Analisi per determinare

Buonasera.
Ultimamente , a seguito di un attacco di panico mi sono ritrovato ad affrontare giornate infernali, dove regnava solamente l'ansia e confusione mentale , tanto che ormai è da 2 settimane (giorno in cui ho avuto l'attacco di panico) che non vivo tranquillo, come in una sensazione di stordimento giornaliera.
Dopo essere stato visitato da 2 medici, è stato attribuito tutto allo stress e all'ansia, con indicazione, se il disturbo continuasse di una visita psichiatrica.

Visto che ho paura di andare dal suddetto specialista poiché ho il timore di prendere psicofarmaci che per definizione danno assuefazione e a lungo termine sembra rafforzino il problema di fondo , facendolo riemergere peggio di prima.

Vorrei chiedervi quali sono i dosaggio da fare in laboratorio per poter controllare la mia reale situazione. So' che il cortisolo sale nei periodi di ansia. Oltre a questo ormone cosa posso dosare?
Invece per valutare il benessere neurologico? Ci sono alcuni valori (vitamine, ormoni..) che se bassi possono portare questi disturbi che ho?

Inoltre ho sentito persone che hanno avuto riduzione di ansia con integratori di vitamine del gruppo B, è una cosa reale o solo effetto placebo?

VI ringrazio per la disponibilità.
Cordiali saluti
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
"ho il timore di prendere psicofarmaci che per definizione danno assuefazione"

Assolutamente no, è decisamente una cosa falsa.

Non si capisce che senso abbia, avendo già ricevuto una diagnosi, fare degli esami di laboratorio non richiesti per la diagnosi. Può dosare mille cose, e a che dovrebbe servire scusi ?

Lei sta semplicemente ragionando su dei pregiudizi assurdi sui farmaci psichiatrici, poco male, magari ha sentito discorsi che l'hanno portata fuori strada, però le hanno detto di fare una visita psichiatrica e non l'ha fatta.

Se ha "paura" di visita e cure non è che la soluzione sia perder tempo con esami a casaccio o "pillole" senza senso solo perché il nome "vitamine" o "integratori" le è simpatico.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2015
Ex utente
Grazie per la risposta. Però mi permetta di ribattere alla sua risposta negativa a riguardo dell'assuefazione da psicofarmaci. È scritto nel foglietto illustrativo degli stessi che devono essere interrotti gradualmente, altrimenti possono creare reazioni brusche o vere e proprie crisi d'astinenza. Lo sò che per uno Psichiatra i farmaci sono importanti, ma negare un fatto noto non è
molto corretto, specialmente in un sito pubblico.

La mia intenzione era quella di venire a conoscenza dei dosaggi utilizzati per poter distinguire uno stato d'ansia da una malattia organica. Se per esempio risultasse che ho il cortisolo basso, potrei escludere una causa solo ansiosa. Non è cosi?

Cordiali saluti
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
"È scritto nel foglietto illustrativo degli stessi che devono essere interrotti gradualmente, altrimenti possono creare reazioni brusche o vere e proprie crisi d'astinenza. Lo sò che per uno Psichiatra i farmaci sono importanti, ma negare un fatto noto non è
molto corretto, specialmente in un sito pubblico".

Invece di fare sparate del genere, dovrebbe citare di che medicina sta parlando, poiché l'espressione "psicofarmaci" non significa niente. Dire che gli psicofarmaci danno assuefazione è falso.

Naturalmente starà parlando dei tranquillanti presumo, e non si sa per quale motivo che in psichiatria si usino solo questi.

Oltretutto pernso che faccia confusione tra assuefazione e dipendenza, anche perché se una cura funziona e fa star bene non vedo francamente, anche in caso di assuefazione, quale sia il grande problema nel ridurre gradualmente un farmaco per sospenderlo. Si fa anche in ambito non psichiatrico con farmaci non psichiatrici questo.