Prurito e paura linfoma

Da circa 3 settimane vivo nel terrore di avere un linfoma.

Ho un prurito diffuso, leggero (più fastidioso alla schiena, dove però ho un fungo della pelle) e simile alla sensazione della lana che pizzica.

Non sento quasi mai il bisogno di grattarmi, sento solo fastidio.


Ho cominciato a verificare se avevo linfonodi gonfi.

Ne ho sentito uno sul collo ed ho fatto un ecografia che evidenziava la presenza di un "linfonodo reattivo di dimensione 13mm", il medico che mi ha visitato ha detto di non preoccuparmi.

Inoltre da 10 giorni circa ho fatto caso (prima non li avevo mai cercati) di sentire come due "ghiandoline" (penso siano linfonodi) sotto le ascelle, esattamente simmetriche sia a destra che a sinistra, proprio al centro dell'ascella, mobili, non visibili ad occhio nudo né percepibili se irrigidisco le ascelle.

All'inizio non me ne sono preoccupata per via della perfetta simmetria tra le due ghiandole.

Ora non sono tranquilla perchè ho letto che in condizione normale i linfonodi ascellari non sono palpabili.

Specifico inoltre che, una settimana dopo l'insorgenza del prurito, ho fatto delle analisi del sangue standard: tutti i valori nella norma, tranne i linfociti un po' alti in percentuale (anche se nella norma in valore assoluto).

Non so se possa essere un dato rilevante ma ho avuto il covid tra fine dicembre ed inizio gennaio.


Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 54
Gentile ragazza,
gli accertamenti che lei ha eseguito, vale a dire l'ecografia del linfonodo sottomandibolare e gli esami del sangue, che lei riferisce sostanzialmente nei limiti di norma, farebbero escludere l'ipotesi di una patologia sistemica del sangue.
Le due piccole formazioni che percepisce a livello delle ascelle, potrebbero essere dei linfonodi ingrossati lievemente sia per motivi irritativi locali (ad esempio la depilazione) che per fattori ormonali.
Tenga conto che i linfonodi ascellari drenano anche il sistema linfatico del seno che a sua volta può risentire delle influenze ormonali del ciclo mestruale.
Per scrupolo andrebbero anche loro controllati ecograficamente in associazione, eventualmente, ad un esame senologico.
Da ultimo, ma non ultimo per importanza, penso che vada valutato il contributo dell'infezione da Covid recentemente trascorsa.
Si tratta purtroppo di un'infezione virale con manifestazioni molto variabili, anche a livello delle terminazioni nervose, (vedi il prurito) che possono permanere anche mesi dopo la fase acuta.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.

[#2]
dopo
Attivo dal 2021 al 2021
Ex utente
Però, durante la mia positività al Coronavirus, non ho avuto prurito. Sono negativa dal 12 gennaio. Il prurito è sorto dopo un mese. Vivo nella paura costante e non riesco a fare a meno di controllarmi i linfonodi più volte al giorno.
Il linfonodo reattivo del collo è sospetto? Comunque quelli ascellari li avverto da 2 settimane, il giorno prima di sentirli mi aveva controllato la mia dottoressa non trovando nulla di sospetto (sono in fase pre ciclo ora, ma 2 settimane fa non lo ero).
Il prurito va e viene ma lo avverto tutti i giorni e non mi viene in mente nessun'altra causa, oltre ad un linfoma, perché non ho bolle o altre manifestazioni allergiche. Non uso saponi irritanti né ho allergie alimentari.
[#3]
dopo
Attivo dal 2021 al 2021
Ex utente
Aggiungo una domanda che non ho posto esplicitamente: il prurito può essere una conseguenza del Covid anche se si è manifestato un mese dopo la negativizzazione?
Grazie.
[#4]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 54
Gentile ragazza,
gli accertamenti effettuati, che lei riferisce sostanzialmente negativi, fanno escludere l'ipotesi di una malattia linfoproliferativa del sangue.
Invece l'infezione da Covid 19 può avere manifestazioni e conseguenze multiformi, anche a distanza di tempo dalla fase di acuzie, ragion per cui non si può escludere che il prurito che lei lamente possa esserne correlato.
Penso comunque, per una più approfondita valutazione del problema che lei espone, che le potrebbe essere utile una visita di persona presso un medico di sua fiducia, magari corredata dagli accertamenti che il sanitario riterrà più opportuni.
In tal modo si attenuerebbe anche l'importante stato di preoccupazione che ora l'attanaglia e disturba la sua qualità di vita.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
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