Trattamento conservativo spalla un po' logorata

Buongiorno.

Sono un nuotatore "master" di 50 anni che partecipa a gare di endurance in acque libere da 5 anni senza mai aver avuto problemi alle spalle (mai avuto dolore).
Da quest'anno mi sono rivolto ad un istruttore federale per un corso di perfezionamento della tecnica.
Mi ha fatto lavorare sull'allungamento, anche con esercizi "a secco", fuori dalla vasca e ha insistito sulla respirazione alternata da ambo le parti (cosa che non avevo mai fatto respirando dal lato destro).
In una gara dello scorso 18 giugno ho avvertito dolore dopo 2 km; conclusi i 6 km della gara il dolore persisteva ed avevo difficoltà ad alzare il braccio destro.

Mi sono rivolto al medico curante il quale mi ha consigliato una RM.
Riporto di seguito l'esito.
RM spalla destra.
Indagine eseguita su apparecchiatura di Risonanza Magnetica aperta a basso campo.
L'esame è stato condotto utilizzando sequenze T1 e T2 dipendenti e STIR orientate sul piano sagittale, coronale e assiale.
Non versamento articolare.
CLB in sede con minima distensione fluida della guaina.
Minima tendinosi sottoscapolare con note di entesopatia cronica.
Acromion di tipo 2; si segnalano incipienti manifestazioni degenerative acromionclaveari con modesta tumefazione capsulare e modesto edema osseo sul versante claveare, da probabile sofferenza microtraumatica.
Non significativa diastasi dei capi ossei.
Moderata tendinosi del muscolo sovraspinato senza lesioni focali.
Lievi manifestazioni di entesopatia cronica del muscolo sottospinato.
Nei limiti il muscolo piccolo rotondo.

Mi sono rivolto ad un fisioterapista il quale sostiene che il problema è verosimilmente imputabile ad una tecnica non corretta o ad aver forzato l'allungamento del braccio dato che non avevo mai avuto un problema simile.
Attualmente non ho più dolore anche se non ho ripreso a nuotare con carichi elevati come facevo prima (per il momento niente allenamenti B1 e B2 e più impegnativi).
Per il momento nuoto senza forzare minimamente.

In un libro specializzato "La preparazione atletica per il nuoto" autori "Salo, Riewald" ISBN 9788861270411è riportato nella parte "Stretching e prevenzione degli infortuni" che esercizi di stretching tipo quelli da me fatti stressano profondamente le strutture muscolo-tendinee della parte frontale della spalla e l'esecuzione può aumentare l'instabilità della spalla con rischio di infortuni.
Si tratta di esercizi col bastone dietro e con un compagno che afferra le mani del nuotatore e cerca di farle toccare dietro la schiena con le braccia distese.
Attualmente applico ghiaccio per l'edema, ho applicato il cerotto medicato keplat (ketoprofene) e assumo bustine di Atrogen Advance.
Ho ricominciato ad allenarmi senza lunghe distanze e senza applicare eccessiva forza.
Chiedo un consiglio su come procedere per recuperare il prima possibile.
[#1]
Dr. Paolo Luatti Medico dello sport, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico termale 54 1
Buongiorno ,la spalla presenta sicuramente esiti di sovraccarico funzionale. Può darsi che l'introduzione di un gesto tecnico nuovo ancorché corretto abbia slatentizzato una situazione pregressa. Consiglio terapie fisiche Tecar,laser,magneto x12 sedute, allenamento con elastici per cuffia dei rotatori, Deltacortene 25 mg x 8 giorni 1 cpr mezza per 2 GG,poi ripresa graduale dell'attività.

Dr. Paolo Luatti

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della Sua risposta.

Dalle percezioni che ho avuto nella mia nuotata confermo quanto da Lei espresso.
Giustamente l'istruttore, seguendo il protocollo della FIN, ha osservato che il respirare solamente a destra porta il corpo ad oscillare molto di più a sinistra anche quando non si è in fase di respirazione; questa abitudine ha portato la mia nuotata ad assumere un atteggiamento quasi claudicante , impiegando più tempo a compiere la bracciata a sinistra e rendendo quella a destra vistosamente più veloce.
Il respiro anche dalla parte sinistra con il braccio destro in allungamento (allungamento del destro di gran lunga superiore al sinistro) in un modo volutamente ricercato ma non ancora "naturalizzato" (e in aggiunta l'errore tecnico ogni tanto commesso di non aspettare il sinistro prima di iniziare la presa col destro e il ritorno in assetto del corpo) ha sovraccaricato sicuramente le strutture muscolo-tendinee.
Tant'è vero che in questa fase di riposo mi astengo dal respirare a sinistra perché avverto una certa tensione.
Grazie di nuovo, seguirò le Sue indicazioni.
[#3]
Dr. Paolo Luatti Medico dello sport, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico termale 54 1
Può darsi che ancorché incorretta la sua nuotata sua più protettiva per la spalla dx. Consiglio in aggiunta anche agopuntura

Dr. Paolo Luatti

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