Sciatica cronica!
Sono un ragazzo di 32 anni alto un metro e ottanta e peso 80 kg, prima dei problemi alla schiena, di cui soffro dal 2004, ero parecchio atletico.
Dopo aver fatto uno sforzo al lavoro mi è stata diagnosticata con RM una protrusione ad ampio raggio del disco intervertebrale L5-S1 con, a destra, presenza di formazione erniaria.
Un primo intervento effettuato a maggio 2004 non è stato risolutivo. Poiché il dolore non cessava (soprattutto alla gamba destra dove il nervo ischiatico ha un’ infiammazione che dura ormai da 4 anni), nonostante fisioterapia e sedute di chiropratica ripeto l’operazione causa ernia recidiva. Anche in questa seconda occasione, da un altro neurochirurgo e in un’altra clinica, non ottengo risultati positivi: la recidiva L5-S1 ritorna, anche facendo poco movimento e nessuno sforzo. Per questi motivi sono stato rioperato per la terza volta (novembre 2007) da un altro specialista con posizionamento di distanziatore DIAM.
La risonanza in data 21-03-08 riporta: in corrispondenza di L5 -S1 si riconosce la presenza di un tessuto che oblitera il recesso laterale di dx del canale vertebrale da riferire in parte a materiale discale residuo ed in parte a tessuto fibroso-cicatriziale reliquato dell’intervento e determinano una deformazione della tasca radicolare di S1 di dx.
Dalla data dell’ultimo intervento sono passati 5 mesi e la fisioterapia, la chiropratica e la piscina non hanno apportato miglioramenti: dopo 6-7 ore di posizione sdraiata la gamba si addormenta e purtroppo mi è impossibile stare seduto più di 30-40 minuti.
Non so più dove andare a chiedere consiglio e mi piacerebbe aver la possibilità di iniziare una cura con dei miglioramenti evidenti e non minimi come ho avuto in questi 4 anni.
Come si può ridurre il tessuto fibroso-cicatriziale e il dolore alla gamba?
Grazie
Cordiali saluti
Paolo
Dopo aver fatto uno sforzo al lavoro mi è stata diagnosticata con RM una protrusione ad ampio raggio del disco intervertebrale L5-S1 con, a destra, presenza di formazione erniaria.
Un primo intervento effettuato a maggio 2004 non è stato risolutivo. Poiché il dolore non cessava (soprattutto alla gamba destra dove il nervo ischiatico ha un’ infiammazione che dura ormai da 4 anni), nonostante fisioterapia e sedute di chiropratica ripeto l’operazione causa ernia recidiva. Anche in questa seconda occasione, da un altro neurochirurgo e in un’altra clinica, non ottengo risultati positivi: la recidiva L5-S1 ritorna, anche facendo poco movimento e nessuno sforzo. Per questi motivi sono stato rioperato per la terza volta (novembre 2007) da un altro specialista con posizionamento di distanziatore DIAM.
La risonanza in data 21-03-08 riporta: in corrispondenza di L5 -S1 si riconosce la presenza di un tessuto che oblitera il recesso laterale di dx del canale vertebrale da riferire in parte a materiale discale residuo ed in parte a tessuto fibroso-cicatriziale reliquato dell’intervento e determinano una deformazione della tasca radicolare di S1 di dx.
Dalla data dell’ultimo intervento sono passati 5 mesi e la fisioterapia, la chiropratica e la piscina non hanno apportato miglioramenti: dopo 6-7 ore di posizione sdraiata la gamba si addormenta e purtroppo mi è impossibile stare seduto più di 30-40 minuti.
Non so più dove andare a chiedere consiglio e mi piacerebbe aver la possibilità di iniziare una cura con dei miglioramenti evidenti e non minimi come ho avuto in questi 4 anni.
Come si può ridurre il tessuto fibroso-cicatriziale e il dolore alla gamba?
Grazie
Cordiali saluti
Paolo
Salve Paolo,
purtroppo la chirurgia non risolve tutti i problemi, a volte l'accanimento chirurgico ne crea di nuovi.
Tre interventi sulla colonna in tre anni sono davvero troppi e, da quel che dice la risonanza, il problema sulla radice nervosa persiste e la sua sintomatologia lo dimostra.
Una possibile terapia, che purtroppo agisce fondamentalmente sui sintomi, potrebbe essere quella di una terapia del dolore, con delle infiltrazioni transacrali a base di cortisone e anestetico locale. Questo consentirebbe di alleviare i suoi disturbi e, importante, di valutare se i suoi disturbi sono davvero solo secondari alla presenza di tessuto erniario e cicatriziale intorno alla radice.
Spero di averle dato qualche informazione utile.
Un saluto.
purtroppo la chirurgia non risolve tutti i problemi, a volte l'accanimento chirurgico ne crea di nuovi.
Tre interventi sulla colonna in tre anni sono davvero troppi e, da quel che dice la risonanza, il problema sulla radice nervosa persiste e la sua sintomatologia lo dimostra.
Una possibile terapia, che purtroppo agisce fondamentalmente sui sintomi, potrebbe essere quella di una terapia del dolore, con delle infiltrazioni transacrali a base di cortisone e anestetico locale. Questo consentirebbe di alleviare i suoi disturbi e, importante, di valutare se i suoi disturbi sono davvero solo secondari alla presenza di tessuto erniario e cicatriziale intorno alla radice.
Spero di averle dato qualche informazione utile.
Un saluto.
Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com
Utente
Molte grazie dell'inforrmazione,
visto le molte strade prese con scarsi risultati imboccherò anche questa sperando di risolvere il problema
grazie ancora
Cordiali saluti
Paolo
visto le molte strade prese con scarsi risultati imboccherò anche questa sperando di risolvere il problema
grazie ancora
Cordiali saluti
Paolo
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4k visite dal 03/04/2008.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.