Schiacciamento piede metatarso

Buongiorno Specialisti
Scusate se scrivo qui ma a ortopedia c’è la fila lunga, e le Vs due discipline hanno punti di contatto
Dunque, trauma schiacciamento piede di 21 mesi fa, su V°metatarso, con ematoma di ca 2 cm.
Avverto continuamente lo stimolo di “tirare” il piede, a mò di streching; sento il piede come “legato”; a volte pizzichi, e fastidio all'appoggio, come ci fosse un sasso, una disestesia mi hanno detto che si chiama. E male, a camminare!
Un paio di mesi fa ho fatto una elettroneurografia, il neurologo mi ha detto che i nervi sono nei limiti della norma, insomma che non ci sarebbero problematiche di nervi; il neurologo stesso mi ha parlato che nei traumi di questo tipo cioè nel mio caso da schiacciamento sono coinvolti i "tessuti molli" e ci vuole molto tempo a che questi tessuti molli si normalizzino. Sarà…
Stringatamente, i 3 ortopedici che mi hanno nel tempo visitato:
Il primo (che mi visitò 5 / 6 gg dopo il trauma) non dispose alcun presidio od ausilio (tutore, o fasciatura, o calza elastica o gambaletto o scarpone o prescrivermi stampelle o non so comunque qualche presidio o qualcosa che contenesse e/o che evitasse l’appoggio; non mi disse neppure che non dovevo caricarlo camminando…), prescrisse cerotti antinfiammatori, laser e tecar; ma è possibile che un ortopedico non si accorga se c’è da indicare una contenzione /ausilio? spero che non abbia sottovalutato la questione..
Il secondo ortopedico, un attempato emiliano, scrisse “…con modesta obiettività clinica” e mi disse ” Mo dai, su, che queste qua sono cose che si mettono a posto!”. Eh, ho visto come si mettono a posto..
Il terzo ortopedico essenzialmente scrisse “clinicamente piedi piatti pronati con conflitto peroneo astragalico peggiorato dall’evento traumatico. Rom conservato, non segni di instabilità. Indicazione: Plantare di sostegno della volta longitudinale. Nel tempo a secondo dell’handicap ev. trattamento chirurgico.”
La zona dove ebbi il trauma, verso il bordo esterno del piede, a metà piede, confrontato con l’altro piede, risulta cronicamente un po’ gonfio.
Cosa potrei fare a questo punto? Mi stavo chiedendo se potrebbe giovarmi qualche applicazione di Tecar magari ad alta potenza
Vi saluto cordialmente
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Dr. Luigi Leone Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport 83 10
Gentile Signore,
nella storia da lei riferita non vi è traccia alcuna di una qualsivoglia indagine radiologica effettuata a carico del suo piede.
Pertanto potrebbe essere utile effettuare una risonanza magnetica del piede infortunato visto il perdurare a quasi due anni dal trauma dei disturbi da lei riferiti.
L'indagine radiologica da me suggerita non esclude assolutamente anzi al contrario richiede la partecipazione attiva di uno specialista medico di sua fiducia che esamini in contemporanea sia il suo piede che le immagini radiologiche.
Cordiali saluti

Dr. Luigi Leone
Specialista in Ortopedia e Traumatologia, in Fisiatria e in Medicina Sportiva

[#2]
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Utente
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Dottor Leone buondì,
prima cosa La ringrazio per la Sua risposta. In effetti non avevo inserito il referto della Risonanza, per non "appesantire" troppo il primo inserimento. Lo inserisco ora, riferendo che l'apparecchiatura era di 1,5 Tesla e mi fecero RMN di 1 ora, 1/2 ora circa per la caviglia e 1/2 ora per il piede (furono prodotte 165 immagini) . L'effettuai giusto 1 anno fa, nell'aprile del 2017, e quindi 10 mesi dopo del trauma.
Per completezza c' è da dire che anche se nel referto si cita di fratture, fratture vere e proprie pare che non ci furono, o almeno questo è quello che mi dissero sia il radiologo dell'ospedale la mattina dopo del trauma, che l'ortopedico che mi visitò

REFERTO RM:

"Irregolarità della corticale e della trabecolare spongiosa al terzo medio - prossimale del quinto metatarso, come da esiti di frattura in asse. Residua modesta disomogeneità della intensità del segnale del midollo osseo, come da fenomeni riparativi.
Di minore entità la irregolarità della trabecolatura spongiosa peronale, come da esiti di frattura intraspongiosa. A questo livello non vi sono alterazioni residue della intensità del segnale del midollo osseo.
Non altre alterazioni delle componenti scheletriche. Regolari i rapporti articolari.
Nella norma le componenti tendinee e legamentose comprese nelle immagini.
Regolare il profilo della sella astragalica, in assenza di lesioni osteocondrali."

Inoltre riferisco che 3 mesi dopo il trauma, nel settembre 2016, feci una ecografia - e poi seppi dal mio medico che l'ecografista è assai competente e più di 30ennale esperienza, che (forse troppo laconicamente) refertava:
"Si esamina il piede destro. Non sono presenti ematomi a livello del patch tarso e alla base dei metatarsi. Non si rilevano alterazioni dei tendini estensori ed ai legamenti del comparto laterale della caviglia"
Infine, e concludo, il fatto che sia questa ecografia che la RMN non mettono in luce problemi tendinei, contrasterebbe (forse) con quanto mi disse il radiologo che mi fece le lastre dopo i ltrauma, da cui tornai dopo aver letto la risonanza, e mi accolse nel suo studio all'ospedale; ero tornato per chiedergli precisazioni sul fatto che lui 1 anno prima non riscontrò fratture ma la RMN ne cita "come da esiti di fratture in asse"; il radiologo allora dopo aver riesaminato le lastre che mi fece l'anno prima, e dopo aver visto alcune immagini della RMN e fattomi lui (chiudendo un occhio sulla prassi, quel giorno aveva tempo ) una ecografia mirata, mi disse che fratture non ci furono ma c'erano aspetti di "Tendinosi; non versamento nè falda fluida" (così scrisse dietro i tagliandini della ecografia).
Dottore se può darmi qualche indicazione su come potrei a questo punto procedere, sperando un pò di migliorare la mia situazoione, La ringrazierei molto.
Cordialità e grazie
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Dr. Luigi Leone Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport 83 10
Gentile Signore,
le confermo quanto già consigliato: ripetere la indagine radiologica (risonanza magnetica), visto che è trascorso un anno da quella effettuata ad aprile 2017, con il consulto di uno specialista ortopedico di sua fiducia che controlli il suo piede ed osservi in contemporanea le immagini radiologiche della nuova risonanza magnetica.
Cordiali saluti
[#4]
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Utente
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Buonasera dottor Leone
ah quindi mi consiglia di ripetere la Risonanza Magnetica; non sarà semplice trovare il modo per effettuarla, ci proverò.
Dice che sarebbe meglio rifarla nella struttura dove l'ho fatta 1 anno fa, oppure è uguale il luogo?
Saluti cordiali e grazie
[#5]
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Utente
Utente
Piede con sensazione di "rattrappimento", che "tira" da dentro...e un pò come ci fosse all'interno "pelle appiccicata"...e disturbo all'appoggio..
Cosa potrebbe essere e cosa potrei farci (fisioterapia, etc)?
Saluti cordiali e grazie
[#6]
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Utente
Utente
Ieri sono andato dal mio Curante e sono riuscito a farmi prenotare una visita ortopedica; dovrò confidare nella buona sorte di trovare uno Specialista che mi prescriva la RMN....
Cordialità
[#7]
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Utente
Buonasera,
avevo inserito la RMN ed una ecografia in regime USL effettuata 3 mesi dopo il trauma, omettendo di inserire la prima ecografia effettuata in una clinica privata, da cui fui inviato dalla mia Legale, 12 giorni dopo il trauma.
La inserisco ora, questo è il referto:

"L’indagine ecografica eseguita sul versante dorsale della caviglia e del piede destro ha evidenziato la presenza di una falda fluida di versamento sinoviale in sede periastragalica anteriore superiormente, in corrispondenza dell’articolazione astragalo scafoidea, che si estende per un diametro massimo di 1,6 cm circa.
E’ inoltre apprezzabile una tenosinovite settoriale dell’estensore lungo delle dita.
Presenza di falda di ematoma a livello della base del quinto metatarso che si estende per un diametro massimo di circa 2,1 cm.
Aspetti di tendinite dell’estensore del quarto e del quinto raggio a livello dei corrispondenti metatarsi."

Cordialità
[#8]
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Buongiorno
ma effettuare una Risonanza Magnetica senza la prescrizione medica, ma portando i vecchi referti, e dove la si può effettuare?
Intendo in zona Romagna, o Marche, nel raggio più o meno di 1 centinaio di Km da Rimini..
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Buongiorno
ho fatto la visita ortopedica con USL e lo specialista è stato un pò "scarno", seppur molto cordiale..mi ha semplicemente prescritto che devo fare i plantari ortopedici previa valutazione baropodometrica statica e dinamica, per piedi un pò piatti (e pronati)...non ha indicato in che materiale devono essere questi plantari, se rigidi, se morbidi...spero che lo sappiano bene quelli della sanitaria - ortopedia..
Mi ha detto che non è da chirurgia il piede, e non mi ha prescritto nessun esame diagnostico strumentale.
[#10]
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Buonasera

la vedo ardua fare una RMN poi di qualità almeno 1,5 Tesla senza una prescrizione medica; se qualche Specialista conosce una struttura che la esegue in zona EMILIA ROMAGNA - MARCHE entro 100 /120 Km da Rimini, può cortesemente comunicarmi gli estremi che li contatto, grazie.

E per il materiale adatto con cui costruire PLANTARI ORTOPEDICI, visto che nei referti non è indicato, chi lo decide? il TECNICO ORTOPEDICO?

Saluti cordiali e grazie

PS:sempre un gran fastidio al piede, piede che tira continuamente, al mattino presto un pò meno ma poi contnuamente, non ha pace, e fastidio / male a camminare, per colpa della disestesia all'appoggio...qui mi sa davvero che dovrò iniziare a prendere il LYRICA come mi aveva prescritto la fantasiosa Neurologa, anche se il mio Medico è piuttosto dubbioso (veda lei, decida lei se prenderlo, mi disse...) e la mia cugina Psichiatra mi ha detto "Lascia perdere il LYRICA e cerca di camminare, se non altrimenti controiindicato". Un problema, anzi più di 1 problema...
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Buongiorno Specialisti
nessuno con cui colloquiare di zona MARCHE - EMILIA ROMAGNA?
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Buona sera Dottor Leone, e buona sera ai fruitori del Sito
Tempo fa mi consigliò di effettuare una nuova Risonanza Magnetica, finalmente l'ho effettuata.

Apparecchiatura sempre di 1,5 Tesla, RMN Piede e caviglia
Questo il referto:

" Al controllo odierno, confrontato con una precedente analoga indagine dell'aprile 2017, non più presente l'edema spongioso del quinto metatarso della metà prossimale; residua una esile banda iperintensa nelle sequenze ad alto contrasto intrinseco, con decorso longitudinale.
Anche a livello peroneale, è tuttora presente esile banda iperintensa a decorso obliquo che coinvolge il malleolo, del tutto invariato, quale esito di frattura intraspongiosa.
Non evidenza di alterazioni delle strutture legamentose di caviglia..
Ridotta la volta plantare.
Non alterazioni dei complessi legamentosi della sotto - astragalica; circoscritta focalità interessa la spongiosa dell'astragalo e la porzione media (7 mm) da piccola componente cistica.
Minima quota fluida reattiva intraarticolare tibioastragalica, con minima distensione del recesso posteriore.
Regolari i tendini achilleo e della fascia plantare"
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Utente
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Salve
i disturbi continuano, che fare?
Infiltrazioni acido ialuronico?
magnetoterapia?
tecar?
camera iperbarica?
I plantari aiutano a diminuire questo senso di piede che "tira" e questa fastidiosissima sensazione di corpo estraneo all'appoggio sotto il 5 metatarso?
Grazie
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.
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Salve
sempre con problemi al piede, rinnovo il consulto magari qualche Medico potrà rispondermi...in particolare per questo senso continuo di piede che "tira" e un pò di formicolii, punzecchi, etc, sempre dalla medesima zona parte anteriore vicino alle dita e un pò verso il basso cioè verso la pianta piede..mi hanno parlato del farmaco Lyrica, chissà se può far star meglio, ma un pò temo gli effetti collaterali, ho letto che tra l'altro induce problemi alla minzione, già io soffro di prostata quindi sarebbe un ulteriore problema...
Se riuscissi mi "allungherei" da solo il piede a mò di streching, se servisse a qualcosa...
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Buongiorno
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Buonasera,
trauma 5 metatarso 2 anni e mezzo fa, ora sensazioni del piede che tira verso le dita piccole di continuo e un po’ formicolii e punzecchiature; fastidio al contatto corpo estraneo all'appoggio piede, disestesia! devo dire che purtroppo in gennaio specie il tirare e i fastidi in genere sono aumentati, io ho anche messo in relazione questo improvviso peggioramento con la incredibile coincidenza dei plantari, o che non mi sono bene abituato, o che mi hanno modificato qualcosa nel piede, o che non sono confezionati al meglio, sta di fatto che dopo un po’ che ho iniziato a calzarli, ho notato peggioramento sintomi. Domani vado al controllo del consumo plantari dal Tecnico Ortopedico che li ha costruiti, in questi 2 anni gli Ortopedici ed i Fisiatri mi hanno continualmente consigliato di calzare i plantari, ora io i plantari li ho fatti ed ora sto peggio.
Spero che almeno non mi abbiano provocato danni irreversibili.
[#18]
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Salve...sensazioni di spini all'appoggio, fastidi e dolore, disestesie, parestesie, formicolii..ogni passo sono spini, anche con le ciabatte
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Buongiorno
attendo consigli, se possibile, grazie
[#20]
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Buongioro Dottori
qui non si possono fare nominativi lo so, comunque io per il mio problema piede sto cercando un Ortopedico che sia specializzato su Arti inferiori, possibilmente in zona Romagna - Marche, al massimo 1 centinaio di Km da Rimini; gli Ortopedici ed i Fisiatri che in questi 2 anni e mezzo mi hanno visitato, non dico che non fossero degni Specialisti, ma poi scopersi che erano specializzati in altri distretti corporei e non nei piedi.
Qui ci vuole un ortopedico specialista piedi che abbia anche competenze e conoscenze su questioni neurologiche tipo "neuropatie periferiche" ed Algodistrofie.
Cordialità
[#21]
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Utente
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Salve,
combatto sempre coi miei mali e fastidi al piede - e camminare al lumicino ovviamente - la neurologa mi ha dato Gabapentin a basso dosaggio (100 mg X 3 al dì) ma è giusto un tentativo e al momento dopo circa 1 mese di terapia, effetto benefico zero..mi chiedo pure se ha senso che io continui a prenderlo, infatti pure lei in qualche modo espresse dubbi pur prescrivendolo: "Può tentare trattamento con antinevralgici (Gabapentin 100 fino a 1 x 3) se vantaggioso e ben tollerato".
E non mi è dato di sapere se questi disturbi di piede che tira e disestesia all'appoggio, siano di problematica ortopedica o neurologica,cioè la neurologa ha refertato "Verosimile persistente modesta neuropatia irritativa neuroperiferica distale esito del pregresso trauma", ma può questa diagnosi giustificare i miei disturbi? dubbioso.
Qua è un marasma: Ortopedico, Fisiatra, Neurologo, Algologo..non so più a chi affidarmi
[#22]
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Utente
Utente
Salve
una Neurologa mi ha detto di prendere il Gabapentin per il dolore neuropatico, ma un Ortopedico che mi ha visitato mi ha detto assolutamente di non prenderlo.
Confusione totale, e non solo mia.
[#23]
dopo
Utente
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Ma perchè molto spesso i medici affrontano le questioni con tanta - troppa leggerezza e non dispongono le necessarie indagini?
Se nei primi tempi dal trauma a qualcuno veniva in mente di farmi fare una risonanza si sarebbe visualizzato l'edema osseo al 5 metatarso e si sarebbero quindi presi gli opportuni provvedimenti, tipo la limitazione al carico, cosa che nessuno mi ha mai detto, e forse io ora non avrei questo dolore cronico al piede, piede dolorante e fastidio all'appoggio e sensazioni fastidiose varie tipo sentir costantemente "tirare" dentro il piede.
Anche l'impiegato di banca non maneggia soldi suoi, ma lui sta attento quando gli passano denari per le mani; e perchè allora il medico non deve fare attenzione alla salute delle persone con cui ha a che fare, visto che la salute è assai più importante del denaro?
[#24]
dopo
Utente
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Buongiorno
ho fatto una terza RMN a 1.5 tesla piede e caviglia pochi giorni fa ora ritirerò referto e tra una settimana farò Rx sotto carico sia piede dx che sx, spero poi si riesca finalmente a fare una diagnosi...dopo 3 anni....se inizio a pensare che è una cosa vergognosa, temo di non esagerare...
[#25]
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Utente
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Salve,
ho appena letto il referto di una Risonanza (a 1.5 Tesla) piede e caviglia, e se qualcuno può aiutarmi a decifrare, perchè sono un pò in confusione, e spiego il perchè. Perchè l'anno scorso mi misero per iscritto che L'EDEMA del V metatarso non c'era più (Riporto parte di referto: "Al controllo odierno, confrontato con una precedente analoga indagine dell'aprile 2017, non più presente l'edema spongioso del quinto metatarso della metà prossimale; residua una esile banda iperintensa nelle sequenze ad alto contrasto intrinseco, con decorso longitudinale") ma ora in questo nuovo referto mi pare che parlino di EDEMA. Mi interessa il V metatarso, non tanto il malleolo peronale.
In poche parole. dopo 3 anni dal trauma, c'è o non c'è questo EDEMA al V Metatarso? e ci sono evidenze di ALGODISTROFIA?
Grazie
Questo il nuovissimo referto
"Indagine eseguita con tecnica SE e STIR con sezioni orientate sul piano assiale, coronale e saggitale.
L’esame odierno viene confrontato con precedente analoga indagine eseguita in altra sede in data 08/06/2018.
Al terzo prossimale della diafisi del V metatarso, sul versante esterno, permane sfumata banda di iperintensità di segnale della spongiosa, precedentemente segnalata, per circoscritta sofferenza edematosa.
Si confermano gli esiti di sottile frattura composta intraspongiosa del malleolo peroneale, con normale intensità di segnale.
Non si rilevano alterazioni a carico delle strutture capsulo legamentose.
Appianamento della volta plantare.
Cavitazione geodica di circa 7 8 mm nel contesto del corpo del calcagno.
Non evidenza di raccolte flogistiche né di versamenti nelle guaine tendinee sia del comparto esterno, che di quello mediale.
Normale aspetto della fascia plantare e del tendine d’Achille"
[#26]
dopo
Utente
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Buonasera,
come dispose l'Ortopedico specialista dei piedi, oltre alla Risonanza magnetoica ho effettuato pure le lastre RX sotto carico (avevo fatto le normali 3 anni fa) e praticamente non apportano nessuna novità a quanto già ci è noto; si riferisce dell'appiattimento bilaterale della volta plantare e di un appena accennato valgismo degli alluci
[#27]
dopo
Utente
Utente
Buonasera
ah niente, c'è poco da dire: Fisiatri ed Ortopedici che mi visitarono, specie nel primo anno dal trauma, svogliati, frettolosi e pure incompetenti (e potrei spiegare il perchè), mentre qui on line, un pò.....diciamo assenti!
[#28]
dopo
Utente
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Salve
ho l'impressione che queste RMN dicono e non dicono....
nessuno neppure visitandomi che mi dice chiaramente che c'è una relazione tra quelle "sfumate bande iperintense" o "tracce di edema osseo per sofferenza edematosa" o più o meno diciture simili coi miei disturbi...con decorso longitudinale....al 5 metatarso.
Negli ultimi mesi mi hanno visto 2 ortopedici secondo loro non c'è l'algodistrofia, sta di fatto che i disturbi ci sono...
[#29]
dopo
Utente
Utente
Sembra non ci sia algodistrofia, ma pare residui di edema blande alterazioni di segnale 5 metatarso ma i problemi permangono..
[#30]
dopo
Utente
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BUONGIORNO
mi verrebbe da alzare un pò la voce ma lasciamo perdere, volevo capire, ma possibile che non si riesca a capire da cosa dipende questa tensione al piede, questo senso del "tirare" specie verso le dita le dita piccole, che non ne vuole sapere di attenuarsi e sta diventando insopportabile e va alla testa?
A giorni ritirerò le scarpe fatte su misura con un plantare che all'inizio mi sbagliarono e poi lo feci corregegre, speriamo sia idoneo..voglio dire ci può essere speranza che un buon plantare migliori la situazione?
da cosa dipende questo "tirare"? dai muscoli, dai tendini o cosa? il trauma è di inizio giugno 2016...
Saluti cordiali e grazie
[#31]
dopo
Utente
Utente
Nell'ultimo consulto Ortopedico:

Si consiglia:
-
Recupero della deambulazione normale, con appoggio plantigrado
-
Provare il plantare in possesso
-
Scarpe con minore conflitto al V dito, parte laterale

Ora il discorso è questo, poichè anche la Fisiatra scrisse scarpe con tacco basso e punta larga....io ho fatto fare le scarpe su misura con i nuovi plantari, e giustamente il costruttore mi ha detto che ha seguito la linea dei plantari e andando l'altro giorno alla prova calzature, cioè non è che davanti sono proprio larghissime ma seguono una linea un pò a "scalare" per intenderci..ora ho il sacro terrore che abbia fatto fare un lavoro non idoneo, e perdita di tempo..
E poi: cosa significa "Scarpe con minore conflitto al V dito, parte laterale" non so qualcuno me l opuò spiegare
Grazie
[#32]
dopo
Utente
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E' cambiato tutto qui sul sito non si riesce più a colloquiare con alcun specialista...mah!
[#33]
dopo
Utente
Utente
Io 3 anni e mezzo fa, nel giugno 2016 subì una trauma al piede a livello un po’ del 4 ma soprattutto del 5 metatarso; mi fecero cadere un monitor di pc piatto sul piede, che sfortuna, calzava leggerissime espadrillas..quasi scalzo...
Purtroppo e sono pure piuttosto risentito con i vari specialisti (mio medico incluso, anzi lui fu il primo a trascurarmi, era pure perplesso se farmi fare le RX ..) che mi visitarono dall’immediato post trauma e nei mesi successivi, in quanto nonostante io ad un certo punto iniziai a richiedere una Risonanza magnetica, mi fu sempre negata: No, la risonaza no..la risonanza?? No no la risonanza no , queste le le frasi che mi sentì pronunciare da vari Ortopedici e Fisiatra. Poi finalmente un Fisiatra dopo 11 mesi la impose, e venne fuori che (nonostante avessi effettuato varie fisioterapie, tipo laser e 7 8 tecar e poi dopo 6 mesi ancora laser e 10 ultrasuoni) quello che potrete ben leggere; in poche parole c’era frattura intraspongiosa trabecolare ed edema osseo, quindi se c’era quella evidenza dopo 11 mesi e dopo le cure, figuriamoci subito come sarebbe stata evidente! Niente..e anche iol Vs collega Radiologo....la mattina succesiva al truma si limitò alle Rx che vedevano il 5 metatarso senza alcuna anomalia, gli ci voleva molto per prescrivermi una indagine di secondo livello tipo RMN? Tra l’altro pare sia anche valido ed esperto, ma con me fu un po’ superficiale, questa purtroppo è l’evidenza dei fatti accaduti....poi l’anno dopo lo andai a trovare con la prima RMN, lui gentilmente mi fece accomodare davanti al suo pc e mi mostrò la zona di edema al 5 metatarso con la zona più chiara; io gli chiesi Ma perché dottore non mi fece fare una RMN? Lui più o meno rispose che in ambito come risultavo io (forse tramite PS ma io avevo la richiesta da Guardia medica) se i raggi non evidenziano nulla, non si procede ad indagare succesivamente eh!! e poi ortopedici e fisiatra che come detto, mi negarono la risonanza.
Vengo al punto, io riporto qua le 3 RMN effettuate a distanza di 1 anno l’una dall’altra e tutte nel medesimo periodo (circa) stagionale.
Quello che voglio capire: ma di questo edema, quanto ne è rimasto? Il mio medico (forse per incoraggiarmi) dice che nulla sarebbe cambiato anche se ci si fosse accorti subito, lui dice ma io non la penso come lui e sono piuttosto convinto che con quei farmaci come si chiamano bisfosfonati s edai in tempo oggi l’edema sarebbe sparito e non avrei più problemi!
Io sento il piede un po’ come tirasse specie verso le dita piccole, questo a risposo, con la scarpa in carico il disturbo non c’è più ma ci sons ensazioni fastidiose al contatto scarpa suolo etc
Aggiungo che nel trauma si formò un sottostante al 5 metatarso ematoma di ca 2 cm (da ecografia), poi in qualche mese riassorbito.
Infine la domanda delle domande (so che non sarebbe proprio di Vs specifica competenza, va beh..): dopo 3 anni e mezzo da un evento traumatico come descritto, se ancora (e o poco o tanto certo ci sarà) c’è edema osseo al 5 metatarso, che terapie fisice / strumentali o farmaci si potrebbero utilizzare per liberare l’osso da questo dannato edema? oppure ormai non c’è più speranza che quel residuo di edema svanisca?
Grazie tantissime!

Le 3 RMN tuttea 1.5 tesla - piede e caviglia la 1 e la 3 effettuate in medesima clinica.

Aprile 2017
"Irregolarità della corticale e della trabecolare spongiosa al terzo medio - prossimale del quinto metatarso, come da esiti di frattura in asse. Residua modesta disomogeneità della intensità del segnale del midollo osseo, come da fenomeni riparativi.
Di minore entità la irregolarità della trabecolatura spongiosa peronale, come da esiti di frattura intraspongiosa. A questo livello non vi sono alterazioni residue della intensità del segnale del midollo osseo.
Non altre alterazioni delle componenti scheletriche. Regolari i rapporti articolari.
Nella norma le componenti tendinee e legamentose comprese nelle immagini.
Regolare il profilo della sella astragalica, in assenza di lesioni osteocondrali."


Giugno 2018
"Al controllo odierno, confrontato con una precedente analoga indagine dell’aprile 2017, non più presente l’edema spongioso del quinto metatarso della metà prossimale; residua una esile banda iperintensa nelle sequenze ad alto contrasto intrinseco, con decorso longitudinale.
Anche a livello peroneale, è tuttora presente esile banda iperintensa a decorso obliquo che coinvolge il malleolo, del tutto invariato, quale esito di frattura intraspongiosa.
Non evidenza di alterazioni delle strutture legamentose di caviglia..
Ridotta la volta plantare.
Non alterazioni dei complessi legamentosi della sotto astragalica; circoscritta focalità interessa la spongiosa dell’astragalo e la porzione media (7 mm) da piccola componente cistica.
Minima quota fluida reattiva intraarticolare tibioastragalica, con minima distensione del recesso posteriore.
Regolari i tendini achilleo e della fascia plantare"


Maggio 2019
"Indagine eseguita con tecnica SE e STIR con sezioni orientate sul piano assiale, coronale e saggitale.
L’esame odierno viene confrontato con precedente analoga indagine eseguita in altra sede in data 08/06/2018.
Al terzo prossimale della diafisi del V metatarso, sul versante esterno, permane sfumata banda di iperintensità di segnale della spongiosa, precedentemente segnalata, per circoscritta sofferenza edematosa.
Si confermano gli esiti di sottile frattura composta intraspongiosa del malleolo peroneale, con normale intensità di segnale.
Non si rilevano alterazioni a carico delle strutture capsulo legamentose.
Appianamento della volta plantare.
Cavitazione geodica di circa 7 8 mm nel contesto del corpo del calcagno.
Non evidenza di raccolte flogistiche né di versamenti nelle guaine tendinee sia del comparto esterno, che di quello mediale.
Normale aspetto della fascia plantare e del tendine d’Achille"
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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