Gli antibiotici piu' 'inerenti' al microrganismo rilevato

Gent.mi dottori vorrei porvi cortesemente le seguenti domande:
1)Quando viene fatto un antibiogramma so che vengono comunicati al medico solo i risultati per gli antibiotici piu' 'inerenti' al microrganismo rilevato e non ovviamente tutti quelli possibili e immaginabili,in accordo con i criteri stabiliti e continuamente aggiornati da una societa (forse la CLSA).Questi criteri per la scelta tengono conto anche del tipo di campione che e' stato prelevato? (per esempio sangue o liquido cefalorachidiano...)in quanto alcuni anitbiotici pur essendo efficaci non raggiungono la sede anatomica interessata dall'infezione.(nel caso della meningite ad esempio possono non attraversare la barriera ematoencefalica...).Quindi gli antibiotici indicati sono adatti per il sito d'infezione o il medico deve necessariamente ricordare questa proprieta' dell'antibiotico?
2)Chiedendo un'urinacoltura da un paziente con catetere vescicale in cui ad esempio sia comparsa della febbre e si vuol chiarire se la causa possa essere un'infezione delle vie urinarie,non si rischia di far analizzare urine contaminate nel passaggio attraverso il catetere in cui spesso crescono batteri,falsando cosi' l'esame?
Vi ringrazio anticipatamente ed invio cordiali saluti.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Se il catetere viene cambiato con la dovuta frequenza non vi sono particolari problemi. Riguardo l'antibiogramma , questo riporta gli antibiotici a cui è sensibile quel determinato batterio, stà poi al medico decidere il tipo migliore che raggiunga l'organo interessato

Un saluto

A. Baraldi

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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie mille per la risposta dottore!