Tachicardia post prandiale e nervo vago

Da 1 mese soffro tantissimo dopo ogni minimo pasto.
Anche solo un cracker per me diventa un incubo perché appena inizia la digestione inizia la tachicardia che aumenta fino a 160 battiti.
In questi momenti respiro a fatica per ore.
Il cardiologo mi ha dato cardicor 2.25 la mattina.
E il neurologo en gocce mattina e sera per calmare.
Il medico di famiglia mi ha dato peridon e poi debridat, entrambi dopo averli presi finivo in ospedale con battiti a 170 e tremori.
In farmacia mi è stato detto che potrebbe essere un disturbo del nervo vago che causa il rallentamento della digestione e l'aumento del battito.
Mi sono rivolta a un gastroenterologo ma mi ha detto che per lui è valido il debridat.
Io non intendo mai più prenderlo.
Ho fatto esami del sangue...tiroidei... raggi al torace...terapia psicologica... lultima è stata una cura psichiatrica con un antidepressivo di paroxetina.
Dopo averlo preso e smesso, è iniziato il mio impedimento a mangiare.
Ho perso peso non riesco a mangiare senza avere tachicardie altissime...Preciso che 8 anni fa ho avuto una grave miocardite e sono portatrice della mutazione del fattore v leiden.
Esiste qualcosa che non influenzi il battito cardiaco che aiuti lo svuotamento gastrico?
O che curi questo nervo vago?
Grazie
[#1]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30.1k 1.1k
Il nervo vago, semmai, rallenta il battito!
Potrebbe avere una sindrome gastro-cardiaca di Roemheld (assolutamente innocua!).
Ne parli con il curante!
Cordiali saluti!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

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