Stanchezza cronica

Buongiorno, sono un ragazzo di 22 anni. E'' da circa 3-4 anni che accuso sintomi come forte stanchezza al mattino, debolezza agli arti, dolori addominali subito dopo aver fatto colazione (ho eliminato sia latte, nel caso sia allergico al lattosio, che caffè), confusione e lentezza mentale, capogiro, mal di testa almeno 2 volte a settimana. Circa 6 mesi fa il medico (che ha ricondotto questi sintomi a cause psicologiche e stress) mi ha prescritto le analisi del sangue e delle urine, le prime risultano perfette, mentre nelle urine hanno trovato tracce di sangue, ma veramente risibili. La pressione è nella norma. Preciso che soffro di ipertrofia dei turbinati nasali e ho il setto nasale deviato quindi faccio molta fatica a respirare dal naso e per prendere sonno la notte sono costretto ad utilizzare la rinazina (apnee notturne?). Ho uno stile di vita abbastanza sano, corro ogni giorno per 20 minuti e faccio pesi. Ultimamente mi capita che dopo l'esercizio fisico avverto dolore sotto le ascelle, in particolare la sinistra, e noto gonfiore e arrossamento (sono i linfonodi?). Ora devo prenotare la visita dal radiologo per escludere infezioni alle vie urinarie (ne ho gia sofferto da piccolo) visto il sangue rinvenuto nelle urine. Quali altri approfondimenti dovrei fare? Può essere un problema ormonale?
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile paziente, La "Sindrome da stanchezza cronica" é stata codificata da qualche tempo come patologia definita e a sé stante.
Nel suo inquadramento, e anche nella mia esperienza, é spesso in relazione anche con i disturbi nel sonno. Sarebbe interessante sapere se lei di notte russa e ha la sensazione di andare in apnea, cosa che si manifesta spesso con risvegli angosciosi . Inoltre , se il problema é presente, ci si alza al mattino molto stanchi, come se il sonno fosse stato inutile, e durante il giorno ci si appisola facilmente.
Il russare notturno e l’apnea ostruttiva nel sonno rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del faringe, in particolare palato molle, ugola, e, specie nei bambini, tonsille e adenoidi. Il russare è dovuto al fatto che l’aria inspirata (in questi casi per lo più attraverso la bocca, e non il naso come sarebbe auspicabile), trova uno stretto passaggio in cui viene accelerata. Le strutture molli che circondano appunto questo passaggio, entrano in vibrazione originano il caratteristico e sgradevole rumore del russamento. L'apnea si verifica quando il passaggio si occlude del tutto. Al senso di soffocamento segue di solito un brusco e angoscioso risveglio. Un primo orientamento diagnostico si ottiene con semplici domande al paziente e al partner: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni?, al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
La diagnosi più sicura si ottiene con la Polisonnografia, un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano vari parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento , attività cardiaca ecc. Oggi può essere effettuata anche a domicilio, su richiesta del medico che la prende in cura, (neurologo, pneumologo, ma anche dentista esperto in problemi del sonno)
Dal punto di vista terapeutico, oltre all'approccio chirurgico, meno indicato nell'adulto, e alla ventilazione notturna con maschera respiratoria collegata ad apparecchi a pressione continua (CPAP), si può oggi in molti casi optare per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico che, riposizionando correttamente la mandibola, è spesso in grado di migliorare o risolvere il problema.
Potrebbe infatti trattarsi, anche nel suo caso, di un problema legato ad una mal posizione della mandibola, che, a causa dello scorretto “ingranamento” dei denti, rende più stretto il passaggio attraverso il quale l’aria transita nel retrobocca (faringe). In questo caso, sarebbe opportuno sentire il parere anche di un dentista esperto in problemi respiratori e nel sonno.

Le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
http://www.studiober.com/pdf/Malocclusioni%20e%20patologie%20respiratorie%20ostruttive.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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