La terribile paura che il mio fisiatra sia giunto superficialmente

Salve,
sono una ragazza di 17 anni e mi è stata diagnosticata una scoliosi ad S abbastanza pronunciata circa un anno fa. Il fisiatra mi disse che, a 16 anni, era già troppo tardi per poter risolvere il problema e per migliorare, ma potevo solo evitare che la scoliosi peggiorasse. Inoltre al momento della visita ricordo che non avevo mai dolori alla schiena e l'unico problema che mi comportava era l'avere il seno sinistro più in evidenza del destro, dunque un disturbo prettamente estetico a cui davo poco conto. Comunque per circa un anno, da allora ad oggi, ho praticato nuoto. Il vero problema me lo pongo solo adesso perchè dopo circa un anno comincio ad accusare forti dolori alla schiena dopo una giornata passata in piedi ed ho paura che il nuoto non sia servito a molto. Ecco quindi le mie domande. Aiuta realmente questo sport con questo tipo di problema? Inoltre è vero che la scoliosi a 16 anni non è più curabile e neanche migliorabile? Oppure se avessi fatto ginnastica correttiva o avessi portato un busto avrei potuto, o forse posso ancora, migliorare? Se non è più possibile come posso evitare che peggiori?
Ho la terribile paura che il mio fisiatra sia giunto superficialmente a conclusioni affrettate con il suo "non c'è niente da fare" ed in realtà avrei potuto fare qualcosa.
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione,
Cordiali saluti
Rosa
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Dr. Mirko Parabita Medico fisiatra 296 4 1
Un dismorfismo vertebrale, o scoliosi vera, deve essere trattata nel periodo nel quale l'osso è suscettibile di sufficiente palsticità, tale da poter rispondere a stimoli esterni (busto/ginanstica correttiva) che inducano la correzione del quadro, per l'appunto, dismorfico. A tal proposito un punto di partenza foindamentale è rappresnetato dalla valutazione del menarca (prima volta in cui si ha il ciclo) per valutare le capacità plastiche dell'osso. In generale il termine della crescita ossea si attesta intorno ai 20 anni. La scelta dell'adozione del busto è legata a diversi fattori, tra i quali il principale è rappresentato dall'entità della curva scoliotica, in relazione alla quale viene scelro il tipo di busto da utilizzare ed il tempo per il quale debba essere indossato. Attualmente, nel suo caso, effettivamente risulta difficile immaginare che la sua colonna possa essere passibile di sostanziali correzioni, ma, via web, risulta difficile esprimere un parere definitivo, rendendosi necessaria sia una corertta raccolta di dati anamnestici, sia la valutazione clinica e radiografica.
Per quanto attiene lo sport effettuato, essendo il nuoto uno sport "antigravitario" non offre gli stimoli adatti affinchè la colonna vertebrale riceva gli adeguati stimoli gravitari e quindi longitudinali/ascendenti, per una corretta crescita, risultando, invece, un ottimo sport per favorire lo stretching muscolare (ma non stimoli OSSEI). Non deve però arrendersi, suggerendole di ripetere una visita fisiatrica, stavolta ascoltando i consigli che il collega saprà darle, effettuando cicli di ginnastica correttiva e svolgendo uno sport di tipo "gravitario" più utile nel suo caso (anche senza abbandonare lo sport in acqua). Probabilmente l'adozione del busto, attualmente, risulta tardiva

Cordiali saluti

Dr. Mirko Parabita