Tendinopatia calcifica tendine d'achille
Buonasera ho una tendinopatia calcifica tendine d'achille destro.
ho fatto inizialmente sedute di sis e tens che si sono rivelate inutili in quanto non mi hanno risolto il problema.
La dottoressa mi ha pescritto anche cavigliera, scarpe con rialzo, e soletta in gel.
Successivamente ho fatto tre sedute di onde durto e un po il problema è andato migliorando, anche se la fisioterapista ha detto che ci vorra del tempo per guarire.
Ieri non avendo temporaneamente la solette in gel nelle scarpe camminando ho riavvertito dolori e bruciori al destro all' altezza del tallone e della caviglia destra.
Detto ciò cosa consigliate di fare?
quali scenari si prospettano??
ho fatto inizialmente sedute di sis e tens che si sono rivelate inutili in quanto non mi hanno risolto il problema.
La dottoressa mi ha pescritto anche cavigliera, scarpe con rialzo, e soletta in gel.
Successivamente ho fatto tre sedute di onde durto e un po il problema è andato migliorando, anche se la fisioterapista ha detto che ci vorra del tempo per guarire.
Ieri non avendo temporaneamente la solette in gel nelle scarpe camminando ho riavvertito dolori e bruciori al destro all' altezza del tallone e della caviglia destra.
Detto ciò cosa consigliate di fare?
quali scenari si prospettano??
Buonasera,
la tendinopatia calcifica del tendine d’Achille è una condizione che richiede tempo e costanza: anche seguendo le terapie corrette i miglioramenti arrivano lentamente e non è raro che ci siano momenti di riacutizzazione del dolore.
Il fatto che le onde d’urto abbiano già portato beneficio è comunque un segnale positivo. È importante continuare a proteggere il tendine, utilizzando regolarmente le solette in gel o un piccolo rialzo e scegliendo scarpe ben ammortizzate, perché togliendo questi supporti il carico aumenta e il dolore può riapparire, proprio come ha notato.
Prosegua con la fisioterapia integrando con esercizi specifici indicati dal terapista: rinforzano e allungano gradualmente il tendine, favorendo una guarigione più stabile. Se nei prossimi mesi il dolore non dovesse migliorare, il fisiatra o l’ortopedico potrà valutare con una nuova ecografia o risonanza se siano utili altri trattamenti o un ulteriore ciclo di onde d’urto.
Con pazienza e continuità i progressi tendono a consolidarsi, anche se il percorso può essere più lungo di quanto ci si aspetti all’inizio.
la tendinopatia calcifica del tendine d’Achille è una condizione che richiede tempo e costanza: anche seguendo le terapie corrette i miglioramenti arrivano lentamente e non è raro che ci siano momenti di riacutizzazione del dolore.
Il fatto che le onde d’urto abbiano già portato beneficio è comunque un segnale positivo. È importante continuare a proteggere il tendine, utilizzando regolarmente le solette in gel o un piccolo rialzo e scegliendo scarpe ben ammortizzate, perché togliendo questi supporti il carico aumenta e il dolore può riapparire, proprio come ha notato.
Prosegua con la fisioterapia integrando con esercizi specifici indicati dal terapista: rinforzano e allungano gradualmente il tendine, favorendo una guarigione più stabile. Se nei prossimi mesi il dolore non dovesse migliorare, il fisiatra o l’ortopedico potrà valutare con una nuova ecografia o risonanza se siano utili altri trattamenti o un ulteriore ciclo di onde d’urto.
Con pazienza e continuità i progressi tendono a consolidarsi, anche se il percorso può essere più lungo di quanto ci si aspetti all’inizio.
Dott. Damiano Antognetti
Spec. in Medicina Fisica e Riabilitativa
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 175 visite dal 13/09/2025.
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