Tendinosi inserzionale sovraspinato

Gioco a tennis da diversi anni ed a dicembre dello scorso anno ho cominciato ad avvertire un certo fastidio alla spalla dx(fastidio nell'alzare il braccio o nel ruotarlo). A marzo ho smesso di fare attività sportiva ed all'esame ecografico di fine marzo è risultata una peritendinite del sovraspinato. Ho effettuato una terapia con onde d'urto ad aprile, ma con successiva eco di fine maggio sono stati evidenziati "segni di lesione parziale del tendine sovraspinato con breccia tendinea occupata da fluido ipoanecogeno con fini echi che si estende sul versante bursale." A luglio la RM consigliatami non ha messo in luce per fortuna lesioni ma bensì "segni di tendinosi inserzionale del sovraspinoso a cui si associano fenomeni di osteite sottoarticolare in corrispondenza del trochite omerale. Coesiste modica quota di versamento che distende la borsa subacromiondeltoidea e minima falda intraarticolare gleno-omerale. Come di norma le altre strutture muscolo-tendinee della cuffia rotatori ed il tendine del capo lungo del bicipite. integro il cercine glenoideo".
Dopo 5 mesi di inattività sportiva, le cose vanno meglio ma ho comunque una non perfetta articolazione del braccio/spalla (la sento pesante) ed ho ancora fastidio nell'alzare completamente il braccio sopra la testa o nei movimenti rapidi dello stesso o nel prendere oggetti molto pesanti. Per riprendere a giocare a tennis debbo fare ulteriori terapie o fisioterapia mirata, o non potrò più riprendere l'attività sportiva?
Ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Giulio Pio Urbano Medico fisiatra, Psicoterapeuta 806 28 1
Gentile utente,

a mio parere con un ciclo di fisioterapia mirata dovrebbe avere almeno la risoluzione del:

". . . fastidio nell'alzare completamente il braccio sopra la testa o nei movimenti rapidi dello stesso o nel prendere oggetti molto pesanti."


L'eventuale ripresa dell'attività sportiva,

a mio parere,

può essere presa in considerazione solo dopo la completa scomparsa dei disturbi da lei attualmente lamentati.


Provi a concordare con il suo medico curante un controllo fisiatrico nella sua zona di residenza.

Vedrà che il collega con la valutazione obiettiva e degli esami in suo possesso

sarà in grado di poterla aiutare, impostando uno specifico programma ed idoneo trattamento riabilitativo.

Cordialità

Urbano Giulio Pio MD
Specialista Medicina Fisica Riabilitazione
e Psicoterapia
3398917774(h16-20)
NB: il consulto NON sostituisce la visita reale

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la cortese ed esauriente risposta. Volevo solo chiederle se devo comunque sottopormi preventivamente a visita fisiatrica o posso subito accedere ad un centro di fisioterapia ed affidarmi ai medici specialisti dello stesso?
Cordiali saluti.
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Dr. Giulio Pio Urbano Medico fisiatra, Psicoterapeuta 806 28 1
Gentile utente,

solitamente è il fisiatra del centro pubblico e/o privato che stila il programma riabilitativo che verrà poi effettuato dal fisioterapista.

Cordialità