Difficoltà a trovare antibiotico per mycoplasma hominis in soggetto intollerante ai chinoloni
Gentili Dottori, a seguito di un tampone cervicale eseguito come screening pre-PMA (procreazione assistita) sono risultata positiva al Mycoplasma hominis. L'antibiogramma ha indicato come unico antibiotico "sensibile" la Ofloxacina che non è più in commercio per cure orali ma solo sotto forma di colliri oftalmici. In ogni caso non avrei potuto curarmi con quel farmaco in quanto non posso assumere chinoloni per via della comparsa di una precedente tendinite insorta durante assunzione di questa classe di farmaci. Nell'antibiogramma sono poi indicati altri antibiotici "poco sensibili" della classe delle tetracicline (minociclina, clindamicina) e macrolidi (claritromicina). Nessun laboratorio può ripetermi l'antibiogramma saggiando altri tipi di antibiotici perchè usano un solo tipo di piastra già predosata con gli stessi antibiotici. Non ho quindi alcuna possibilità di capire se altri antibiotici, al di fuori di quelli testati, siano più sensibili. A questo punto mi chiedo: provo ad usare uno di quegli antibiotici "poco sensibili" al dosaggio abituale oppure provo ad aumentare la dose (sempre in linea con il massimo dosaggio previsto per ogni tipologia)? La mia ginecologa è indecisa e siccome anch'io sono medico (seppur di medicina generale) mi ha detto di "scegliere" in modo autonomo. Pensavamo di usare la Minociclina ma non sappiamo se usare il dosaggio usuale per uretriti non gonogocciche (100 mg al giorno per 7 giorni) oppure raddoppiare il dosaggio come per le forme gonococciche (100 mg ogni 12 ore per 7 giorni). Spero in un vostro riscontro e chiarimento in merito. Cordiali saluti.
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Medico Chirurgo
Cara Collega,
la Doxiciclina Iclato ha una buona attività sul Mycoplasma Hominis e sai meglio di me che sovente i risultati in vitro non sono poi coerenti con quelli in vivo.
Io ti proporrei di tentare l'eradicazione con il Bassado alla dose massima consentita cioè di 200 mg unum in die il primo giorno e 100 mgr ogni 12 ore nei giorni seguenti e per complessivi 10 gg.
Putroppo trattandosi di un patogeno intracellulare sono attivi solo gli antibiotici che interferiscono con la sintesi proteica del patogeno e le possibilità non sono amplissime.
In più ti riserveresti la classe di antibiotici con anello macrolattonico (Macrolidi e Azalidi) che potrebbero essere usati come seconda linea di trattamento.
Non ti cito l'unico Ketolide in commercio in Italia, la Telitromicina, perchè per scelta aziendale è in esaurimento scorte.
Purtroppo il laboratorio non ci consente di muoverci in piena armonia con l'antibiogramma, dato che lo stesso è "striminzito" in quanto a farmaci testati.
Speriamo che la Doxiciclina raggiunga il suo scopo: in caso contrario se neanche i macrolattonici dovessero essere efficaci si dovrà prendere in considerazione la classe dei Fluorochinolonici: la pregressa tendinite non costituisce infatti una controindicazione assoluta all'uso di un Chinolonico, purchè accompagnata da precauzioni intese a evitare sforzi durante la terapia e a sospendere immediatamente l'antiinfettivo appena si manifestasse dolore tendineo.
Nella mia esperienza ho trattato senza alcun problema pazienti che erano incorsi in tendinopatie (in anamnesi) da chinolonici con l'uso oculato e monitorato dello stesso chinolonico.
Del resto "necessitas non habet legem".
E' tutto l'aiuto che posso darti: notoriamente i Mycoplasmi sono delle brutte bestie e questo lo sai bene.
Tienimi aggiornato.
Cari saluti.
Vincenzo Caldarola.
la Doxiciclina Iclato ha una buona attività sul Mycoplasma Hominis e sai meglio di me che sovente i risultati in vitro non sono poi coerenti con quelli in vivo.
Io ti proporrei di tentare l'eradicazione con il Bassado alla dose massima consentita cioè di 200 mg unum in die il primo giorno e 100 mgr ogni 12 ore nei giorni seguenti e per complessivi 10 gg.
Putroppo trattandosi di un patogeno intracellulare sono attivi solo gli antibiotici che interferiscono con la sintesi proteica del patogeno e le possibilità non sono amplissime.
In più ti riserveresti la classe di antibiotici con anello macrolattonico (Macrolidi e Azalidi) che potrebbero essere usati come seconda linea di trattamento.
Non ti cito l'unico Ketolide in commercio in Italia, la Telitromicina, perchè per scelta aziendale è in esaurimento scorte.
Purtroppo il laboratorio non ci consente di muoverci in piena armonia con l'antibiogramma, dato che lo stesso è "striminzito" in quanto a farmaci testati.
Speriamo che la Doxiciclina raggiunga il suo scopo: in caso contrario se neanche i macrolattonici dovessero essere efficaci si dovrà prendere in considerazione la classe dei Fluorochinolonici: la pregressa tendinite non costituisce infatti una controindicazione assoluta all'uso di un Chinolonico, purchè accompagnata da precauzioni intese a evitare sforzi durante la terapia e a sospendere immediatamente l'antiinfettivo appena si manifestasse dolore tendineo.
Nella mia esperienza ho trattato senza alcun problema pazienti che erano incorsi in tendinopatie (in anamnesi) da chinolonici con l'uso oculato e monitorato dello stesso chinolonico.
Del resto "necessitas non habet legem".
E' tutto l'aiuto che posso darti: notoriamente i Mycoplasmi sono delle brutte bestie e questo lo sai bene.
Tienimi aggiornato.
Cari saluti.
Vincenzo Caldarola.
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Ex utente
La ringrazio vivamente per la risposta così completa, esaustiva e chiara! Lei ha dimostrato non soltanto una elevata professionalità ma anche un modo umano e caloroso di relazionarsi ai pazienti che risulta al giorno d'oggi una vera rarità! La informerò sugli esiti del trattamento. Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.8k visite dal 13/02/2018.
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