Un fortissimo dolore

Carissimi dottori,sono un "giovane"di 43 anni.A causa di una caduta (avvenuta 4 mesi fa)ho avvertito un fortissimo dolore in zona lombo-sacrale.Dalla risonanza che ho fatto non risultano esserci danni,ma ho ancora forti dolori e ho problemi seri nel camminare e nel guidare la macchina,tant'e' vero che adesso non guido piu'.L'ortopedico mi ha consigliato di fare fisioterapia graduale...ma io ho paura a farla perche' temo di farmi piu' male e credo che col tempo tutto passera'...sto sbagliando approccio?E' peggio restar fermi ad aspettare?Ditemi voi.....
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Dr. Alberto Giattini Medico fisiatra 90
Gentile utente,
se non ci sono state lesioni importanti come fratture o lussazioni, è possibile che la caduta possa avere stimolato un problema vertebrale, magari di natura listesica (scivolamento di una vertebra)tale da indurra dolore.
Consiglio, sempre se non ci sono fratture ginnastica posturale globale da effettuarsi quotidianamente per 2-3 settimane.
Buon lavoro

Alberto Giattini
Fisiatra

Dr Alberto Giattini
Fisiatra

[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Gentilissimo dott. Giattini la ringrazio per la risposta.Il mio dubbio e' che ci sia un interessamento midollare.Puo' essere?,nonostante dalla risonanza magnetica non si veda niente(cioe' niente ernie e cose del genere)?E se cosi' fosse mi potrebbe far male fare ginnastica posturale o e' conveniente farla lo stesso?
Cordiali saluti!
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Dr. Alberto Giattini Medico fisiatra 90
A parte il fatto che il midollo termina a livello della prima vertebra lombare dopo di che inizia la "cauda equina", cioè quel fascio di nervi che vanno a svolgere la loro funzione a livello delle gambe e dei piedi. Se ci fosse interessamento midollare il problema non sarebbe il dolore, ma notevole riduzione della forza nei muscoli delle gambe (quando va bene) fino alla paralisi completa degli arti inferiori, incontinenza o ritenzione vescicale o rettale, anestesia cutanea dal punto della lesione in giù. Anche nelle lesioni parziali i sintomi sono talmente evidenti (per lei e per il medico)da lasciare pochi dubbi. Se il sintomo prevalente è il dolore, può stare tranquillo, il midollo è a posto. E' sicuro che non ci sono problemi a livello del coccige? Nel dubbio basta una radiografia. Per la posturale non vedo controindicazioni (sempre nella certezza che non ci sono fratture)

Alberto Giattini
Fisiatra
[#4]
dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Nella risonanza il coccige si intravede in buona parte,credo che sara' stato escluso un problema pure li'...o ne devo parlare con il medico per precisare??
Sono sicurissimo di avere ritenzione rettale come se non avessi piu' il controllo di quei muscoli ,INSENSIBILITA' TOTALE,infatti soffro di stipsi dal momento del trauma.Il mio medico mi ha dato un farmaco a base di erbe che non aiuta molto e temo che il problema sia piu' grande.
Dopo questo incidente non posso piu' fare quasi niente,anche a lavoro non posso piu' stare seduto ma devo muovermi in continuazione e soprattutto stare in piedi.Mi capita spesso di ritrovarmi con le gambe "addormentate".
A casa sto sempre a letto e non esco piu'.Non posso abbassare il busto in avanti e se mi cadessero le chiavi per terra non saprei come fare.
Mi dica lei cosa posso fare..
Cordiali saluti!
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Dr. Alberto Giattini Medico fisiatra 90
Dai sintomi non mi sembra che ci sia necessariamente un problema midollare, la ritenzione è una cosa e la stipsi è un'altra. Le consiglio comunque una visita neurologica.

Dott. Giattini

Fisiatra
[#6]
dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Un'ultima domanda gent.dott. Giattini, se il neurologo riscontrasse qualcosa, sarebbe pericoloso fare la riabilitazione?O con la riabilitazione potrei migliorare la mia condizione attuale?
Devo rassegnarmi oppure ho la possibilita' di ritornare come prima?
Inoltre il caldo estremo di questi giorni facilita la guarigione o e' deleterio??
Grazie ancora!
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Dr. Alberto Giattini Medico fisiatra 90
Qualsiasi cosa riscontrasse il neurologo in base ai sintomi che ha descritto non è controindicata la riabilitazione, che comunque andrebbe fatta, come tutte le terape, sulla base di una precisa diagnosi e non in maniera generica, trattando solo i sintomi. Per cui anche l'esito andrà rapportato alla diagnosi e qualunque essa sia non è influenzata dalle temperature ambientali.

Alberto Giattini

Fisiatra