Mononucleosi, immunostimolanti e vaccino

Gentili Dottori,
mi rivolgo a Voi per chiedere un consiglio, sperando di aver selezionato la specialità corretta.



In seguito a una tonsillite acuta durata una quindicina di giorni e curata con antibiotico e cortisone, l'otorino mi ha prescritto delle analisi per verificare la presenza di anti-Citomegalovirus e anti-VCA.

Questo il referto:
-anti-Citomegalovirus IgG: Presenti * 86.6 * UI/mL (Assenti<12; Dubbi 12-14; Presenti>14)
-anti-Citomegalovirus IgM: assenti
-anti-VCA IgG: Presenti * 40.8 * U/mL (Assenti< 20; Presenti>= 20)
-anti-VCA IgM: assenti
-anti-EBNA IgG: Presenti * 280.0 * U/mL Assenti (<5; Dubbi 5-20; Presenti>20)

Alla luce di questi risultati, l'otorino mi ha consigliato di assumere un farmaco immunostimolante (AXIL FLACONCINI) dieci giorni al mese per tre mesi, cominciando dal 1 giugno (contro il parere del medico di famiglia, secondo il quale, vista l'assenza di IgM, avrei contratto la mononucleosi e il Citomegalovirus in passato, non adesso).



Le mie domande sono le seguenti:
-se avesse ragione il medico di base, avrebbe comunque senso assumere il farmaco?


-il 7 giugno avrò la seconda dose di Pfizer.

L'assunzione di questo farmaco potrebbe interferire in qualche modo con la corretta risposta immunitaria al vaccino?

Mi converrebbe cominciarlo in un altro momento?



Vi ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.2k 1.2k
La cura immunostimolante prescritta dallo Specialista è corretta, solo che , in prossimità della seconda dose del vaccino anti-covid, non solleciterei ulteriormente il sistema immunitario e, pertanto, rinvierei detta cura al prossimo mese di settembre.
Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori