Disturbo del sonno

Mi capita da anni e spesso (2/3 volte a settimana) durante la notte di svegliarmi in preda al panico e non ricordare chi sono come
mi chiamo, non riconosco la stanza e nemmeno mio marito al mio fianco, dopo qualche secondo appena mi sveglio poi mi torna tutto alla memoria, questione di secondi non minuti.
Recentemente mi è capitato di mettermi davanti lo specchio per capire chi fossi mi ha un po’ preoccupato questa cosa perché appunto accade da molto tempo, premetto che non ho nessun disturbo di ansia.
Grazie mille, cordiali saluti
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Signora, il riscontro dei comportamenti notturni simili a quelli descritti possono essere riferiti anche a disturbi nel sonno di tipo respiratorio.
La notte le risulta di russare? si agita e si rigira molto? suda?
Se così fosse si potrebbe pensare appunto a problemi respiratori ostruttivi, forse complicati da episodi di apnea.
L’apnea ostruttiva nel sonno ed il russare notturno rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del faringe, in particolare palato molle, ugola, tonsille, adenoidi. Il russare è dovuto al fatto che l’aria inspirata (in questi casi per lo più attraverso la bocca, e non il naso come sarebbe auspicabile), trova uno stretto passaggio in cui viene accelerata. Le strutture molli che circondano appunto questo passaggio, entrano in vibrazione originano il caratteristico e sgradevole rumore del russamento. Quando le pareti faringee collassano del tutto , il flusso respiratorio si arresta , e si verifica l’episodio di apnea. A questo spesso si associa un incubo, e il paziente, al brusco e angoscioso risveglio, ritiene appunto che solo di un incubo si sia trattato. A volte, come nel suo caso, non si ha l'esatta percezione di cosa è successo: addirittura ci si riaddormenta e al mattino non si ricorda nulla.
Il fenomeno è favorito da tutti quegli elementi concausali che contribuiscono a restringere il lume: ipertrofia adeno tonsillare, ipotonia del genioglosso e degli altri muscoli che contribuiscono a mantenere pervio il faringe, e dalle ostruzioni nasali di vario genere che inducano alla respirazione orale.
Un primo orientamento diagnostico si ottiene con semplici domande ai famigliari: nel sonno russa abitualmente? Presenta un respiro rumoroso? arresta il suo respiro anche per alcuni secondi? riferisce bruschi risvegli notturni? Si agita? al mattino si alza stanca? In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia : eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com