Avulsione tendine d'achille, quale recupero?

Buongiorno, ho 34 anni e sono stato operato tre settimane fa' per una avulsione del tendine d'achille.
Sono stato sottoposto a una reinserzione ossea achilleo sin con ancorette metalliche.
La mie domande sono molto semplice, visto che mi e' stato detto che c'e' la possibilita' di rirottura, cosa devo fare per limitare al massimo questo rischio?
Ho qualche amico che e' stato operato per la rottura (non avulsione) del tendine d'achille ed ora pratica sport come prima dell'operazione, questo sara' possibile anche per me?
Queste ancorette metalliche che resistenza possono avere rispetto all'inserzione naturale?
Su Milano a chi posso rivolgermi per una fisioterapia DOC?
Grazie1000
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Dr. Sergio Lupo Medico dello sport 901 16
Se l'intervento è perfettamente riuscito, i rischi di recidiva sono relativamente limitati. Per avere indicazioni precise deve però rivolgersi al chirurgo che ha effettuato l'intervento: il medico potrà valutare direttamente la situazione clinica e darle tutte le indicazioni necessarie. Anche per la fisioterapia, si faccia indirizzare dal chirurgo a professionisti di cui lui stesso si fida, ricordando che la riuscita dell'intervento è almeno al 50% legata alla riabilitazione post-intervento.
Dottor Sergio Lupo

Dottor Sergio Lupo
Specialista in Medicina dello Sport
www.sportmedicina.com

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Dr. Paolo Tessari Ortopedico, Medico dello sport 108 3
A guarigione avvenuta le ancorette non sono determinanti per la tenuta del tendine e la rirottura è relativa ad un trauma che la possa provocare.

dr. Paolo Tessari
ortopedico, artroscopista, protesista
specialista in medicina dello sport
Verona

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dopo
Utente
Utente
Volevo ringraziarvi anche se con un po' di ritardo (causa vacanze pasquali)per Le Vostre graditissime risposte.

Per il Dott. Sergio Lupo
dopo l'operazione ho provato a chiedere informazioni piu' dettagliate sull'intervento e sul futuro del mio tendine, ma ho sempre ricevuto risposte molto vaghe, questo mi ha spinto a chiedere a Voi un ulteriore parere.

Per il Dott. Paolo Tessari
Mi scusi un'altra domanda, ma se a guarigione avvenuta (penso che intenda il periodo di gesso), le ancorette non sono determinanti per la tenuta, il tendine come fa' a restare attaccato all'osso ed a resistere alle grosse sollecitazioni a cui e sottoposto?
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Dr. Sergio Lupo Medico dello sport 901 16
Purtroppo una brutta abitudine dei medici è quella di non dare risposte precise ai pazienti. Un altra brutta abitudine è quella di non ammettere quando non si è in grado di fornire risposte precise e spesso un chirurgo ortopedico non sa nulla di riabilitazione sportiva e di quello che serve per ridare ad una struttura non solo le capacità di base, ma quelle che deve possedere un atleta.
Si affidi ad un medico e ad un fisioterapista con esperienza nel campo dello sport (chi segue una società sportiva della sua città, ad esempio) e vedrà che recupererà perfettamente.
Dottor Sergio Lupo
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Dr. Paolo Tessari Ortopedico, Medico dello sport 108 3
A guarigione avvenuta, dopo la rimozione dell'apparecchio di immobilizzazione e dopo adeguata fisioterapia, il tendine si è riaccollato alla struttura scheletrica mediante una reazione osteofibrosa che lo fissa stabilmente all'inserzione.
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dopo
Utente
Utente
Questa e' una splendida notizia, quindi si puo' dire che un'avulsione e' come una rottura tendinea, nel senso che in tutte e due le situazioni si puo' tornare a far sport in modo agonistico, ed un'eventuale rirottura e solo un evento casuale ed accidentale.....
Grazie