Leggero mal di montagna?

Buongiorno,ho 36 anni. Come potrete leggere dai miei precedenti post sono stato operato di empiema pleurico basale dx nel 7/2002.
Ultimi esami fatti: sangue 9/04 perfetti, rx torace 11/05 tutto regolare, sangue 12/05 tutto ok compresi eventuali sofferenze muscolari a parte il colesterolo con fattore di rischio minimo (5.1 se non ricordo male). Pressione nell '8/05: 70/80 - 120/130, nel 1/06 90/140 circa.
Pongo il mio quesito:
come sono solito fare ad ogni estate, anche nel 9/05 sono andato in Trentino in un residence a quota 1300 m/s.m. per 8 giorni. Il fatto è che contrariamente agli anni precedenti dopo circa 1 h. dal mio arrivo ho cominciato a sentirmi leggermente strano come se fossi un poco confuso e agitato. Se non ricordo male ho mangiato e bevuto qualcosa e mi sono sentito meglio. Il pomeriggo seguente sono andato a fare il riposino pomeridiano, ho dormito 1 ora circa e mi sono svegliato con una leggera tachicardia, mi sono alzato mangiato una banana e piano piano la tachicardia è sparita e non si è più ripresentata. Inoltre in quella settimana ho notato che andavo spesso a fare pipì e dormire alla notte era un problema dati i frequenti risvegli, dormivo un ora e mi svegliavo, stavo sveglio un'altra oretta e poi dormivo un altro paio d'ore e così via dicendo. Dal penultimo giorno di vacanza ho cominciato a dormire un pò meglio.
Dopo 5 giorni di permanenza in montagna ho fatto una gita ai passi Pordoi e Sella che sono intorno ai 2200 m. Ho pranzato al sacco al Sella e dopo mangiato ho fatto 2 passi: mi sono sentito nervoso e strano. Sensazione che è passata quando dopo avere preso un decafeinnato sono sceso a valle ma è ritornata simile quando sono arrivato al Passo Pordoi. Dopo circa un quarto d'ora è passata e sono sceso a fare 2 passi senza problemi. Una volta ritornato in valle non ho più avuto alcun problema. Da notare che il giorno sucessivo ho fatto anche una gita al lago Fedaia (2050 m) senza problemi.
Posso spiegarmi queste spiacevoli sensazioni come un comune "Male di montagna?" come mai non le ho mai avute prima e la scorsa estate si ? Che contromisure devo prendere perchè non mi succeda + ? E soprattutto, se mi succedesse ancora, specie all'arrivo in montagna, cosa devo fare ? Io vivo in una città di mare . . .
Preciso che attualmente non presento alcuna patologia cardiaca, non fumo, non ho fiatoni se faccio le scale ecc ... ma ogni tanto qualche leggera tachicaedia mi viene in seguito ad ansia (prendo Valeriana Disperto o camomilla e mi passa).
l'unico problema che attualmente penso di avere sono dei dolorini alle cosce di cui ho già riferito in post precedenti e che si presentano soprattutto il giorno dopo avere fatto una salita impegnativa (rx ai ginocchi 10/05 regolari).
Grazie anticipatamete per le Vs cordiali risposte.
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Attivo dal 2005 al 2018
Medico di medicina generale
Gentile utente,analizzando con attenzione i sintomi da lei minuziosamente descritti nel suo quesito e leggendo anche la sua pregressa storia clinica la posso rassicurare sulla benignità degli stessi. Quello che lei descrive come "mal di montagna" in realtà è meglio inquadrabile come "processo di acclimatazione" che di per sè non è un quadro patologico ma un normale processo di modificazioni fisiologiche dell'organismo legate alla diminuzione progressiva dei gas atmosferici a quote più alte. In pratica la minore concentrazione di ossigeno è compensata da un fisiologico aumento dell' attività respiratoria, della frequenza cardiaca, e dopo qualche settimana anche dall'aumento dei globuli rossi circolanti. Le persone giovani e sane durante questo processo di acclimatazione possono presentare i sintomi da lei descritti come fugaci palpitazioni, lieve affanno, insonnia e stanchezza che regrediscono spontaneamente dopo alcuni giorni, quando il processo di acclimatazione è terminato. Tali sintomi possono variare da individuo ad individuo ed essere percepiti con maggiore intensità in periodi di maggiore tensione emotiva. Nel caso della presenza di disturbi di ansia pre esistenti è meglio discutere con lo specialista la necessità di una terapia ad hoc prima di recarsi in ambienti diversi dal'abituale. In montagna e specialmente nei primi giorni durante il processo di acclimatazione è utile non affaticarsi, non correre, non intraprendere rapide salite ad alte quote soprattutto dopo i pasti principali ed è indicato bere acqua un pò più del normale per combattere la secchezza dell'aria e la disidratazione dovuta alla iperventilazione.
Cordiali saluti.