Test hiv (attendibilità)

Salve, vorrei sapere cosa pensate dell'articolo reperibile al seguente link:
http://www.cesil.com/0898/itfrah08.htm
L'ho (ri)letto ultimamente (dopo averlo già letto in passato) e sono molto preoccupato, in quanto ho avuto un rapporto non protetto e dovrei fare il test.
Oltre alla preoccupazione, dopo aver letto l'articolo, è subentrata una notevole dose di incertezza. Sono a conoscenza di tutte le informazioni di base in merito ai test, alle tempistiche etc..etc... Ciò che mi rende incerto è ciò che è scritto nell'articolo e vorrei pertanto un vostro commento in merito. Mi rendo conto che è un po' lungo da leggere e spero quindi di non essere troppo di disturbo.
Molte grazie in anticipo.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Non condivido neanche una virgola di quanto dice questo medico ma, a questo punto , libro per libro, legga questo, poi ne riparliamo



http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-dianzani_ferdinando_ippolito_giuseppe_moroni_mauro/sku-12036041/aids_in_italia_20_anni_dopo_.htm

Un saluto

A. Baraldi

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Innanzi tutto la ringrazio per la risposta e per l'indicazione che mi ha fornito, che leggerò senz'altro (spero davvero solo a titolo di pura curiosità intellettuale) non appena possibile.
Forse ho un'idea sbagliata della medicina, ma penso dovrebbe/potrebbe essere considerata una scienza, magari non esatta, ma mi stupisce che tra due medici possa esserci un così completo disaccordo: in quell'articolo sono citati numerosi studi e tratte di conseguenza delle conclusioni che, a come vengono poste, paiono addirittura del tutto scontate ed evidenti. Possibile che tali studi siano dei dati a tal punto soggetti ad interpretazione?

Devo dire che, per un non medico, questo scenario, in particolare riguardo un argomento così delicato e già, come lei ben sa, fonte di non poche preoccupazioni, è molto inquietante. :(

Mi scusi se insisto ma, essendo un argomento "caldo" per me, vorrei capire meglio la sua posizione: lei ritiene che gli studi (ed i conseguenti risultati) citati siano falsi (cioè mai effettuati)? Oppure che siano stati condotti con metodologie sbagliate e pertanto non validi? Oppure che siano stati decontestualizzati e pertanto malinterpretati? o ancora che siano veri e ben interpretati, ma ne esistano altri (ed in numero maggiore) che hanno prodotto risultati opposti?

Credevo che quello dell'esistenza del virus HIV potesse essere considerato un assioma nella medicina, ma scopro che non è così e questo mi rende incerto e non so più a chi credere. Mi dica cosa le fornisce le sue convinzioni e spero davvero mi aiuti ad essere un po' più fiducioso nella medicina ufficiale e tranquillo. Per ora penso che andrò a fare il test con la sola speranza che mi esonerino da una vita di difficoltà ed incertezza, dandomi un esito negativo e spero sinceramente di non dovermici sottoporre di nuovo in futuro.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Guardi non mi stupiscono affatto quelle considerazioni che sono vecchie, datate ( in quell'articolo si parla degli anni 80 e primi anni 90 e lo stesso articolo è del 1997 ). Tutto ciò che è scritto lì è del tutto confutabile; addirittura quando si parla di western blot si dice testuale " La lettura del WB è visiva ed è soggetta perciò ad interpretazione da parte dell’operatore, un fattore di variabilità non trascurabile". Non è affatto vero perchè la lettura è automatica da parte della macchina. Si parla di test degli anni 80 quando oggi la sensibilità e specificità degli attuali tests sfiora il 100%. Si parla come se fosse una novità di falsi positivi che sono sempre esistiti e non soltanto nella sierologia HIV ma in tutta la sierologia virale; ecco perchè oggi si fà un test a 40 giorni, un successivo a 100 e se presente sieropositività si fà una ricerca dell'antigene ( virus ) con metodica NAT o PCR e le attuali metodiche sono in grado di evidenziare anche poche copie virali altro che le 100.000 di cui si parla nell'articolo; ancoira si dice che il virus non sia mai stato fotografato e non è vero perchè esistono fotografie molto chiare di esso e che non si possono prestare ad equivoci. Si riportano dati degli anni 80 e negli ultimi 20 anni, dal 1990 ad oggi, c'è stata una rivoluzione sulla infezione da HIV, tanto che siamo passato dalla quasi certa morte di un paziente negli anni 80 alla vita pressochè identica di un attuale soggetto malato rispetto ad un sano con l'utilizzo di terapie mirate altamente efficaci che hanno permesso di parlare di cronicizzazione della malattia. Potrei andare avanti a lungo ma le voglio soltanto fare notare a cosa vuole arrivare quell'articolo: a dire molto semplicemente che il virus NON ESISTE con buona pace dei tanti morti e malati di AIDS. Ecco perchè le dico che non condivido nulla di quanto scritto e la invito, invece, a leggere quale è stata la rivoluzione copernicana in materia HIV negli ultimi 20 anni, sul libro di cui le ho parlato
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Ok, la ringrazio molto per la disponibilità dimostrata nello spiegarmi meglio le cose, avere una risposta un po' più dettagliata, motivata e convincente era quello che mi serviva per non andare a fare il test con l'idea di stare giocando alla roulette con la mia vita, ora avrei molto bisogno di un po' di buona fortuna, ma so che in questo non può aiutarmi.
Grazie ancora di cuore e molti saluti.
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