Malattia professionale

Buonasera a tutti,vorrei alcuni chiarimenti riguardo la malattia professionale.
Sono un dipendente di una grande azienda italiana che produce automobili, da 18 anni. In questi anni ho lavorato in vari reparti tra cui la catena di montaggio ( distruttiva e massacrante ) e reparto lastratura, solo che in questi ultimi 2- 3 anni ho avuto un netto peggioramento della mia salute fisica. In breve ad oggi (senza che mi dilungo troppo ) in base agli accertamenti fatti ( RMN ) ho contratto le seguenti patologie : 1 ernia cervicale, 1 protusione cervicale ,2 protusioni dorsali , 1 discomalacia dorsale marcata , 2 ernie lombari ,1 protusione lombare, artrosi interapofissaria su tutto il tratto cervicale ,dorsale , lombare, tunnel carpale,epicondilite ( non documentata,ma sospetta ) lombalgia ,sciatalgia cronica, artrosi di medio grado anca sx, protesi totale anca dx, ed ulteriori accertamenti da fare alle ginocchia causa dolore dopo fine turno lavoro.
Nonostante tutti questi acciacchi, i medici aziendali dicono che posso fare tutto, nessuna limitazione lavorativa,in piedi 8 ore , e sono addetto al carico manuale di traverse pavimento vettura, ( devo caricare sulla linea circa 1400 traverse, dal peso di 2,5 3 kg l'una , e spostare circa 40 carrelli materiale )
La situazione e diventata insostenibile ,mi sono recato anche da un avvocato del lavoro ,e mi ha consigliato di denunciare la malattia professionale. Sono invalido civile al 40 % ( forse dovrei fare ricorso )
Secondo voi ,medici del lavoro ho i requisiti per ottenere la malattia professionale,ed opportunamente essere adibito a mansioni compatibili con le mie patologie ?
In attesa di una vostra risposta vi auguro una buona serata .
Grazie.
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.2k 111 7
Gentile utente,
Relativamente alla possibilità di ottenere il riconoscimento di malattia professionale certamente può proporre richiesta all’INAIL (per questo può rivolgersi al patronato); non è possibile fare delle previsioni sull’esito non conoscendo la sua storia lavorativa, la quantificazione dei rischi presenti nella sua mansione, l’attuale deficit funzionale che si è determinato.
Per quel che riguarda il giudizio di idoneità, se ritiene che quello espresso dal medico competente aziendale non sia corretto sulla base delle sue problematiche, può proporre ricorso all’organo di vigilanza della ASL competente per territorio entro 30 giorni da quando ha avuto l’ultimo giudizio di idoneità da parte del medico dell’azienda. L’ASL potrà confermare, revocare o modificare il giudizio del medico competente.
Infine, riguardo l’invalidita civile, se da quando le è stato riconosciuto il 40% vi è stato un aggravamento delle sue condizioni di salute le consiglio di proporre all’Inps richiesta di nuova visita per aggravamento.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

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dopo
Utente
Utente
buongiorno,
Grazie per la tempestiva risposta,ma poniamo un'ipotesi.
L'INAIL mi riconosce la malattia professionale, non dovrei piu svolgere le mansioni rischiose che hanno causato i miei problemi fisici, dovrei essere ricollocato in mansioni compatibili oppure non e cosi ?
Con la malattia professionale vengono date limitazioni funzionali e lavorative ?
grazie.
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.2k 111 7
Gentile utente,
Il riconoscimento della malattia professionale è del tutto svincolato dal giudizio di idoneità.
Il riconoscimento della malattia professionale ha un obiettivo assicurativo: il dipendente viene risarcito dall’INAIL per il danno subito a causa del lavoro con un indennizzo o una rendita (in base alla percentuale riconosciuta).
L’INAIL non entra nel merito della idoneità alla mansione specifica che è per legge di esclusiva competenza del medico dell’azienda.
Come le dicevo nel mio precedente intervento la legge ha previsto però che il dipendente (ma anche il datore di lavoro) se in disaccordo con il giudizio del medico competente può proporre ricorso all’organo di vigilanza della ASL competente per territorio. Il ricorso deve essere presentato entro il termine massimo di 30 giorni da quando il dipendente ha ricevuto il giudizio di idoneità.
Nel suo caso, se sono trascorsi più di 30 giorni dall’ultimo giudizio, non può fare ricorso. In questo caso o attende la prossima visita periodica oppure può fare richiesta al datore di lavoro di essere sottoposto a nuova visita straordinaria per sopravvenuti ulteriori problemi di salute. Fatta la visita, se non è d’accordo con il giudizio del medico, propone ricorso. I sanitari dell’ASL dopo la visita e la raccolta di dati aziendali che riterranno utili per la definizione della pratica emetteranno un nuovo giudizio che, come le dicevo, potrà confermare, revocare o modificare quello del medico competente.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
la ringrazio per le delucidazioni,comunque martedi prossimo sono convocato in sala medica azienzale per visita medica da me richiesta per cambio mansione.
Le faro sapere l'esito finale , le auguro una buona serata e ancora grazie.
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dopo
Utente
Utente
buongiorno,ieri ho fatto visita medica per cambio mansione e sono stato giudicato idoneo, senza nessuna limitazione lavorativa, carico lavorativo a 100%, neanche uno sgabello per rilassarmi qualche secondo tra un carico e l'altro sulla linea carico manuale ciclico, ogni 50 secondi ) ,pazzesco,credo sia ilcaso di procedere legalmente, che ne pensate ?
Grazie.
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.2k 111 7
Gentile utente,
Come le dicevo nei miei precedenti interventi, la procedura corretta da seguire quando un dipendente non ritiene giusto il giudizio di idoneità ricevuto è quella di proporre ricorso rivolgendosi all’organo di vigilanza della asl competente per territorio entro 30 giorni da quando ha ricevuto il giudizio. L’organo di vigilanza potrà, dopo una visita e l’acquisizione dei dati necessari presso l’azienda, confermare, revocare o modificare il giudizio del medico aziendale.
Se l’azienda dove opera è nella provincia di Frosinone, come vedo la sua residenza, per avere i riferimenti per contattare gli uffici dello “s Pre.S.A.L.”, può andare al seguente indirizzo:
http://www.asl.fr.it/strutture/dipartimenti/dipartimento-di-prevenzione/uoc-prevenzione-e-sicurezza-degli-ambienti-di-lavoro
Procedere legalmente non le garantirebbe una modifica del giudizio in tempi brevi ma con i tempi della giustizia civile!

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Buonasera,sono stato giudicato idoneo alla mansione ,sopra descritta, dal medico aziendale, ora sto aspettando la visita presso lo SPRESAL,
Secondo voi ,in base alle mie patologie, quali limitazioni lavorative potrebbero riconoscermi ?
Intanto a mie spese ho effettuato 2 visite da due medici legali per avere dei chiarimenti,e mi hanno detto che il minimo di limitazioni sono MMC,e SOVRACCARICO BIOMECCANICO, poi durante la visita e forse dopo un sopralluogo sul posto di lavoro si potrebbero aggiungere altre limitazioni.
Secondo voi cosi come mi e stato detto ?
( circa tre mesi per avere l'esito di idoneita )
Per quanto riguarda la malattia professionale ,ancora nessuna notizia.
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.2k 111 7
Gentile utente,
è difficile prevedere se e quali limitazioni lo spresal stabilirà.
A mio parere molto dipenderà dalla documentazione che l’azienda presenterà con particolare riguardo all’entità del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC) e sovraccarico biomeccanico degli arti superiori.
Certamente se lo spresal deciderà di effettuare un sopralluogo potrà meglio valutare il rischio è conseguentemente emettere un più accurato giudizio.
Cordiali saluti ed in bocca al lupo
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dopo
Utente
Utente
Buonasera,in attesa del sopralluogo della commissione medica SPRESAL, sul posto di lavoro, non faccio altro che pensare che se per assurdo venga giudicato idoneo alla mansione, senza limitazioni ne prescrizioni, ( spero di no ) posso far ricorso al TAR ? Un giudizio di idoneita , nelle mie condizioni fisiche significherebbe un probabile licenziamento.
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.2k 111 7
Gentile utente,
intanto confidiamo che lo SPRESAL valuti, e non ho motivo di dubitarlo, in modo scrupoloso la sua situazione. Nel corso della visita descriva minuziosamente il tipo di lavoro che svolge con particolare riguardo ai pesi che deve movimentare, alla loro quantità nel turno e alle posture che deve assumere durante il lavoro.
Nel malaugurato caso che l'esito della visita presso lo SPRESAL non la soddisfi certamente può ricorrere al TAR ma, per correttezza, mi corre l'obbligo specificare che il ricorso può riguardare soltanto inadempimenti procedurali o amministrativi e non la parte specificatamente sanitaria.
Cordiali saluti e, se lo desidera, ci tenga informati sul decorso della sua vicenda.