Cellulite e pillola anticoncezionale
Sarei enormemente grata se potreste darmi risposte e indicazioni utili riguardo all'inestetismo della cellulite. Questo è un problema che non mi ha mai riguardato ma che è iniziato a causa dell'assunzione di una particolare pillola anticoncezionale specifica per l'acne. Se da un lato questo farmaco ha avuto un effetto ottimo sul mio organismo dall'altro ha provocato un fortissimo sviluppo di cellulite. Senza indulgere su quanto sia dispiaciuta per aver potuto evitare questo problema che autonomamente mi sono procurata, desidero sapere se una volta cessata l'assunzione esista la possibilità che l'inestetismo scompaia? Oppure se ci sono dei metodi che potrebbero facilitare la sua scomparsa attraverso esercizi, dieta o altri trattamenti? Comunque un ritorno completo alla situazione di perfetta normalità è un'ipotesi difficilmente sostenibile?
Grazie tante!
Grazie tante!
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Gentile utente
la patologia a cui si riferisce è propriamente definita “Pannicolopatia edemato-fibrosclerotica” ed interessa il pannicolo adiposo sottocutaneo. La cute consta di tre strati:
• Epidermide: è lo strato più esterno e più sottile, costituito dai cheratinociti in cui si accumula una proteina insolubile, la cheratina, che conferisce alla cute le sue proprietà protettive.
• Derma: è costituito da tessuto connettivale denso con funzioni di sostegno e in cui vi sono anche i follicoli piliferi, le ghiandole, le terminazioni nervose e un ricco letto vascolare.
• Sottocutaneo: è formato da tessuto adiposo (grasso) suddiviso in lobuli da setti di connettivo; in questi setti sono presenti i vasi sanguigni che riforniscono il lobulo; il grasso, infatti, è un tessuto metabolicamente attivo.
Gli ormoni sessuali femminili (estrogeni) determinano accumulo di grasso a livello di fianchi, glutei e cosce (disposizione ginoide); inoltre causano ritenzione di liquidi e sodio. In questo senso la pillola anticoncezionale può aggravare la patologia.
La Pannicolopatia consta di tre fasi:
• Edematosa: in questa fase avviene un ristagno di liquidi nel sottocutaneo che ostacola il deflusso venoso e linfatico e, quindi, vi è riduzione dell’apporto nutritivo ai tessuti; la cute appare pastosa.
• Fibrosa: la sofferenza tessutale provoca aumento del tessuto fibroso, non elastico e povero di vasi, nei setti che separano i lobuli di grasso; la retrazione del connettivo determina il caratteristico aspetto a buccia d’arancia. Inoltre si ha infiltrazione di cellule adipose nel derma con formazione delle gibbosità cutanee. La cute s’indurisce e diventa dolente al tatto.
• Sclerotica: è la fase terminale del processo di degenerazione tessutale.
Terapia
Nelle fasi iniziali possono essere utili l’attività fisica di tipo aerobico (corsa, nuoto e ciclismo), il massaggio e il linfodrenaggio; di qualche efficacia sembra essere, anche, un trattamento che associa l’aspirazione al massaggio, controindicato in presenza di varici, dermatiti, cicatrici. Nelle fasi tardive si può ricorrere alla lipoaspirazione e alla liposcultura, che devono essere sempre eseguite da personale medico esperto.
Cordiali saluti
la patologia a cui si riferisce è propriamente definita “Pannicolopatia edemato-fibrosclerotica” ed interessa il pannicolo adiposo sottocutaneo. La cute consta di tre strati:
• Epidermide: è lo strato più esterno e più sottile, costituito dai cheratinociti in cui si accumula una proteina insolubile, la cheratina, che conferisce alla cute le sue proprietà protettive.
• Derma: è costituito da tessuto connettivale denso con funzioni di sostegno e in cui vi sono anche i follicoli piliferi, le ghiandole, le terminazioni nervose e un ricco letto vascolare.
• Sottocutaneo: è formato da tessuto adiposo (grasso) suddiviso in lobuli da setti di connettivo; in questi setti sono presenti i vasi sanguigni che riforniscono il lobulo; il grasso, infatti, è un tessuto metabolicamente attivo.
Gli ormoni sessuali femminili (estrogeni) determinano accumulo di grasso a livello di fianchi, glutei e cosce (disposizione ginoide); inoltre causano ritenzione di liquidi e sodio. In questo senso la pillola anticoncezionale può aggravare la patologia.
La Pannicolopatia consta di tre fasi:
• Edematosa: in questa fase avviene un ristagno di liquidi nel sottocutaneo che ostacola il deflusso venoso e linfatico e, quindi, vi è riduzione dell’apporto nutritivo ai tessuti; la cute appare pastosa.
• Fibrosa: la sofferenza tessutale provoca aumento del tessuto fibroso, non elastico e povero di vasi, nei setti che separano i lobuli di grasso; la retrazione del connettivo determina il caratteristico aspetto a buccia d’arancia. Inoltre si ha infiltrazione di cellule adipose nel derma con formazione delle gibbosità cutanee. La cute s’indurisce e diventa dolente al tatto.
• Sclerotica: è la fase terminale del processo di degenerazione tessutale.
Terapia
Nelle fasi iniziali possono essere utili l’attività fisica di tipo aerobico (corsa, nuoto e ciclismo), il massaggio e il linfodrenaggio; di qualche efficacia sembra essere, anche, un trattamento che associa l’aspirazione al massaggio, controindicato in presenza di varici, dermatiti, cicatrici. Nelle fasi tardive si può ricorrere alla lipoaspirazione e alla liposcultura, che devono essere sempre eseguite da personale medico esperto.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 13.6k visite dal 01/01/2004.
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