Vertigine e attacchi di panico

salve,
sono una ragazza di 25 anni,
soffro spesso di fastidi alla gola e alle orecchie mi ritrovo sempre la gola il naso piene di muchi, e l'impressione quando ingoio di avere dell'acqua nelle orecchie.Il mio medico mi consiglia visto ke la stagione estiva fluidifica i muchi di iniettarmi nel naso l'acqua del mare, così da poter liberare anche perchè ha riscontrato una leggera deviazione alla parte sinistra del naso. Seguo il suo consiglio, ma dopo un pò di tempo, sto malissimo. Ho perso il senso dell'equilibrio, mi sento sbandare quando cammino,una sera ho avvertito come se stessi per svenire e da quel giorno non è più lo stesso. Non capisco se siano vertigini ma ho la testa alcune volte leggera altre volte pesanti, a questo si aggiunge la nausea, la diarrea la debolezza fisica. Ed ora se mi trovo in un posto con molte persone che camminano di fronte a me e se c'è poco spazio, mi sento male, inizio a sudare, ho la nausea,mi sento svenire. Sono ritornata dal dottore e mi ha prescritto zitromax, Fluifort sciroppo e Levopraid,attualmente prendo 10 gocce di Levopraid 2 volte al giorno a digiuno. So che è necessaria una visita da uno specialista, ma questo problema mi ha portato ad avere questi attacchi di ansia che peggiorano ancora di più il mio malessere, la prego mi dica che c'è una soluzione, perchè voglia stare bene, ma non trovo una soluzione.
Il vostro servizio di consulenza è davvero nobile.
[#1]
Dr. Bruno Dell'Aquila Medico di medicina generale 41 2
Sembra che i problemi siano due e quello peggiore è il disturbo da attacco di panico (quello otorino forse si è già risolto).
Esistono efficaci terapie farmacologiche e di psicoterapia cognitivo-comportamentale a cui le consiglio caldamente di rivolgersi in tempi brevi sia per curare la sua sofferenza che per evitare che il disturbo evolva in una fobia organizzata.
Lo specialista di riferimento è lo psichiatra, anche se ormai anche la maggior parte dei medici di medicina generale sanno usare i farmaci SSRI.
La guarigione ci sarà e sarà tanto più semplice quanto prima inizierà il trattamento.

[#2]
Dr. Christian Fraldi Radiologo, Neuroradiologo 3
La risposta data dal collega rappresenta sicuramente la migliore strada da percorrerre,ho solo un consiglio da darle; appurato che la sua condizione è riconducibile ad episodi di attachi di panico io, francamente, suggerisco di aspettare ad intervenire con gli SSRI e provare soltanto con una terapia cognitivo-comportamentale associata, se ce n'è bisogno, ad un blando ansiolitico visto che la sua patologia è soltanto alle fasi iniziali ed è facilmente trattabile evitando l'uso di farmaci.
La saluto.

[#3]
Dr. Bruno Dell'Aquila Medico di medicina generale 41 2
Premesso che la decisione di quale farmaco usare si prende dopo aver visitato il paziente, io personalmente preferisco abitualmente gli SSRI agli ansiolitici anche nelle fasi iniziali.
Ritengo che gli ansiolitici siano farmaci ingannevoli sia per il medico che per il paziente in quanto ritenuti, a torto, farmaci leggeri e maneggevoli, al contrario gli SSRI non danno dipendenza nè tolleranza nè sono soggetti ad abuso (che nel panicoso è sempre in agguato).
Comunque la scelta del farmaco non spetta a noi ma al medico che prenderà in carico la paziente.
Cordiali saluti e in bocca al lupo.
[#4]
dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
gentili dottori,
vi ringrazio per la cortese attenzione, ma questi sintomi li avverto da quando ho iniziato ad utilizzare l'acqua del mare per poter liberare il naso e le orecchie da questi muchi. Ho sempre la sensazione di stare in alto mare, ma se sono seduta o coricata non avverto nulla. I miei attacchi di panico credo che siano dovuti a questa mancanza di stablità che si è verificata a seguito di questo trattamento con l'acqua di mare. Non potrebbe essere un disturbo legato all'orecchio? In queso momento sto utilizzando il Levopraid 15 gocce al giorno mattina e sera a digiuno. La mia domanda riguarda l'efficacia di questo farmaco e in quanto tempo?oggi è il quinto giorno di utilizzo.
grazie per la cortese attenzione
[#5]
Dr. Bruno Dell'Aquila Medico di medicina generale 41 2
Una delle cause più frequenti della vertigine è quella psicogena, e sono scarsamente propenso a credere che un poco di acqua salata nel naso possa avere questi effetti.
Comunque nulla vieta di vedere anche un otorino, infatti il consulto telematico non è un buon sostituto della visita di persona.
Per quanto riguarda il levopraid, se la causa è psicogena il suo uso è inefficace.
[#6]
Dr. Christian Fraldi Radiologo, Neuroradiologo 3
Premesso che non ho avuto l'intenzione di offrire terapie senza che il paziente venga visitato, l'uso degli ansiolitici, a basso dosaggio e per un breve periodo di tempo, sono sicuramente meno aggressivi di una terapia con SSRI che nel mio piccolo ho visto dare solo in quei pazienti che presentavano sintomi tali da incidere sullo stile di vita.Comunque è certamente consigliabile una visita dall'otorino non come conseguenza del trattamento con "acqua di mare" ma per stabilire il motivo iniziale dei suoi disturbi.
Buone vacanze.
[#7]
Dr. Bruno Dell'Aquila Medico di medicina generale 41 2
Caro Christian,
ti assicuro che l'SSRI non è affatto più aggressivo della benzodiazepina, anzi tutt'altro.
Di sicuro è una terapia che può impostare un medico che poi seguirà la paziente nel tempo, pertanto non credo che verrà usato frequentemente in ambito ospedaliero, neppure se universitario, dove la possibilità di rivedere un paziente a distanza di tempo è piuttosto limitata. Le benzodiazepine sembrano brillanti nel brevissimo periodo, ma sono molto meno maneggevoli di quel che si crede ed espongono il paziente a rischio di dipendenza tolleranza ed abuso, senza contare, nel caso in questione che tra gli effetti collaterali riduce il compenso vestibolare e quindi potenzia la vertigine.
Se proprio si vuole usare un tranquillante meglio 1mg/die di trifluoperazina che essendo una fenotiazina riduce anche la vertigine oltre a dare meno dipendenza.
Tanti auguri per la tua carriera.

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto