Ernia l5-s1

Egr. Dottore, il mio lavoro mi porta a percorrere molti km in auto ( circa 60.000 per anno ), e molte ore al computer.
Da Luglio 2010 ho difficoltà ad appoggiare la gamba sinistra e ho forti dolori al nervo sciatico con particolare influenza sulla coscia e sul polpaccio. Ho già provveduto alla somministrazione di cortisone e altri antinfiammatori e tens , e sono stato anche con la gamba a riposo a letto per un certo periodo ( 10 gg ), ma con pochi risultati: solo dopo la cura di cortisone Bentelan sono riuscito ad appoggiare il piede a terra, nonostante il dolore, e a camminare lentamente . A seguito di risonanza magnetica del 13 gennaio 2011 , mi è stato diagnosticato : " L4-L5: segni di deidratazione a carico del disco e protusione posteriore a larga base del disco che impronta il sacco durale. Impegno discale biforaminale inferiore prevalente a destra ma senza evidente conflitto con le radici L4. Segni di artropatia interapofisaria. L5-S1 : segni involutivi discali. Nel contesto di una protusione posteriore a larga base del disco si rileva focale estrinsecazione erniaria laterale sinistra che impronta debolmente il sacco durale e disloca il tratto prossimale della radice S1 sinistra "
Da pochi giorni ho iniziato a prendere dei condroprotettori e ho preso appuntamento da un Chiropratico, e per quando sono a casa mi sono dotato di una sedia ergonomica, che mi permetterà di acquisire una posizione con la schiena eretta e con il peso scaricato sulle ginocchia .
Oltre a ciò, come dovrei procedere? .
Ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.

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Dr. Christian Brogna Neurochirurgo 105 2 12
Gentile Signore,

sono ormai più di 6 mesi che la sintomatologia dolorosa è iniziata.
Inoltre sembra essere refrattaria a diversi trattamenti, che le giovano in parte e solo per un breve periodo.
La RM della colonna mostra un quadro che potrebbe essere compatibile con la sua sintomatologia (E'necessario visionare le immagini e correlarle direttamente ad un esame clinico).
Le consiglio pertanto una visita specialistica neurochirurgica per valutare l'opportunità di un intervento chirurgico, eventualmente con tecnica microchirurgica mininvasiva.

Sinceramente,
Christian Brogna

Dr. Christian Brogna, MD, PhD
Neurochirurgo