua disponibilità.
[#3]
Medico Chirurgo
Cara Signora,
purtroppo ci si trova di fronte a due problemi:
1) Gli esami eseguiti nel 2004 sono stati fatti inopinatamente con metodica qualitativa dunque noi non conosciamo l'entità del titolo ai tempi.
2) Gli esami eseguiti attualmente da quello che riporta sono monchi del titolo degli anti VCA IgG e della ricerca dell'Early Antigen ( EBV EA ) che indica infezione recente anche se in verità nel 20% circa dei soggetti bassi titoli di EA IgG possono persistere per tutta la vita.
Gli anticorpi anti EBNA IgG compaiono a infezione acuta risolta e restano per tutta la vita come una sorta di cicatrice immunitaria.
Le Anti VCA IgM compaiono all'inizio dell'infezione e tendono a negativizzarsi dopo 1 mese.
Le Anti VCA IgG raggiungono titoli elevatissimi tra le due e le 4 settimane poi tendono a decrescere con il tempo restando tuttavia presenti come cicatrice immunitaria.
E' dunque un parametro che andava richiesto.
Con i dati a disposizione non è possibile dire se lei presenti una cicatrice immunitaria di una vecchia mononucleosi, se l'abbia contratta attualmente (il laboratorio nel 2004 potrebbe avere fornito errori) o se ha avuto una riattivazione, evento tutt'altro che raro.
Le consiglio pertanto, con un pò di pazienza, di eseguire il seguente pannello immunosierologico:
-Anti VCA IgM +IgG quantitativo
-Anti EBNA IgG quantitativo
-Anti EBV EA IgM+IgG quantitativo.
Si potrà avere un quadro più chiaro della situazione.
Le consiglio altresì di testarsi per il CMV (anti CMV IgM+IgG quantitativo) perchè anche questo virus, parente di EBV può dare una sindrome clinicamente indistiguibile dalla Mononucleosi.
Se vuole ne parli con il suo medico e quando avrà i risultati, se vorrà, mi ricontatti.
Saluti cari.
Caldarola.
purtroppo ci si trova di fronte a due problemi:
1) Gli esami eseguiti nel 2004 sono stati fatti inopinatamente con metodica qualitativa dunque noi non conosciamo l'entità del titolo ai tempi.
2) Gli esami eseguiti attualmente da quello che riporta sono monchi del titolo degli anti VCA IgG e della ricerca dell'Early Antigen ( EBV EA ) che indica infezione recente anche se in verità nel 20% circa dei soggetti bassi titoli di EA IgG possono persistere per tutta la vita.
Gli anticorpi anti EBNA IgG compaiono a infezione acuta risolta e restano per tutta la vita come una sorta di cicatrice immunitaria.
Le Anti VCA IgM compaiono all'inizio dell'infezione e tendono a negativizzarsi dopo 1 mese.
Le Anti VCA IgG raggiungono titoli elevatissimi tra le due e le 4 settimane poi tendono a decrescere con il tempo restando tuttavia presenti come cicatrice immunitaria.
E' dunque un parametro che andava richiesto.
Con i dati a disposizione non è possibile dire se lei presenti una cicatrice immunitaria di una vecchia mononucleosi, se l'abbia contratta attualmente (il laboratorio nel 2004 potrebbe avere fornito errori) o se ha avuto una riattivazione, evento tutt'altro che raro.
Le consiglio pertanto, con un pò di pazienza, di eseguire il seguente pannello immunosierologico:
-Anti VCA IgM +IgG quantitativo
-Anti EBNA IgG quantitativo
-Anti EBV EA IgM+IgG quantitativo.
Si potrà avere un quadro più chiaro della situazione.
Le consiglio altresì di testarsi per il CMV (anti CMV IgM+IgG quantitativo) perchè anche questo virus, parente di EBV può dare una sindrome clinicamente indistiguibile dalla Mononucleosi.
Se vuole ne parli con il suo medico e quando avrà i risultati, se vorrà, mi ricontatti.
Saluti cari.
Caldarola.
[#4]
Utente
La ringrazio per le delucidazioni.
Sottoporrò questo suggerimento al curante.
Il fatto che le IgM siano negative, comunque, esclude se ho ben capito che la fase acuta sia ancora in corso. Se infezione c'è stata, risale a qualche settimana fa, ho capito bene? Se di riattivazione si fosse trattato, i sintomi sarebbero tutti compatibili con essa, ossia una riattivazione può avere lo stesso "peso" di una prima infezione?
La mia preoccupazione, al di là del risolvere un interessante "enigma", è capire quanta cautela debba mettere nella mia convalescenza. Svolgo un lavoro sedentario e da ieri sono tornata in ufficio, ma devo dire che stanchezza, mal di testa e tosse mi fanno sentire ancora lontana dal pieno recupero (anche perché sono una pendolare, e il viaggio pesa).
So poi che la MNI può anche avere complicanze serie per quanto rare, come la rottura della milza, quindi se l'ipotesi di una infezione/riattivazione recente è ancora valida suppongo di doverci stare attenta.
Se ha consigli in merito, nell'attesa dei nuovi esami, sono più che benvenuti.
Nuovamente la ringrazio.
Sottoporrò questo suggerimento al curante.
Il fatto che le IgM siano negative, comunque, esclude se ho ben capito che la fase acuta sia ancora in corso. Se infezione c'è stata, risale a qualche settimana fa, ho capito bene? Se di riattivazione si fosse trattato, i sintomi sarebbero tutti compatibili con essa, ossia una riattivazione può avere lo stesso "peso" di una prima infezione?
La mia preoccupazione, al di là del risolvere un interessante "enigma", è capire quanta cautela debba mettere nella mia convalescenza. Svolgo un lavoro sedentario e da ieri sono tornata in ufficio, ma devo dire che stanchezza, mal di testa e tosse mi fanno sentire ancora lontana dal pieno recupero (anche perché sono una pendolare, e il viaggio pesa).
So poi che la MNI può anche avere complicanze serie per quanto rare, come la rottura della milza, quindi se l'ipotesi di una infezione/riattivazione recente è ancora valida suppongo di doverci stare attenta.
Se ha consigli in merito, nell'attesa dei nuovi esami, sono più che benvenuti.
Nuovamente la ringrazio.
[#5]
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
nell'attesa di verificare anche una possibile infezione da CMV, eviti di affaticarsi troppo se si sente molto astenica.
Il suo medico potrà palparle la milza o potrà accertarne il suo volume con una ecografia dell'addome superiore.
Le precauzioni sono di non effettuare sforzi fisici e di evitare colpi all'addome.
Attendo sue notizie.
Caldarola.
nell'attesa di verificare anche una possibile infezione da CMV, eviti di affaticarsi troppo se si sente molto astenica.
Il suo medico potrà palparle la milza o potrà accertarne il suo volume con una ecografia dell'addome superiore.
Le precauzioni sono di non effettuare sforzi fisici e di evitare colpi all'addome.
Attendo sue notizie.
Caldarola.
[#6]
Utente
Gent.mo Dott. Caldarola,
mi sono tolta lo sfizio di fare eseguire una ecografia dell'addome superiore.
Non ci sono segnalazioni di rilievo, stando al parere del medico che l'ha eseguita, il quale mi segnala che la milza è si un po' più grande del normale, ma che anche il fegato e il rene sinistro hanno dimensioni sopra la media, sebbene nessuno di questi organi mostri evidenze di lesioni o altri problemi. A voce mi ha detto "Non ritengo che la milza si possa considerare ingrossata come può avvenire in caso di mononucleosi; forse semplicemente lei ha degli organi che tendono ad essere di dimensioni piuttosto grandi".
Il rilievo obiettivo riportato in anamnesi, in ogni caso, è il seguente:
"Milza di dimensioni lievemente superiori alla norma (polo-polo 12,2 cm; vn 7-12; area massima di sezione 46 cmq; vn<45), ad ecostruttura omogenea".
A questo punto mi metto tranquilla e attendo che il curante mi prescriva gli esami del sangue, per poter mettere la parola fine alle indagini e scoprire il colpevole in questo piccolo "giallo".
mi sono tolta lo sfizio di fare eseguire una ecografia dell'addome superiore.
Non ci sono segnalazioni di rilievo, stando al parere del medico che l'ha eseguita, il quale mi segnala che la milza è si un po' più grande del normale, ma che anche il fegato e il rene sinistro hanno dimensioni sopra la media, sebbene nessuno di questi organi mostri evidenze di lesioni o altri problemi. A voce mi ha detto "Non ritengo che la milza si possa considerare ingrossata come può avvenire in caso di mononucleosi; forse semplicemente lei ha degli organi che tendono ad essere di dimensioni piuttosto grandi".
Il rilievo obiettivo riportato in anamnesi, in ogni caso, è il seguente:
"Milza di dimensioni lievemente superiori alla norma (polo-polo 12,2 cm; vn 7-12; area massima di sezione 46 cmq; vn<45), ad ecostruttura omogenea".
A questo punto mi metto tranquilla e attendo che il curante mi prescriva gli esami del sangue, per poter mettere la parola fine alle indagini e scoprire il colpevole in questo piccolo "giallo".
[#8]
Utente
Gent.mo Dr. Caldarola,
mi faccio risentire dopo parecchie settimane. In realtà, purtroppo non per poter gettare luce sulla questione discussa: il curante, riassumendo, mi ha risposto "Ora stai bene, non c'è urgenza di altri accertamenti". No comment.
Le scrivo perché sto avendo problemi che in parte ricalcano come mi sono sentita a gennaio.
Ho preso un banale raffreddore, peraltro come molti famigliari e colleghi, sul quale però - soffrendo spesso di sinusite - è andata a insistere una infezione batterica (il medico lo ha diagnosticato dal muco giallo e dal mal di testa). Iniziata la cura con antibiotico per aerosol, assieme a fluticasone propionato, sono comparsi crampi e dolori muscolari, al punto che la notte scorsa mi sono svegliata per il forte dolore a collo e spalla destra, che sono ancora "bloccati". Uso a fatica il braccio destro e dal collo il dolore, notevole e impedente, mi sale alla nuca e la testa. Non ho febbre, che al massimo è stata a 37.3. Ho preso sali (magnesio e potassio) ma non è cambiato niente. Il punto è che la stessa parte del collo e della spalla avevano sofferto il medesimo problema la volta scorsa. A suo tempo avevo incolpato il virus dell'influenza, era prima di fare altre ipotesi.
Tornando ad oggi: può essere colpa del virus? Dei batteri? O forse della cura, visto che avevo assunto gli stessi farmaci?
Avrei pensato a una coincidenza, se lo schema non fosse stato proprio lo stesso, ma a questo punto ho il dubbio.
Lei cosa ne pensa?
La ringrazio anticipatamente.
mi faccio risentire dopo parecchie settimane. In realtà, purtroppo non per poter gettare luce sulla questione discussa: il curante, riassumendo, mi ha risposto "Ora stai bene, non c'è urgenza di altri accertamenti". No comment.
Le scrivo perché sto avendo problemi che in parte ricalcano come mi sono sentita a gennaio.
Ho preso un banale raffreddore, peraltro come molti famigliari e colleghi, sul quale però - soffrendo spesso di sinusite - è andata a insistere una infezione batterica (il medico lo ha diagnosticato dal muco giallo e dal mal di testa). Iniziata la cura con antibiotico per aerosol, assieme a fluticasone propionato, sono comparsi crampi e dolori muscolari, al punto che la notte scorsa mi sono svegliata per il forte dolore a collo e spalla destra, che sono ancora "bloccati". Uso a fatica il braccio destro e dal collo il dolore, notevole e impedente, mi sale alla nuca e la testa. Non ho febbre, che al massimo è stata a 37.3. Ho preso sali (magnesio e potassio) ma non è cambiato niente. Il punto è che la stessa parte del collo e della spalla avevano sofferto il medesimo problema la volta scorsa. A suo tempo avevo incolpato il virus dell'influenza, era prima di fare altre ipotesi.
Tornando ad oggi: può essere colpa del virus? Dei batteri? O forse della cura, visto che avevo assunto gli stessi farmaci?
Avrei pensato a una coincidenza, se lo schema non fosse stato proprio lo stesso, ma a questo punto ho il dubbio.
Lei cosa ne pensa?
La ringrazio anticipatamente.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 19.4k visite dal 26/01/2018.
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