Limitazioni al lavoro di tecnico di radiologia per patologia oncologica di ca mammario
Questo consulto è rivoloto a tutti i medici competenti e autorizzati che abbiano anche esperienza nel campo oncologico e/o in oncologia medica è urgente.
Sono un Tecnico Radiologo che ha avuto nel 2000 una patologia oncologica, nello specifico "ca mammario duttale infiltrante" curata chirurgicamente in maniera radicale sia mammella che per i linfonodi, poi con chemioterapia e poi con terapia ormonale. Ho una invalidità dell'80% e L.104 comma1. La mia precedente azienda sanitaria dove lavoravo mi aveva dato dei limiti di prescrizione lasciandomi l'idoneità alla mansione specifica. Non mi ha mai sottoposto a visita collegiale ne credo abbia fatto denuncia all'inail della patologia correlata al rischio di radiazioni nella specificità del mio lavoro ne l'ho fatta o richiesta io poichè inesperta e ai primi anni di lavoro.
Preciso che il mio settore era specialistico, non prevedeva la reperibilità e lavoravo su settimana corta 5 giorni sett. oltre ad una programmazione e carico lavoro adeguato al mio stato di salute ed ai limiti che avevo.
In quest'ultimi anni ho chiesto e avuto il trasferimento e avvicinamento sede famiglia, ad altra azienda sanitaria, e attualmente lavoro in un Presidio Ospedaliero appartenente alla stessa in un reparto di primo intervento che accoglie una mole enorme di lavoro.
Il medico competente del Presidio mi ha dato limitazioni al carico dei pesi magg. di 10 kg. no al lavoro notturno,(poichè qui sono previste reperibilità lavoro di sei giorni sett. festivi compresi quando si è reperibili, insomma tutto molto più massacrante per gli esiti invalidanti e collaterali della mia patologia) mentre il Medico Autorizzato mi ha dato l'idoneità con limitazione al fascio radiante diretto. Il mio Dirigente di reparto non ha accettato e applicato i suddetti limiti ed in seguito la Direzione Medica a distanza di mesi dal Giudizio del M.C. mi ha sottoposto a visita collegiale dell'ASL territoriale. Quest'ultima mi ha dato l'idoneità alla mansione specifica di Tecnico ribadendo le stesse limitazioni del M.Competente e specificando quelle del M.Autorizzato con prescrizioni: No alla sala operatoria No ad esami di pazienti al letto; inteso nessun lavoro di esame radiologico senza paratia, anche se ciò detto a voce.
VI CHIEDO: A TUTT'OGGI QUESTI LIMITI DOPO LA COLLEGIALE NON VENGONO RISPETTATI TOTALMENTE E CIOè PER CIò CHE CONCERNE "GLI ESAMI SENZA PARATIA" COSA DOVREI FARE? UN ESPOSTO O UN AVVERTENZA LEGALE? IL DIRIGENTE E LA DIREZIONE SANITARIA NON SONO PERSEGUIBILI PENALMENTE PER LA PROTEZIONE E LA 626 PER IL LAVORATORE E LA SALUTE DELLO STESSO? AVEVO LETTO DEL SERVIZIO SPASL E DEI SUOI MEDICI CON FUNZIONE DI UPG? CHI SONO DOVE CERCARLI A LIVELLO NAZIONALE CALLCENTER EMAIL SEDE? VORREI SAPERE SE DOVREI AVERE L'ALLONTANAMENTO E L'INIDONEITà ALLA MANSIONE SPECIFICA, COSì COME HO SAPUTO CHE AVVIENE PER ALTRI COLLEGHI IN ALTRE AZIENDE CHE SONO STATI ADIBITI AD ALTRE FUNZIONI E SE CIò PUò ESSERE SOLO A DISCREZIONE DELLE STESSE O PER RACCOMANDAZIONE DEGLI STESSI O C'è UNA SPECIFICA LEGGE DI PROTEZIONE E 626 IN MERITO?
iNOLTRE MI URGE AVERE UN RIFERIMENTO DI LEGGE SULLE TUTELE E NORME DI PROTEZIONE DIRITTI E QUANT'ALTRO PER IL LAVORATORE CHE HA AVUTO PATOLOGIA ONCOLOGICA INVALIDANTE, PER RIDURRE I CARICHI DI LAVORO ED AVERE ESONERO ALLE REPERIBILITà POICHè LO STRASS DELL'ATTUALE LAVORO MI VEDE IL PEGGIORAMENTO DELLE CONDIZIONI GENERALI DI SALUTE PROBLEMI IMMUNITARI E CONTINUI MOMENTI DI CALO ASTENIA ECC., HO TIMORE INOLTRE PER GLI EFFETTI DI CONCAUSA DELLE RADIAZIONI DEL MIO LAVORO SULLA MIA PATOLOGIA ONCOLOGICA E CHE IL SOVRACCARICO E LO STRASS MI PORTINO AD UNA EVENTUALE RECIDIVA POICHè SI DICE CHE LA PATOLOGIA ONCOLOGICA è DA IMMONODEFICENZA.
SONO IN CONTINUO CONTROLLO ONCOLOGICO CHE MI VEDE CERTO NON GUARITA SI PARLA INFATTI DI ANNI DI NON MALATTIA E CERTO HO GIà AVUTI DEI NUOVI SPAURACCHI DI ESITI INCERTI DI ESAMI INOLTRE IL MIO TUMORE ERA AGGRESSIVO. E' PARADOSSALE CHE PROPRIO IL LAVORO DEGLI OPSPEDALIERI SIA IL MENO TUTELATO DAL PUNTO DI VISTA DELLA SALUTE O PIUTTOSTO SIA INCONCILIABILE POICHè A RISCHIO PER INIDONEITà
Sono un Tecnico Radiologo che ha avuto nel 2000 una patologia oncologica, nello specifico "ca mammario duttale infiltrante" curata chirurgicamente in maniera radicale sia mammella che per i linfonodi, poi con chemioterapia e poi con terapia ormonale. Ho una invalidità dell'80% e L.104 comma1. La mia precedente azienda sanitaria dove lavoravo mi aveva dato dei limiti di prescrizione lasciandomi l'idoneità alla mansione specifica. Non mi ha mai sottoposto a visita collegiale ne credo abbia fatto denuncia all'inail della patologia correlata al rischio di radiazioni nella specificità del mio lavoro ne l'ho fatta o richiesta io poichè inesperta e ai primi anni di lavoro.
Preciso che il mio settore era specialistico, non prevedeva la reperibilità e lavoravo su settimana corta 5 giorni sett. oltre ad una programmazione e carico lavoro adeguato al mio stato di salute ed ai limiti che avevo.
In quest'ultimi anni ho chiesto e avuto il trasferimento e avvicinamento sede famiglia, ad altra azienda sanitaria, e attualmente lavoro in un Presidio Ospedaliero appartenente alla stessa in un reparto di primo intervento che accoglie una mole enorme di lavoro.
Il medico competente del Presidio mi ha dato limitazioni al carico dei pesi magg. di 10 kg. no al lavoro notturno,(poichè qui sono previste reperibilità lavoro di sei giorni sett. festivi compresi quando si è reperibili, insomma tutto molto più massacrante per gli esiti invalidanti e collaterali della mia patologia) mentre il Medico Autorizzato mi ha dato l'idoneità con limitazione al fascio radiante diretto. Il mio Dirigente di reparto non ha accettato e applicato i suddetti limiti ed in seguito la Direzione Medica a distanza di mesi dal Giudizio del M.C. mi ha sottoposto a visita collegiale dell'ASL territoriale. Quest'ultima mi ha dato l'idoneità alla mansione specifica di Tecnico ribadendo le stesse limitazioni del M.Competente e specificando quelle del M.Autorizzato con prescrizioni: No alla sala operatoria No ad esami di pazienti al letto; inteso nessun lavoro di esame radiologico senza paratia, anche se ciò detto a voce.
VI CHIEDO: A TUTT'OGGI QUESTI LIMITI DOPO LA COLLEGIALE NON VENGONO RISPETTATI TOTALMENTE E CIOè PER CIò CHE CONCERNE "GLI ESAMI SENZA PARATIA" COSA DOVREI FARE? UN ESPOSTO O UN AVVERTENZA LEGALE? IL DIRIGENTE E LA DIREZIONE SANITARIA NON SONO PERSEGUIBILI PENALMENTE PER LA PROTEZIONE E LA 626 PER IL LAVORATORE E LA SALUTE DELLO STESSO? AVEVO LETTO DEL SERVIZIO SPASL E DEI SUOI MEDICI CON FUNZIONE DI UPG? CHI SONO DOVE CERCARLI A LIVELLO NAZIONALE CALLCENTER EMAIL SEDE? VORREI SAPERE SE DOVREI AVERE L'ALLONTANAMENTO E L'INIDONEITà ALLA MANSIONE SPECIFICA, COSì COME HO SAPUTO CHE AVVIENE PER ALTRI COLLEGHI IN ALTRE AZIENDE CHE SONO STATI ADIBITI AD ALTRE FUNZIONI E SE CIò PUò ESSERE SOLO A DISCREZIONE DELLE STESSE O PER RACCOMANDAZIONE DEGLI STESSI O C'è UNA SPECIFICA LEGGE DI PROTEZIONE E 626 IN MERITO?
iNOLTRE MI URGE AVERE UN RIFERIMENTO DI LEGGE SULLE TUTELE E NORME DI PROTEZIONE DIRITTI E QUANT'ALTRO PER IL LAVORATORE CHE HA AVUTO PATOLOGIA ONCOLOGICA INVALIDANTE, PER RIDURRE I CARICHI DI LAVORO ED AVERE ESONERO ALLE REPERIBILITà POICHè LO STRASS DELL'ATTUALE LAVORO MI VEDE IL PEGGIORAMENTO DELLE CONDIZIONI GENERALI DI SALUTE PROBLEMI IMMUNITARI E CONTINUI MOMENTI DI CALO ASTENIA ECC., HO TIMORE INOLTRE PER GLI EFFETTI DI CONCAUSA DELLE RADIAZIONI DEL MIO LAVORO SULLA MIA PATOLOGIA ONCOLOGICA E CHE IL SOVRACCARICO E LO STRASS MI PORTINO AD UNA EVENTUALE RECIDIVA POICHè SI DICE CHE LA PATOLOGIA ONCOLOGICA è DA IMMONODEFICENZA.
SONO IN CONTINUO CONTROLLO ONCOLOGICO CHE MI VEDE CERTO NON GUARITA SI PARLA INFATTI DI ANNI DI NON MALATTIA E CERTO HO GIà AVUTI DEI NUOVI SPAURACCHI DI ESITI INCERTI DI ESAMI INOLTRE IL MIO TUMORE ERA AGGRESSIVO. E' PARADOSSALE CHE PROPRIO IL LAVORO DEGLI OPSPEDALIERI SIA IL MENO TUTELATO DAL PUNTO DI VISTA DELLA SALUTE O PIUTTOSTO SIA INCONCILIABILE POICHè A RISCHIO PER INIDONEITà
[#1]
GENTILE SIGNORA
CONTATTI A BARI A MIO NOME
IL COL DOTTOR FRANCO GIANNELLI...
E' A MIO PARERE LA PERSONA GIUSTA A RISOLVERE IL SUO CASO
CONTATTI A BARI A MIO NOME
IL COL DOTTOR FRANCO GIANNELLI...
E' A MIO PARERE LA PERSONA GIUSTA A RISOLVERE IL SUO CASO
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#2]
Utente
Gent.imo Prof. Marino la ringrazio della sua risposta ed indicazione del collega di riferimento che mi ha fornito su Bari, sarebbe così gentile da indicarmi la specialità settoriale e professionalità del Dottor Giannelli? la materia è così vasta e piuttosto specialistica oltre che presuppone esperienza dei criteri di legge e precedenti casi di applicazione; le paleso infatti che ho trovato varie difficoltà e grande diversificazione di informativa a seconda la scuola di pensiero più di tipo oncologico che dal punto di vista del medico del lavoro che è diverso rispetto alla linea di condotta del Medico Autorizzato. In quale clinica ed Ospedale posso contattare il suo collega?
La ringrazio e le invio cordiali saluti.
La ringrazio e le invio cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.8k visite dal 30/03/2008.
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