Quando la fisioterapia strumentale non funziona
in seguito ad un incidente stradale avvenuto a gennaio 2009
ho subito la lesione dei muscoli adduttore lungo, retto femorale, piriforme, e dei tendini della fascia semitendinosa posteriore e del collaterale mediale del ginocchio (tutti della gamba destra)
a causa di difficoltà diagnostiche e/o di mala sanità, purtroppo le lesioni mi sono state riscontrate soltanto a fine agosto dello stesso anno, a ben 7 mesi di ritardo dal trauma
da allora ho seguito dei protocolli riabilitativi presso un centro specializzato di fisioterapia
sono state eseguite oltre 70 sedute di fisioterapia strumentale, in particolare tecarterapia (resistiva e capacitiva biostimolante), laserterapia MLS, hilterapia, ultrasuonoterapia a contatto, magnetoterapia
nonostante gli sforzi dei fisioterapisti ed i diversi tentativi di modificare il protocollo per cercare di migliorarne gli effetti, ad oggi non ho risolto il problema, anzi è in parte peggiorato
in particolare risulta fibrotizzata la lesione al muscolo retto femorale, invariata la lesione al piriforme dx (oggetto di formazione di un granuloma, in via di apparente guarigione), in via di cicatrizzazione ma in parte ancora fibrotizzata la lesione all'adduttore lungo, peggiorate le lesioni al tendine collaterale mediale del ginocchio ed alla fascia semitendinosa posteriore della coscia (in prossimità dell'inguine, quest'ultima è oggetto di formazione di un nodulo)
le sopracitate diagnosi sono state oggetto di esame ecografico ripetuto ogni 45-60 giorni dopo il primo riscontro per seguire passo passo l'evolversi della situazione
con l'ultima ecografia, risalente a metà gennaio, si è riscontrato inoltre il versamento di liquido sinoviale proveniente dalle capsule articolari del ginocchio, ed il versamento di liquido sinoviale con relativo assottigliamento della membrana della capsula al livello inserzionale dell'anca, sempre per la gamba destra, probabilmente in seguito ad una recidiva flogosi da cattiva postura
i dolori sono sempre più difficili da sopportare, non mi permettono di mantenere una posizione fissa né da seduto, né in postura eretta, né disteso sul letto, non mi permettono neppure di svolgere regolare vita sociale e stanno causando uno stato di depressione già oggetto di analisi psicologica (ma questo è un altro discorso)
l'ortopedico, il fisiatra ed il fisioterapista che mi hanno finora seguito, non sanno più cosa consigliarmi
le terapia sopra citate sembrano non aver avuto particolare riscontro sul mio apparato locomotore, e la situazione va lentamente peggiorando
mi affido ad un suggerimento alternativo da parte di voi specialisti del settore, sperando che ve ne sia una valida
in particolare mi chiedo se esista un presidio ospedaliero dove è possibile seguire dei protocolli di fisioterapia più intensi, in eventuale regime di ricovero ospedaliero così da poter seguire più trattamenti al giorno
spero possiate aiutarmi, grazie in anticipo
ho subito la lesione dei muscoli adduttore lungo, retto femorale, piriforme, e dei tendini della fascia semitendinosa posteriore e del collaterale mediale del ginocchio (tutti della gamba destra)
a causa di difficoltà diagnostiche e/o di mala sanità, purtroppo le lesioni mi sono state riscontrate soltanto a fine agosto dello stesso anno, a ben 7 mesi di ritardo dal trauma
da allora ho seguito dei protocolli riabilitativi presso un centro specializzato di fisioterapia
sono state eseguite oltre 70 sedute di fisioterapia strumentale, in particolare tecarterapia (resistiva e capacitiva biostimolante), laserterapia MLS, hilterapia, ultrasuonoterapia a contatto, magnetoterapia
nonostante gli sforzi dei fisioterapisti ed i diversi tentativi di modificare il protocollo per cercare di migliorarne gli effetti, ad oggi non ho risolto il problema, anzi è in parte peggiorato
in particolare risulta fibrotizzata la lesione al muscolo retto femorale, invariata la lesione al piriforme dx (oggetto di formazione di un granuloma, in via di apparente guarigione), in via di cicatrizzazione ma in parte ancora fibrotizzata la lesione all'adduttore lungo, peggiorate le lesioni al tendine collaterale mediale del ginocchio ed alla fascia semitendinosa posteriore della coscia (in prossimità dell'inguine, quest'ultima è oggetto di formazione di un nodulo)
le sopracitate diagnosi sono state oggetto di esame ecografico ripetuto ogni 45-60 giorni dopo il primo riscontro per seguire passo passo l'evolversi della situazione
con l'ultima ecografia, risalente a metà gennaio, si è riscontrato inoltre il versamento di liquido sinoviale proveniente dalle capsule articolari del ginocchio, ed il versamento di liquido sinoviale con relativo assottigliamento della membrana della capsula al livello inserzionale dell'anca, sempre per la gamba destra, probabilmente in seguito ad una recidiva flogosi da cattiva postura
i dolori sono sempre più difficili da sopportare, non mi permettono di mantenere una posizione fissa né da seduto, né in postura eretta, né disteso sul letto, non mi permettono neppure di svolgere regolare vita sociale e stanno causando uno stato di depressione già oggetto di analisi psicologica (ma questo è un altro discorso)
l'ortopedico, il fisiatra ed il fisioterapista che mi hanno finora seguito, non sanno più cosa consigliarmi
le terapia sopra citate sembrano non aver avuto particolare riscontro sul mio apparato locomotore, e la situazione va lentamente peggiorando
mi affido ad un suggerimento alternativo da parte di voi specialisti del settore, sperando che ve ne sia una valida
in particolare mi chiedo se esista un presidio ospedaliero dove è possibile seguire dei protocolli di fisioterapia più intensi, in eventuale regime di ricovero ospedaliero così da poter seguire più trattamenti al giorno
spero possiate aiutarmi, grazie in anticipo
[#1]
Gentile utente,
mi dispiace per le sue "disavventure" sanitarie,
posso assicurare che,
fortunatamente,
casi sfortunati come i suoi non sono così diffusi.
Andando nel pratico valuto in particolare:
"mi affido ad un suggerimento alternativo da parte di voi specialisti del settore, sperando che ve ne sia una valida
in particolare mi chiedo se esista un presidio ospedaliero dove è possibile seguire dei protocolli di fisioterapia più intensi, in eventuale regime di ricovero ospedaliero così da poter seguire più trattamenti al giorno".
Penso sia abbastanza chiaro e palpabile che è molto difficile/impossibile,
riuscire a fornirle suggerimenti alternativi,
vista la sua storia,
anche valutandola "de visu",
con esame obiettivo particolareggiato ed approfondita anamnesi,
si figuri con il mezzo informatico.
Di conseguenza,
il mio consiglio è quello di non demordere e continuare nella ricerca dello Specialista/i,
presenti sicuramente anche nella sua zona di residenza.
La ricerca va effettuata confrontandosi con il suo medico di base e/o con esperienze di altri pz, familiari, amici,
a volte il passa parola, se ben ponderato,
può rivelarsi utilissimo.
Per quanto riguarda l'esistenza di presidi ospedalieri dove sia possibile eseguire dei protocolli più intensi...
Esistono in tutta Italia, NON IN CONVENZIONE CON IL SSN, perciò a totale carico dell'utente.
Discorso diverso è la validità di tali centri che NON sono in grado di riferirle,
poichè bisognerebbe conoscere direttamente le strutture.
Tenga presente che nel momento in cui lei trova lo Specialista che le ispiri FIDUCIA e si affida alle sue specifiche competenze,
lo stesso sarà sicuramente in grado di ben consigliarle ed accompagnarla nella diminuzione,o,
nel migliore dei casi,
nella risoluzione dei suoi disturbi.
In bocca al lupo!
mi dispiace per le sue "disavventure" sanitarie,
posso assicurare che,
fortunatamente,
casi sfortunati come i suoi non sono così diffusi.
Andando nel pratico valuto in particolare:
"mi affido ad un suggerimento alternativo da parte di voi specialisti del settore, sperando che ve ne sia una valida
in particolare mi chiedo se esista un presidio ospedaliero dove è possibile seguire dei protocolli di fisioterapia più intensi, in eventuale regime di ricovero ospedaliero così da poter seguire più trattamenti al giorno".
Penso sia abbastanza chiaro e palpabile che è molto difficile/impossibile,
riuscire a fornirle suggerimenti alternativi,
vista la sua storia,
anche valutandola "de visu",
con esame obiettivo particolareggiato ed approfondita anamnesi,
si figuri con il mezzo informatico.
Di conseguenza,
il mio consiglio è quello di non demordere e continuare nella ricerca dello Specialista/i,
presenti sicuramente anche nella sua zona di residenza.
La ricerca va effettuata confrontandosi con il suo medico di base e/o con esperienze di altri pz, familiari, amici,
a volte il passa parola, se ben ponderato,
può rivelarsi utilissimo.
Per quanto riguarda l'esistenza di presidi ospedalieri dove sia possibile eseguire dei protocolli più intensi...
Esistono in tutta Italia, NON IN CONVENZIONE CON IL SSN, perciò a totale carico dell'utente.
Discorso diverso è la validità di tali centri che NON sono in grado di riferirle,
poichè bisognerebbe conoscere direttamente le strutture.
Tenga presente che nel momento in cui lei trova lo Specialista che le ispiri FIDUCIA e si affida alle sue specifiche competenze,
lo stesso sarà sicuramente in grado di ben consigliarle ed accompagnarla nella diminuzione,o,
nel migliore dei casi,
nella risoluzione dei suoi disturbi.
In bocca al lupo!
Urbano Giulio Pio MD
Specialista Medicina Fisica Riabilitazione
e Psicoterapia
3398917774(h16-20)
NB: il consulto NON sostituisce la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.1k visite dal 18/02/2010.
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